Appunti sull'opera di Argan e Oliva che ripercorre le tappe più significative della storia dell'arte dal Canova ai giorni nostri. Ogni autore di rilievo viene abilmente illustrato nei suoi tratti principali e ne viene proposta la lettura critica di una o più opere. Ampio spazio alla pittura, ma anche alla scultura e all'architettura. Rilievo anche alle varie correnti pittoriche ed artistiche, dall'impressionismo, al surrealismo, alla pop art... Che vengono iscritte nel contesto sociale e storico di riferimento.
L' arte moderna
di Silvia Lozza
Appunti sull'opera di Argan e Oliva che ripercorre le tappe più significative della
storia dell'arte dal Canova ai giorni nostri. Ogni autore di rilievo viene abilmente
illustrato nei suoi tratti principali e ne viene proposta la lettura critica di una o
più opere. Ampio spazio alla pittura, ma anche alla scultura e all'architettura.
Rilievo anche alle varie correnti pittoriche ed artistiche, dall'impressionismo, al
surrealismo, alla pop art... Che vengono iscritte nel contesto sociale e storico di
riferimento.
Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
Facoltà: Lettere e Filosofia
Titolo del libro: L' arte moderna 1770-1970-L'arte oltre il
Duemila
Autore del libro: G. C. Argan, A. B. Oliva
Editore: Sansoni1. Architettura neoclassica
Boulée e Ledoux : grandi teorici dell’architettura neoclassica ma anche illuministi innovatori. Individuano la
sintesi di idea e cosa (la forma tipica d’eccellenza) nei solidi geometrici.
Antico : esempio morale (non modello)
Principio tipologico --> ricerca di contenuti inerenti alla forma dell’edificio e alla sua funzione come cosa in
se. La città è una forma risultante dal coordinamento di diversi tipi edilizi ciascuno con la propria forma,
espressiva di un significato-funzione.
Tutta l’architettura neoclassica si svilupperà come sviluppo di temi tipologici, cioè come ricerca di una
sempre più precisa qualificazione dell’oggetto, la cui possibilità è implicita nello schema o del tipo
dell’oggetto stesso.
Ledoux :
- Saline di Chaux (1773) --> prima città industriale, città ideale. Alternanza tra schema neoclassico e
tradizione locale --> innesto di linguaggi diversi
- Casa delle guardie campestri: SFERA
- Progetto per casa dei sorveglianti della sorgente: edificio innovativo, posto sulla sorgente, in mezzo
all’acqua
- Rotonda de la villette (1785 – 1788) : sproporzionata rispetto al frontone
- Progetto per la casa delle guardie campestri (?) : SFERA
Boulée :
- progetto per il cenotafio di Newton (1784 – mai realizzato) --> iconografia innovativa : senso dello spazio,
cielo che domina anche dall’interno . SFERA
- Cenotafio (1786) : non gli è commissionato, ma lo progetta in base ai suoi sunti sulla ragione. È un cono
enorme, dove dominano i grandi spazi e i grandi vuoti --> essenzialità.
- Progetti per musei, biblioteche, chiese metropolitane : luoghi volumetrici (es. parallelepipedi) con sviluppo
planare, figure plastiche e molta luminosità (= ragione)
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 2. L’arte moderna nasce dalla cultura artistica dell’Illuminismo
motivi fondamentali:
1) Rifiuto della retorica figurativa barocca e della funzione celebrativa delle allegorie storico-religiose
2) Ricerca di una funzionalità puramente sociale dell’arte e di una logica della rappresentazione formale
3) Sviluppo di generi più adatti all’analisi della realtà naturale (paesaggio) e sociale (ritratto)
4) Autonomia e specializzazione degli artisti.
Paesaggisti inglesi : Constable e Turner -->influenzano la nascita e lo sviluppo del romanticismo francese.
Constable :spazio fatto di cose che vengono percepite come macchie colorate, che il pittore studia per
rendere con immediatezza. Trasformare la sensazione in nozione. L’impressione non è separabile dalla
reazione affettiva = veduta del paesaggio emozionata.
- La Chiusa e il Mulino di Flatford (1817) : ha obiettivo realistico; il quadro risulta pieno di vita. La natura è
anche pittoresca (il pittoresco non scompare necessariamente dal Realismo)
- Studio di marina con nuvole di pioggia (1824): ?
