L'ottocento artistico in Italia
L’ottocento artistico in Italia
Italia: influenzato dai limiti della condizione storica, sociale, culturale --> sfocia nel 900 con il futurismo (colmare la lacuna romantica). Frequenti contatti con la Francia, che non hanno creato una positiva convergenza. Partecipazione fiacca degli italiani al romanticismo --> tematica : libertà. In italia = libertà nazionale --> la dominazione austriaca e monarchie assolute non erano un’offesa all’orgoglio nazionale quanto la garanzia dei privilegi di una società e la barriera contro ogni prospettività di riforma e di progresso sociale. Spinta popolare influenza sugli sviluppi del risorgimento. In italia la polemica è fine a se stessa, non contro qualcosa. Formarsi di correnti regionali come espressione dell’arte italiana per dare vita ad una cultura artistica nazionale.
Hayez: capo della scuola romantica che si limita a trasporre in pittura il tipo letterario del romanzo storico --> si ricollega alla ritrattistica e alla pittura di Ingres.
- Vespri Siciliani: non rivive il fatto storico nel furor del fare pittorico, ma lo colloca sulla scena
teatrale con una distribuzione equilibrata dei personaggi, ciascuno con la sua parte. Tutto è incredibilmente falso --> mistificazione pseudo-romantica.
Lombardia : Carnevali, Cremona, Ranzoni, Grandi, Rosso.
Carnevali (il piccio): cerca una storia tutta italiana. Soggetto biblico e mitologico, tradizione che contava la qualità raffinata dell’esecuzione.
- Agar nel deserto: piccolo capolavoro di buona pittura. Continuità delle pennellate leggere veloci. Si rifà al rococò austriaco
Cremona: sentimentalismo lezioso, disfacimento della forma e del colore.
Ranzoni: forma plastica ma sfatta per fondersi con l’atmosfera dell’ambiente.
Grandi (scultore): monumento cinque giornate --> monumento non monumentale --> la scultura moderna non poteva più realizzarsi nel monumento così come la pittura moderna non poteva realizzarsi nel grande affresco o nel quadro storico.
A Milano --> divisionismo di Previati, Segantini, Grubicy, Pellizza da Volpedo --> ripercussione del neo-impressionismo francese.
Previati : entusiasmo per la scienza (non vero interesse)
Processo di “veduta poetica” del paesaggio: Smargiassi, Giganti --> si fonda sul pittoresco.
La ripresa degli oggetti secondo la loro diversa reazione alla luce porta alla composizione del dipinto per macchie.
Giuseppe e Filippo Palizzi: rapporto diretto con i paesaggisti di Barbizon e con Curbet. La realtà non è un problema a affrontare, bensì una nozione da approfondire. Palizzi è sempre aneddotico.
Morelli: la pittura deve rappresentare figure e cose non viste.
Nord : romanticismo freddo ; Sud: romanticismo caldo.
Movimento dei macchiaioli: mira a formare una scuola toscana -->ha un fondamento teorico e una direzione programmatica. Attorno ai toscani si raggruppano artisti di altre regioni : Giovanni Fattori, Tivoli, Banti, Sernesi, Signorini, Borrani, Costa, Ancona, Cabianca, Abbati, De Nittis, Zandomeneghi, Boldini.
La poetica dei macchiaioli è realista, in accordo con Courbet e i paesaggisti di barbizon --> studio diretto del vero. La macchia ha un doppio valore : colore locale e tono. La luce non cambia il colore, ma munta le quantità del tono.se ci sono corpi solidi c’è uno spazio pre-esistente che li contiene. I macchiaioli semplificano, per il bisogno di chiarezza, la visione a struttura prospettica. Ripristino del disegno.
Pittura come espressione del popolo.
Fattori: soggetto militare. “Vedetta” spazio ridotto all’essenzialità, tutti i valori del quadro si allineano nel perfetto corrispondersi ed equilibrarsi di colori-luce e colori-ombra. La profondità si spiana nella superficie. Lo spazio non è astrattamente geometrico. Riesce a fissare l’istante in cui il particolare coincide con l’universale. Dimostra che il suo linguaggio si adatta alla realtà presente, e che il sistema figurativo dell’arte toscana può diventare quello dell’arte italiana moderna.
Signorini “La sala delle agitate” -->manicomio. Definisce con nuda chiarezza la prospettiva del camerone, la riempie di luce bianca, fa risaltare le figure piccole e scure nel grande vuoto chiaro. Prospettiva sfuggente --> non è la struttura dello spazio.
Lega “ il Dopopranzo”--> pittura en plein-air. Utilizza la macchia e la prospettiva. Le macchie del colore e della luce sono costrette a disporsi secondo un telaio prospettico. Le note cromatiche e luminose non fanno lo spazio, ma lo riempiono.
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Lozza
- Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Titolo del libro: L' arte moderna 1770-1970-L'arte oltre il Duemila
- Autore del libro: G. C. Argan, A. B. Oliva
- Editore: Sansoni
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