Appunti di International Accounting che approfondiscono quelli relativi al corso base. Più nel dettaglio viene presa in considerazione la descrizione puntuale con numerosi esempi dei capisaldi della materia, in particolare IAS e IFSR.
International Accounting -corso progredito
di Valentina Minerva
Appunti di International Accounting che approfondiscono quelli relativi al corso
base. Più nel dettaglio viene presa in considerazione la descrizione puntuale
con numerosi esempi dei capisaldi della materia, in particolare IAS e IFSR.
Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Facoltà: Economia
Esame: International Accounting - corso progredito
Docente: Gozzetti Mario, Romeo Alberto1. IAS 2 – Rimanenze di magazzino
FINALITÀ
Identificare i costi da rilevare nel valore delle rimanenze:
- costi di acquisto, costi di trasformazione;
- altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali
DETERMINAZIONE DEL COSTO : minore tra costo e valore netto di realizzo
AMBITO DI APPLICAZIONE
Il principio si applica a tutte le rimanenze ad eccezione di:
- lavori in corso derivanti da commesse di terzi (IAS 11)
- strumenti finanziari (IAS 32)
- scorte, prodotti agricoli (IAS 41), risorse minerarie (ED 6)
Il criterio di valutazione previsto dallo IAS 2 non si applica per le rimanenze detenute da:
- produttori agricoli e forestali, minerari e miniere : valore netto di realizzo;
- intermediari e distributori di merci : fair value al netto dei costi di vendita.
Le variazioni di valore sono contabilizzate a CE nell’esercizio in cui si sono verificate.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 2. Definizione e rilevazione delle rimanenze
Le rimanenze sono beni:
- posseduti per la vendita nel corso della normale attività;
- impiegati nel processo produttivo;
- materiali o forniture consumate nel processo di produzione o nella prestazione di servizi.
Ci possono essere dei beni che per una determinata azienda sono rimanenze, e per un’altra sono ad esempio
immobilizzazioni. Ad esempio un produttore di macchinari industriali per la produzione di scarpe, il
produttore dell’impianto vede quell’impianto come una rimanenze, chi produce le scarpe invece valuta quel
macchinario come un’immobilizzazione utilizzata per più esercizi. Per le società di costruzioni, per il
costruttore il palazzo è una rimanenze (bene destinato alla vendita), per chi lo acquista invece è
un’immobilizzazione.
RILEVAZIONE
La rilevazione delle rimanenze nel bilancio produce un costo sospeso. Un principio fondamentale è la
correlazione tra i costi e i ricavi. In questo caso si tratta di costi per i quali non ho ancora avuto i benefici, il
costo non è di competenza dell’esercizio, ma sarà di competenza dell’esercizio in cui si vende la merce per
la quale si utilizza la materia prima, quindi si sospende il costo.
La rilevazione secondo lo IAS 18:
- rischi e benefici connessi alla proprietà trasferiti
- controllo sui beni effettivo
- il costo può essere determinato attendibilmente
- i benefici economici fluiranno all’azienda
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 3. Costo delle rimanenze
COSTO DI ACQUISTO:
- prezzo di acquisto
- dazi d’importazione : sono oneri accessori all’acquisto
- tasse indeducibili
- costi di trasporto
- altri costi direttamente attribuibili all’acquisto
- al netto di sconti commerciali e abbuoni
- sono escluse le differenze di cambio espressione di conversione di fatture denominate in valuta estera : se
compro una merce a 100 dollari oggi, per me il costo d’acquisto è il cambio dollaro/euro ad oggi; non va al
costo della rimanenza. Stessa cosa se il dollaro perde valore, il costo d’acquisto è sempre 100€.
COSTO DI TRASFORMAZIONE:
- costi direttamente imputabili all’unità di prodotto: materia prima, lavoro diretto;
- attribuzione sistematica, sulla base di ipotesi di capacità produttiva normale di: spese generali fisse di
produzione, spese generali variabili di produzione. Attribuzione sistematica significa utilizzare un sistema
ragionevole ma che non deve cambiare nel tempo. Se ho una struttura aziendale strutturata per produrre
1000 pezzi all’anno, anche i costi fissi sono strutturati per avere una capacità produttiva di 1000 pezzi, se
quest’anno ho un crollo della produzione e utilizzo come base non i 1000 pezzi all’anno, ma i 100, e ad
esempio il canone d’affitto lo divido per i 100 pezzi, attribuisco un costo al di fuori del mercato, sospendo
troppi costi.