Turner: intuzione a priori di uno spazio; le cose vengono create e distrutte nel ritmo del modo universale.
Dinamismo cosmico che sfugge al controllo della ragione --> visione emozionante
- Naufragio (1805): tema molto trattato nella pittura europeo fiamminga di maniera
Goya : ragione come esorcismo con cui evoca i mostri --> superstizione laica contro la superstizione
religiosa. Vive la tragedia di una nazione in regresso in un’europa in progresso. Per far parte del proprio
tempo l’artista deve essere contro il proprio tempo --> goya radice del romanticismo storico.
Rompe con la tradizione, è antifrancese ed è legato alla vicenda spagnola.
Realismo per Goya : tirare fuori tutto quello che si ha dentro : no natura e storia (ideologie di come si
vorrebbe che il mondo fosse).
Prima fase : Caprichos (1799) --> (serie di disegni) la ragione evoca dall’inconscio i mostri della
superstizione e dell’ignoranza
- Los Fusillamientos (1808) --> quadro realista, documenta la repressione dei moti antifrancesi. Fucilazione
dove i soldati non hanno volto, simbolo di un ordine che è violenza e morte (ripreso da Picasso in Massacro
in corea). Nei patrioti che muoiono non c’è eroismo ma fanatismo e terrore. Storia come macello e
disaastro. Fonte luminosa evidente, il resto è al buio --> notturno tragico. Ripresa di un attimo veloce, così
come dev’essere la stesura.
Goya inserisce nell’arte il BRUTTO. Non c’è posto per il bello. Vuole presentare una realtà che fa male,
transitoria e pessimista. Goya è romantico (immagine che brucia come un fuoco di paglia) e la sua pittura è
ancora barocca, ma stravolta (disperante e terrificante).
ANTITESI DI DAVID.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 3. Jaques Louis David
Ideale classico come modello etico. Guarda la cruda realtà delle cose. Con il giuramento degli orazi contesta
l’identità pre-romantica di Tragico e Sublime. Per lui Tragico = storico. Storia è logica e morale degli
eventi. Fedeltà lucida e impietosa al fatto -->
- La Morte di Marat (1793): produce la testimonianza delle cose e presenta il fatto.
a) Tinozza dove stava immerso per lenire i dolori e in cui scriveva i suoi messaggi = virtù del tribuno che
domina la sofferenza per adempiere al dovere.
b) Cassa di legno mal verniciata che funge da tavolino : povertà e integrità del politico.
c) Assegnato sulla cassa che, pur essendo povero, destina a una donna che ha il marito in guerra e non riesce
a mantenere sé e i figli = generosità dell’uomo.
d) Coltello e penna (in primo piano) = arma dell’assassina e arma del tribuno.
e) Due pagine scritte : ordine di consegnare l’assegnato (bontà) e falsa supplica dell’emissaria della reazione
(tradimento della bontà)
Determinazione di luogo e fatto con presenze significative, tipiche dell’illuminismo --> incisioni sulla cassa,
data sulla lettera. Non c’è gusto narrativo, ma solo presentazione del fatto.
Sfondo astratto senza un segno d’esistenza --> desolata assenza delle cose. Bordo della tinozza separa la
regione delle cose dalla regione del nulla. Spazio schematico, contrapposizione di orizzontali e verticali.
DAVID INON DESCRIVE LA VIOLENZA, MA IL PASSAGGIO DALL’ESSERE AL NULLA.
Braccio che si abbandona --> motivo dominante (come in sepoltura di Cristo di Caravaggio) --> dove scorre
l’ultimo brivido di vita.
