Paul Cezanne
Rinuncia ad avere una vita per fare la sua opera --> ha fatto dell’opera la sua vita. Non metteva impegno per raggiungere il successo. Non aspirava a creare opere monumentali. Ricerca pura e disinteressata, autodidatta, si ispira agli autori del passato italiani e spagnoli e a quelli presenti, soprattutto a daumier. Prende i temi dalla letteratura romantica. Non accetta la pittura puramente visiva degli impressionisti --> capisce però che dall’impressionismo può nascere un nuovo classicismo e una nuova immagine nel mondo che doveva essere cercata nella coscienza. Pittura come modo insostituibile d’indagine delle strutture profonde dell’essere. Non si può concepire una struttura della realtà che non sia struttura della coscienza --> mai astrarre/sempre realizzare. L’opera pittorica produce la sensazione.
- La maison du pendu: una delle prime opere impressioniste di Cezanne. Masse grevi, colore opaco la profondità non crea la distanze, luce come vibrazione pesante --> la profondità non è nel vuoto intorno alle cose ma dentro la materia del colore.
Più tardi usa l’acquerello, scomponendo le forme in tanti tasselli colorati, studiando l’ampiezza e la frequenza delle pennellate in modo che ad ogni nota coloristica corrisponda una precisa definizione formale. Lo spazio è una risultante. Forme geometriche = modo in cui l’uomo ha pensato lo spazio --> non sono forme innate ma forme storiche. La coscienza opera distinzione e sintesi. Non c’è cesura tra realtà interna ed esterna la coscienza è nel mondo e il mondo è nella coscienza.
- Les joueurs des cartes: figure simmetriche, prive di espressione psicologica. La fissità del giocatore in attesa è definita dalla forma cilindrica del cappello che si ripete nella manica, dalla retta dello schienale della seggiola, dalle note bianche della pipa e del colletto, perfino la tovaglia sulla tavola cade a piombo dalla sua parte e si appunta ad angolo dall’altra. L’attenzione è resa dai colori più chiari e sensibili alla luce della giacca, del cappello, del volto, e dall’andamento meno rigido, più ondulato dei trati. L’asse del quadro è il riflesso bianco sulla bottiglia, e non cade nel giusto mezzo --> composizione leggermente asimmetrica.
- Montagne sainte victoire: il ritmo e la frequenza delle pennellate scompongono l’immagine in una continua sfaccettatura di prismi rifrangenti.
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Lozza
- Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Titolo del libro: L' arte moderna 1770-1970-L'arte oltre il Duemila
- Autore del libro: G. C. Argan, A. B. Oliva
- Editore: Sansoni
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