ALTRI COSTI
Nei limiti in cui sono sostenuti per portare le rimanenze nell’attuale sito e condizione (oneri finanziari – IAS
23, anche questi se ho dei tempi necessari di maturazione a determinate condizioni sono capitalizzabili, ma
nella normalità non sono considerati costi di trasformazione, che vanno ad incrementare il costo di
produzione ai fini della valutazione delle rimanenze)
Sono esclusi e quindi sono costi di periodo:
- costi di produzione per consumi di materiali e lavoro eccedenti la normalità;
- costi di deposito, a meno che invitabili nel processo produttivo. Ad esempio chi produce prosciutti deve
includere i costi di deposito.
- spese generali amministrative;
- costi di vendita
Le rimanenze sono valutate al costo, o se minore al valore netto di realizzo.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 4. Criteri di determinazione del costo delle rimanenze
METODO DEL COSTO
- calcolo del costo
TECNICHE DI DETERMINAZIONE
- costo standard
- prezzo al dettaglio
TRATTAMENTO CONTABILE DI RIFERIMENTO
- FIFO : considero come prima merce uscita, la prima merce entrata. Tendo ad avere prezzo vicini al valore
di mercato delle rimanenze
- Costo medio ponderato : fa una media ponderata prezzo per quantità..
Il LIFO è vietato, perché in un’economia di inflazione considera come prima ad uscire le ultime entrate.
Quindi le rimanenze sono valutate ai prezzi più vecchi. Si ha generalmente un magazzino sottovalutato e si
crea la riserva LIFO, differenza tra valore corrente del magazzino e valore contabile.
COERENZA DI APPLICAZIONE DEI CRITERI : coerenza nei criteri di determinazione del costo: utilizzo
dello stesso metodo di determinazione del costo per rimanenze di natura e utilizzo similare;
INTERESSE IMPLICITO : è contabilizzato come onere finanziario lungo la durata del finanziamento, se la
dilazione di pagamento eccede le normali condizioni di vendita.
CAPITALIZZAZIONE DEGLI ONERI FINANZIARI : non capitalizzabili se riferibili a rimanenze che
sono prodotte:
- in un breve periodo di tempo, o
- in grande quantità su base ripetitiva.
Le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo (valore di mercato)
perché dobbiamo seguire il principio della prudenza, se il costo fosse maggiore rispetto al valore di mercato
avrei un magazzino sopravalutato.
VALORE NETTO DI REALIZZO =
PREZZO DI VENDITA –
COSTI STIMATI DI COMPLETAMENTO –
COSTI STIMATI DI VENDITA (COSTI DI TRASPORTO)
VALORE NETTO DI REALIZZO VS FAIR VALUE
Il valore netto di realizzo fa riferimento al valore che un ente ritiene di realizzare dalla vendita delle
rimanenze nell’ordinaria attività imprenditoriale. È un valore specifico per la società.
Il fair value rappresenta invece il valore cui le stesse rimanenze potrebbero essere scambiate tra controparti
consapevoli e motivate in un mercato. Non è un valore specifico per la società.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 5. Valore netto di realizzo
DETERMINAZIONE:
- è stimato sulla base della conoscenza più attendibile al momento della valutazione;
- tali stime considerano le oscillazioni dei prezzi e dei costi direttamente connessi a fatti intervenuti dopo la
data di chiusura dell’esercizio nella misura in cui tali fatti confermano le condizioni esistenti al termine
dell’esercizio;
- valutazione di ogni singolo elemento o di gruppi omogenei di rimanenze;
- svalutazione delle materie prime solo quando i prodotti finiti sono venduti sotto costo;
- aggiornamento della valutazione negli esercizi successivi, ogni fine anno riverifico le valutazioni del
magazzino, il costo, il valore netto di realizzo e determino se ci sono delle svalutazioni o meno da effettuare.