Contrapposizione decisa di luce ed ombra, ma non c’è sorgente luminosa. (luce = vita, ombra= morte)
[david andava spesso a vedere i condannati a morte = li ritraeva con pochi tratti in un’intensità estrema -->
origine del realismo di Géricault]
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 4. Antonio Canova
- Monumento a clemente XIV (1787) e Monumento a Clemente XIII (1792):
rielabora criticamente e corregge il monumento sepolcrale barocco (statue allegoriche in basso, sarcofago in
mezzo, potefice in alto) con riduzione del movimento entro uno schema geometrico piramidale (basamento,
statue allegoriche, urna, statua-ritratto)
- Monumento di Maria Cristina d’Austria (1798-1805):
tema della morte, classicità amata ma irrecuperabile. Manca la statua ritratto (sostituita da un medaglione
portato da un angelo) e manca il sarcofago. Dominante la figura della piramide, dal duplice significato :
tomba e simbolo dell’oltre tomba ma anche forma solida a tre dimensioni (porta che introduce le anime) ma
vista da davanti, figura bidimensionale chiara, separata dall’oscurità della morte (porta) --> riunisce
concezione classica e cristiana della morte, oscurità dell’ade e luce del paradiso. Duplice significato ma non
ambiguo --> corteo funebre che ripone le ceneri (pagana) e inno alla memoria (cristiana). Spazio fermo,
senza movimento. Tappeto che collega interno ed esterno. Continuità del tempo tramite la successione e la
cadenza lenta e grave delle figure --> statue libere, collegate secondo un ordine NON architettonico
volutamente asimmetrico.
Statue del monumento:
a) Non sono allegoriche o simboliche
b) Caratterizzate nella loro singolarità in quanto sono libere nello spazio
c) Sono meditazione filosofica e cristiana sul mistero della vita e della morte
Piramide : base solida ancorata al terreno, punta come insieme di essere e non essere. Forma assoluta, in
contrapposizione con le forme relative delle sembianze vitali delle statue (esecuzione sublime affidata ad
altri, per mantenere la vitalità dei bozzetti) .
FORMA : non è la rappresentazione della cosa, ma è la cosa stessa sublimata dal piano dell’esperienza
sensoria a quella del pensiero. (compie nell’arte lo stesso trapasso filosofico di Kant da sensismo a
idealismo).
Thorvaldsen: antagonista di Canova, tende a correggere la poetica classicista nel senso di un più rigido
idealismo formale. Statua secondo i canoni, sacrificando movimento, luce e volumi. Obiettivo : individuare i
concetti nella forma plastica.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 5. Jean Auguste Ingres
Scolaro di David, rifiuta sia la tendenza rivoluzionaria sia quella conservatrice del neo classicismo. Non
aveva interessi ideologici e percepiva l’arte come pura forma. Forma legata alla realtà e valore immanente,
che si poteva scoprire tramite il disegno. L’opera d’arte non ha funzioni conoscitivo-mrali. Forma come
esplicitazione di un contenuto. Il Bello sta nella relazione tra le cose, tra gli elementi della pittura.
- La bagneuse de Valpincon (Roma, 1808)
la luce non viene da una fonte naturale o artificiale, ma viene dal contrasto del colore chiaro e caldo della
figura con quello scuro e freddo dello sfondo. Ingres riduce al minimo l’apparato scenico --> spazio pittorico
spoglio, ridotto a piani verticali e orizzontali (come Morte di Marat). Privo di ogni implicazione ideologica o
morale. Per allontanare la suggestione emotiva presenta la bagnante di spalle. Sviluppo volumetrico della
figura, quasi conico --> forma plastica e tonalità coloristica si identificano. Tutto ciò che si vede nel quadro
può raggiungere valore di forma assoluta, non accetta alcun ideale formale a priori. FORMA = PRODOTTO
DEL MODO DI VEDERE LA REALTA’.
Theodore Gericault : artista libero e irrequieto. Apre il filone del realismo collegandosi all’esperienza
disperante di Goya.
Temi : cavalli che combattono o corrono, soldati che combattono furiosamente, maschere di pazzi, teste di
ghigliottinati. Motivo dominante della sua poetica = energia, spinta interiore, furia. Motivi collaterali : follia
(dispersione dell’energia al dilà della ragione)e morte (rottura del flusso energetico).
