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La situazione artistica italiana dal 1920

 
Architettura futurista. Nel 1926 si forma il gruppo 7 che poi si qualifica nel MIAR (movimento italiano per l’architettura razionale. Leader: Libera; architetto ufficiale : Piacentini. Costruisce la stazione ferroviaria di Firenze e la Città Universitaria di Roma.
Terragni: costruisce edifici per incarico del regime. Il suo obiettivo era un’architettura internazionale, europea. Ricerca puramente formale in contrasto con il Novecento.
- Casa Del Fascio, Asilo Sant’Elia
Soldati: libero da riferimenti agli oggetti e analitico della struttura formale. Non accetta l’irrealismo e l’immobilità spaziale della metafisica.
Pittura e scultura. Gruppo Neo-Futurista a Torino (Filla, Rosso, Diulgherhoff). Lo sviluppo di un’arte moderna italiano deve partire dal futurismo e dalla sua crisi. Balla e la sua pittura --> spunto per la nuova struttura della forma. Prampolini si mette in contatto con gli sperimentalisti francesi e tedesci, e depero collega il futurismo alle correnti cubiste, soprattutto a Duchamp.
A Milano nascono i primi astrattisti italiani. Non hanno un programma definito, mirano a raggiungere una funzionalità poetica e una comunicazione lirica di concetti spaziali.
École de paris: ha una grande influenza sull’arte moderna, maggiore anche della Bauhaus. La merce è l’opera d’arte, che deve avere un valore in sé. I mercanti fanno a gara a scoprire artisti di talento. Tutti i linguaggi sono ammessi a condizioni di essere moderni. Indipendenza da ogni direttiva politica. Rappresentanti : Picasso, Matisse, Braque.

Tratto da L'ARTE MODERNA di Silvia Lozza
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