INFORMATIVA NELLA NOTA INTEGRATIVA
- principio contabile, incluso il criterio di determinazione del costo;
- valore totale del magazzino e valore distinto per classi significative, questo permette al lettore di bilancio
di capire il tempo di trasformazione del prodotto finito in ricavo, da ricavo a credito e da credito a incasso.
- Il valore delle rimanenze rilevate al fair value al netto di costi di vendita stimati;
- informativa integrativa:
* valore delle rimanenze imputato come costo nell’esercizio;
* il valore delle svalutazioni delle rimanenze;
* il valore delle rimanenze date in pegno (garanzie) a fronte di una passività.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 6. Esercizi relativi alla determinazione del costo di acquisto
Scegliere i costi sotto elencati che dovrebbero essere inclusi nella determinazione del costo di acquisto:
PREZZO D’ACQUISTO:
- penali per ritardi nel pagamento - NO
- spese di viaggio dell’ufficio acquisti – NO
TASSE:
- IVA – NO perché è deducibile
- tassa sul trasferimento di proprietà – SI perché è un onere accessorio all’acquisto del bene
- tasse d’importazione – SI
TRASPORTO:
- costi di trasporto esterno – SI
- assicurazione sul trasporto – SI
- canone d’affitto per immagazzinaggio intermedio – NO perché è un costo evitabile, non è necessario
- costo interno dello stoccaggio dopo il ricevimento dei beni – SI perché è inevitabile
- costo interno del trasporto tra diversi magazzini – No perché è evitabile
ALTRI COSTI:
- costi per certificati di qualità – NO perché non è direttamente attribuibile, ma è solo un costo del controllo
della qualità della materia prima
- costi per commissioni, “brokeraggio” – SI
ALTRI ESEMPI:
- Si inclusione costi personale diretti
- Si/no inclusione costi di tredicesima, quattordicesima e ferie
- Si inclusione ricambi e materiali di consumo
- No inclusione consulenze esterne
- Si inclusione ammortamenti impianti e macchinari
- No inclusione costi di assistenza legale
- Si inclusione canoni di leasing, impianti e macchinari
- No inclusione costi di scarti di produzione eccedente il normale livello
- No inclusione costi di sviluppo di nuovi processi
- No inclusione imposte di registro
- Si/No inclusione costi di trasporto interno : dipende se sono evitabili
- No inclusione costi per garanzie
- Si inclusione costi utilizzo diritti e brevetti
- No inclusione costi di ricerca di nuovi prodotti
- No inclusione salari e stipendi dipartimento acquisti
- No inclusione costi revisione di bilancio
- Si inclusione manutenzione ordinaria dello stabilimento : spese generali
- No inclusione costi di ristrutturazione parco impianti : si solo indirettamente
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 7. IAS 11 – commesse a lungo termine
FINALITÀ E AMBITO DI APPLICAZIONE
- commesse la cui esecuzione ricade, di solito, tra due o più esercizi;
- stabilisce criteri per l’appaltatore di attribuzione dei ricavi e dei costi;
- è basato sui criteri di rilevazione del Framework;
- fornisce linee guida pratiche
CONFRONTO CON I PRINCIPI CONTABILI DI GRUPPO
Il principio IAS 11 si applica sia alle commesse ultrannuali (durata > ai 12 mesi) che a quelle infrannuali
(durata < ai 12 mesi).
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 8. Definizione e tipi di commesse a lungo termine
DEFINIZIONE DI COMMESSA A LUNGO TERMINE : contratto stipulato specificatamente per la
costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti in termini di:
- progettazione;
- tecnologia e funzione o
- la loro utilizzazione finale.
È importante separare fra costruzione di un bene e combinazione di beni.
TIPI DI COMMESSE:
- COMMESSE A PREZZO FISSO : stabilisce un prezzo fisso o quota fissa per unità di prodotto. Sono
previste clausole di revisione del prezzo (cliente chiede specifiche tecniche migliorative rispetto a quanto
previsto nel contratto, oppure il prezzo delle materie è soggetto ad oscillazioni e il cliente è disposto ad
assumersi questo rischio)
- COMMESSE A COSTO PIÙ MARGINE : lì appaltatore è rimborsato a costi definiti, più una percentuale
su tali costi o un margine fisso. Il contratto prevede un margine aggiuntivo rispetto ai costi fissi del bugdet
di commessa.