- La zattera della medusa (1818)
Quadro di storia contemporanea : racconta l’ammutinamento, il naufragio e l’odissea dei superstiti di una
fregata francese al largo della costa africana. --> il pittore si fa interprete del sentimento popolare. L’era
napoleonica non è più eroismo ma disastro. Zattera come simbolo della deriva della Francia dopo
Napoleone. È il contrario del quadro storico classico : questo aveva le figure disposte in ordine sulla scena,
cascuno con la passione espressa chiaramente nel gesto che faceva. Il quadro di Gericault è una ressa, un
groviglio di corpi avvinghiati, vivi e morti, sofferenti della medesima angoscia. Ci sono due spinte contrarie
: i naufraghi protesi verso la speranza di salvezza e l’ondata e il vento che respingono la zattera da quella
salvezza --> speranza e disperazione, vita e morte. Figure sono classiche figure storiche: padre che sostiene
il figlio ; il padre ha la compostezza del dio classico.
Realismo come disfatta dell’ideale, inutilità e negatività della storia, incombere della morte negli atti della
vita --> cogliere la vita nella sua condtradditorietà, rifiuto morale della concezione classico-cristiana
dell’arte come catarsi.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 6. Delacroix
storia come dramma : lotta politica per la libertà = indipendenza nazionale. Antiborghese ma gode dei
favori della borghesia e dei salotti borghesi.
- Libertà che guida il popolo: primo quadro politico della storia della pittura moderna. La donna è
sia la libertà che la Francia. Popolani e intellettuali borghesi combattono assieme. Non rappresenta un fatto
storico veramente accaduto e nemmeno un quadro allegorico (perché di allegorico c’è solo la Libertà -->
figura ideale, vestita da popolana e invece della spada ha il fucile di ordinanza).
Analogie con la “Zattera della Medusa” : piano di posa instabile, fatto di travi sconnesse (barricata), le
figure formano una massa saliente che culmina con una figura che agita qualcosa (come sulla Zattera); in
primo piano ci sono i morti riversi (simili alle posture). È anche identico il modo di sostenere e sottolineare
il gesto culminante accompagnandolo, a destra e a sinistra, con braccio levato di due altre figure.
Differenze con la “Zattera della Medusa”: inverte la posizione dei morti in primo piano e anche la direzione
del moto delle masse, che nella zattera va dall’avanti e all’indietro e nella libertà viene avanti, si precipita
verso lo spettatore, lo prende di petto, gli rivolge un discorso concitato. Scompare il profondo e il classico
che c’era nel quadro di Géricault. Isolamento delle figure principali dalle figure sullo sfondo avvampato e
fumoso. Non si sente al classico ma si scende alla caratterizzazione sociale delle figure del popolo --> viene
dalla pittura fiamminga di Rubens e di van Dyck. Il colore si libera, la luce colpisce le figure tramite varchi
nel fumo. Delacroix usa il modello di Géricault per “correggerlo” --> secondo lui portava troppo indietro
verso l’ideale classico. L’arte si propone al proprio tempo.
Scultura
curva discendente, che dal Canova va fino al più spento e squalificato accademismo --> grande quantità,
bassa qualità.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 7. Lorenzo Bartolini 1777-1850
godeva della stima di Napoleone, poi torna in Italia e si stacca dalla tematica e dalle presentazioni formali
del neo-classicismo e cerca un’ispirazione più naturalistica (studiosi toscani del 1400). Adotta schemi
compositivi più mossi rispetto al Canova : luci più variate, chiaroscuri e ombre sfumate, spigoli appena
smussati, contorni segnati --> anticipa la tendenza a rimettere in valore l’eloquio nazionale storico. Opera:
Monumento Funebre della Contessa.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 8. Francois Rude
Nelle sue opere non affiora nessuno dei problemi che assillano il pittore romantico.
- Arco di Trionfo: sconvolge la simmetria e le cadenze metriche della composizione neo classica ma
impone ai gruppi un crescendo enfatico. Scultura come lingua morta.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 9. Scuola paesaggistica di Barbizon - 1830
Rousseau, De la Pena, Daubigny, Troyon --> ispirati dai pittori inglesi (come Constable : libero dai schemi
preconcetti; pittura rapida, macchie di colore --> la macchia evoca l’esperienza e rende l’emozione subitanea
provata di fronte al vero. Non si arriva a riconoscere un elemento della natura se non si ha una famigliarità
con essa, e questa si acquista solo vivendoci dentro.)
I pittori di Barbizon studiavano l’attitudine psicologica dell’uomo moderno nei confronti della natura. Il
valore minacciato è il sentimento della natura. La natura è spazio sociale abitabile e abitato, meglio della
città.
Rousseau: effet d’orage ; De la Pena : nel bosco ; Daubigny : paesaggio.
Realismo: gli artisti non possono adempiere ad alcuna funzione sociale se non dopo aver fatto una scelta
politica.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 10. Millet
Nel 1848 espone un quadro che rappresenta un contadino al lavoro : lavoro rurale tema dominante;
lavoratore vero protagonista.
- L’angelus: dipinge i contadino, lavoratori buoni, ignoranti, senza velleità progressive --> gradito dalla
borghesia. Regredisce a un naturalismo romantico, in quanto sceglie motivi patetici e contenuti poetici.
Daumier: sceglie l’azione politica. Il popolo è la classe operaia che lotta contro i governi democratico-
borghesi --> azione romantica : la libertà è la Francia, la Francia è il Popolo e il popolo è la classe operaia.
Esaspera il romanticismo : l’arte è uno strumento di una volontà di lotta. Il romanticismo diventa
espressionismo (ante litteram).
Pissarro: uomo più impegnato di tutto il gruppo (socialista e anarchico). Incoraggia Gauguin e Van Gogh, è
vicino a Cezanne. Cerca di perfezionare il mestiere della pittura e cerca di fare cose utili alla società
dimostrando che il prendere coscienza del mondo richiede impegno e esperienza. Non vuole essere un genio.
Rivela come gli impressionisti rifiutassero l’eccezionalità della missione storica per la normalità della
funzione sociale dell’arte.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 11. Courbet
La forza della pittura sta nella pittura e non nel soggetto. Courbet vuole vedere la realtà com’è --> realismo
morale prima che estetico, constatazione del vero. È un rivoluzionario ma non trasferisce nell’arte la sua
passione politica.
- Les demoiselles sur bords de la Seine: le ragazze sono piacenti, non sono in posa, hanno i vestiti
in disordine e paiono pigre e insonnolite. Orizzonte alto, lo sfondo è soffocato dagli alberi, le foglie sono
individuate una per una per dare il senso dell’aria immota. Courbet vuole rendere l’atmosfera pesante, il
torpore tra sensuale e opprimente del meriggio estivo, della vita fisica delle persone e delle cose. Donne
vedute dall’alto, corpi premuti sull’erba, bellezza quasi animale. Manca volutamente un centro, l’occhio è
portato a spostarsi da un punto all’altro. Tutto ha la medesima importanza, la descrizione non è
particolareggiata, i colori sono pochi e dominanti e emergono simultaneamente all’attenzione. Frammento
della realtà : il paesaggio è un luogo qualsiasi, le figure sono mere presenze fisiche.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 12. Edouard Manet
(1832 – 1882): Manet espone al salon des rifuse, e la sua opera crea scandalo per l’assurdità del soggetto.
Manet non era rivoluzionario, ma non accetta il programma realista di Courbet. Il suo proposito era di
dipingere quello che si vede.
- Colazione sull’erba: Manet studia molto la composizione di questo quadro. Il tema della conversazione di
figure nude e vestite in un paesaggio è quello de “il concerto campestre” di Tiziano, la composizione ripete
un gruppo di divinità fluviali in “giudizio di Paride” di Raffaello. Manet non si preoccupa del soggetto in
quanto azione, ma lavora un materiale compositivo e tematico che appartiene alla storia della pittura. Ma
come uomo del proprio tempo, trasforma le divinità fluviali in parigini in vacanza, il concerto in colazione
all’aperto, e traspone la composizione classica. Le figure si presentano come zone di colore piatte,
l’incarnato è pastoso, non ci sono chiaroscuri e la luce non è raggio che colpisce i corpi, ma si immedesima
con la qualità del colore. Il paesaggio manca di struttura prospettica, non si distingue molto la differenza tra
l’acqua e il prato, non c’è un confine preciso. Non c’è più la distinzione tra i corpi solidi e lo spazio. Manet
non vede le figure dentro, ma CON l’ambiente. Vuole rendere la sensazione dallo stato puro = stato della
coscienza.
Tra tutte le macchie di colore vi sono rapporti: molto tipico la natura morta di vesti e di frutta in primo
piano, il celeste delle stoffe e il verde delle foglie, il giallo del pane e il rosso dei frutti… anche la scelta dei
colori è basata su questo sistema di accordi. La pennellata è larga e costruttiva.
Manet non vuole fare parte del gruppo degli impressionisti che lo consideravano la loro guida ideale, ma
nell’ultimo decennio si avvicina sempre di più a loro sviluppando la pittura en plein-air.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 13. Gli impressionisti
Monet, Sisley e Renoir lavorano spesso insieme sulle rive della Senna, alle porte di Parigi. Scopo : rendere
la sensazione visiva nella sua assoluta immediatezza --> lavoro en plein-air. Lo studio si concentrava spesso
sulla trasparenza dell’acqua e dell’atmosfera --> si sceglie il motivo fluviale perché esclude la stabilità dei
piani prospettici e l’illuminazione fissa; si adotta una tecnica rapida, a tocco, evitando di fondere i colori.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 14. Alfred Sisley
Non sa staccarsi del tutto dal sentimento della natura per porre in primo piano la questione della sensazione
visiva.
- L’inondazione a Port Marly: gli alberi spogli formano una cortina trasparente che fa da piano
intermedio o raccordo tra la superficie dell’acqua e la profondità dell’atmosfera. Nella casa le parti
illuminate e quelle in ombra sono ottenute con toni giustapposti, ma nel rapporto tonale rimane una
relazione chiaroscurale. L’acqua è dipinta con pennellate fitte e minute in tre note accordate (oro, celeste e
bianco). Ciò che trattiene il pittore è la nozione comune per cui il riflesso di una cosa è meno certo e fermo
della cosa --> Sisley cerca la natura più vera.
Monet: elimina tutti i tramiti tra se e il soggetto. La percezione del riflesso è altrettanto concreta che la
percezione della cosa. La pittura deve rendere quello che è nella retina. I colori sono fattori luminosi e
quindi elementi costruttivi del quadro.
- Cattedrale di Rouen: arriva a scoprire la sensazione visiva autentica. La pittura poteva chiarire quale
potesse essere il suo sviluppo nella vita interiore --> individuare le ragioni per cui era un’esperienza
necessaria. La cattedrale in questo quadro è poetizzata o sublimata. La cattedrale è avvolta in un’atmosfera
vaporosa e violacea che la rende quasi irriconoscibile. Parte di uno studio sulle rifrazioni e dissolvenze date
dalla luce. Per Monet, il campo visivo non coincide con il campo della coscienza, e quindi è l’impressione
visiva a trasformarsi in visione.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 15. Renoir
Lavora con Monet tra il 1869 e il 74, in plein-air sulla Senna. La pittura per lui non è mezzo, ma fine, e dal
74 diserta i salons ufficiali. La natura è un pretesto, forse un mezzo. Lo scopo è il quadro. Dipinge
accuratamente, a piccoli tocchi. La luce del quadro è la luce naturale. Lo spazio ha l’estensione e la
profondità definita dalle gamme dei colori, le figure sono parvenze generate da quello spazio e da quella
luce. È la forma che evoca un contenuto, e non viceversa. L’ideale è LA BELLA PITTURA. --> concentra
la ricerca su una tecnica cui scopo era produrre un quadro in se stesso compiuto, privo di fini utilitari ed
esemplare. L’artista è artigiano.
Braquemond : teorico che studia e diffonde l’arte giapponese --> non di distingue tra concetto e
decorazione, comunica la sua straordinaria perfezione di stile. Tecnica = stile.
Per Renoir la storia della pittura cercava le soluzioni trovate ai piccoli problemi del mestiere pittorico. Segue
la pittura degli altri, raccogliendo spunti, e non ne commemora la perduta grandezza, ma ne afferma
l’attualità
Edgard Degas: è parte del gruppo di punta degli impressionisti, ma è anche anti-impressionista --> la
sensazione è un fatto mentale, non visivo. Serve un nuovo modo di pensare. Il disegno di Degas è rapido,
prensile e risolutivo, non c’è distacco tra il soggetto che vedere l’oggetto veduto; il gesto fa lo spazio.
- Ballerine all’opéra: il corpo umano non è un’entità astratta, i suoi atti hanno movimenti fisici e psichici di
cui si ha coscienza.
Interesse per il mondo presente, mette a punto una tecnica di presa : colori aridi, senza corpo né splendore,
perché nel dinamismo dell’immagine nulla deve fissarsi e consistere. Si serve dell’ausilio della fotografia
che rivela aspetti che sfuggono all’occhio. La pittura deve fornire un’immagine istantanea. Studia la pittura
giapponese per la novità di quel sistema di figurazione che, eliminando la corporeità del volume e del
colore, fondeva il movimento dei corpi e dello spazio.
- L’Absinthe: due bohemien e una piccola prostituta instupidita dall’alcool --> non giudica, non si
impietosisce e non ironizza, salda quelle figure a quell’ambiente --> non fa polemica sociale. Una
gran parte del quadro è occupata dalla prospettiva sghemba con una brusca deviazione ad angolo acuto dei
tavolini di marmo. La deviazione ritarda il nostro incontro con i due personaggi : prima la nostra attenzione
è fermata dalla bottiglia, poi è rimandata ai due bicchieri creando l’associazione di idee. Il tema non è al
centro del quadro : i due non si muovono, sono assenti, privi di espressione e di gesto. Nuova prospettiva
creata dalla parete di specchi. La ragazza è caratterizzata da particolari miserabili : il falso lusso, fiocchi
bianchi sulle scarpe, gale sull corsetto, cappellino pericolante. L’uomo è corpulento, sanguigno e
presuntuoso. Il significato umano è implicito nel dato visivo --> nuovo modo di capire.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna 16. Paul Cezanne
Rinuncia ad avere una vita per fare la sua opera --> ha fatto dell’opera la sua vita. Non metteva impegno per
raggiungere il successo. Non aspirava a creare opere monumentali. Ricerca pura e disinteressata,
autodidatta, si ispira agli autori del passato italiani e spagnoli e a quelli presenti, soprattutto a daumier.
Prende i temi dalla letteratura romantica. Non accetta la pittura puramente visiva degli impressionisti -->
capisce però che dall’impressionismo può nascere un nuovo classicismo e una nuova immagine nel mondo
che doveva essere cercata nella coscienza. Pittura come modo insostituibile d’indagine delle strutture
profonde dell’essere. Non si può concepire una struttura della realtà che non sia struttura della coscienza -->
mai astrarre/sempre realizzare. L’opera pittorica produce la sensazione.
- La maison du pendu: una delle prime opere impressioniste di Cezanne. Masse grevi, colore opaco la
profondità non crea la distanze, luce come vibrazione pesante --> la profondità non è nel vuoto intorno alle
cose ma dentro la materia del colore.
Più tardi usa l’acquerello, scomponendo le forme in tanti tasselli colorati, studiando l’ampiezza e la
frequenza delle pennellate in modo che ad ogni nota coloristica corrisponda una precisa definizione formale.
Lo spazio è una risultante. Forme geometriche = modo in cui l’uomo ha pensato lo spazio --> non sono
forme innate ma forme storiche. La coscienza opera distinzione e sintesi. Non c’è cesura tra realtà interna ed
esterna la coscienza è nel mondo e il mondo è nella coscienza.
- Les joueurs des cartes: figure simmetriche, prive di espressione psicologica. La fissità del giocatore in
attesa è definita dalla forma cilindrica del cappello che si ripete nella manica, dalla retta dello schienale della
seggiola, dalle note bianche della pipa e del colletto, perfino la tovaglia sulla tavola cade a piombo dalla sua
parte e si appunta ad angolo dall’altra. L’attenzione è resa dai colori più chiari e sensibili alla luce della
giacca, del cappello, del volto, e dall’andamento meno rigido, più ondulato dei trati. L’asse del quadro è il
riflesso bianco sulla bottiglia, e non cade nel giusto mezzo --> composizione leggermente asimmetrica.
- Montagne sainte victoire: il ritmo e la frequenza delle pennellate scompongono l’immagine in una continua
sfaccettatura di prismi rifrangenti.
Silvia Lozza Sezione Appunti
L' arte moderna