- COMBINAZIONE : possono essere realizzate in modo simultaneo o in sequenza continua. Sono negoziate
come un pacchetto unico e sono connesse ad un singolo progetto con un margine globale. Ad esempio
commesse a costo più margine con un prezzo massimo.
SUDDIVISIONE COMMESSE:
Sono presentate offerte separate per ciascun bene ed è possibile quindi identificare costi e ricavi di ciascun
bene. I beni sono oggetto di negoziazioni separate, con la possibilità di accettare o rifiutare la parte della
commessa relativa a ciascun bene.
RICAVI DI UNA COMMESSA
RICAVI (FAIR VALUE DEL CORRISPETTIVO DELLA COMMESSA - STIMA) =
PREZZO CONCORDATO +–
VARIAZIONI DI PREZZO +-
REVISIONI RICHIESTE +-
PAGAMENTO INCENTIVI
Variazioni, revisioni richieste e pagamento incentivi vengono rilevati nella misura in cui è probabile che essi
rappresentino ricavi veri e propri cioè quando è evidente che si consegna la commessa. Inoltre la
determinazione deve avvenire in modo attendibile.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 9. Costi di una commessa
I costi di commessa sono:
- COSTI DIRETTI : lavoro e materiali, ammortamento impianti e macchinari, spostamento e locazione
impianti e macchinari, progettazione, rettifiche e garanzie, reclami.
- COSTI INDIRETTI : assicurazione, progettazione generica, spese generali di commessa, oneri finanziari.
- COSTI SPECIFICAMENTE ADDEBITABILI : costi di sviluppo e costi generali di amministrazione
previsti nelle clausole contrattuali.
- COSTI NON ADDEBITABILI : costi generali amministrativi (salvo siano rimborsati), costi di vendita,
costi ricerca e sviluppo (salvo siano rimborsati), ammortamento di impianti e macchinari non utilizzati in
una particolare commessa.
- COSTI DI CUT-OFF : dalla data di stipulazione del contratto alla data di completamento della commessa.
È il momento in cui i costi generici diventano costi di commessa.
RILEVAZIONE DEI RICAVI
Le commesse possono essere rilevate al ricavo o al costo di produzione.
I ricavi di una commessa si rilevano quando i ricavi totali, i costi di completamento e lo stadio di
avanzamento possono essere misurati con attendibilità e i benefici economici affluiranno all’impresa :
(metodo della percentuale di completamento).
Se non possono essere misurati con attendibilità non si può usare il metodo della percentuale di
completamento perché non conosco i ricavi, i costi e lo stadio della commessa : quindi si contabilizzano i
costi della commessa come costi di periodo a C.E. e sospendo solo i costi che riesco a recuperare.
METODO DELLA PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO
I ricavi e i costi devono riflettere la percentuale di lavoro completato.
L’avanzamento della commessa può essere misurato come:
1. COSTI SOSTENUTI / COSTI TOTALI DI COMMESSA : i costi totali sono i costi attesi per la
realizzazione della commessa. Il rapporto è lo stato di avanzamento della commessa.
Questo rapporto lo moltiplico per i ricavi complessivi e trovo i ricavi di periodo.
2. ISPEZIONE DEL LAVORO SVOLTO : dei tecnici verificano fisicamente la commessa e sulla base dello
stato di avanzamento fisico del bene ne deducono la percentuale di completamento.
3. COMPLETAMENTO DI UNA QUANTITÀ FISICA DEL LAVORO DI COMMESSA.
E’ richiesto dai PCI un riscontro fra 2 e 3 con il primo metodo che è ritenuto più attendibile. I due metodi
non devono discostarsi di molto rispetto al primo.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 10. Stime, perdite attese, rilevazioni delle commesse a lungo termine
STIMA NON ATTENDIBILE
Quando non c’è alcuna stima attendibile i ricavi devono essere rilevati solo nei limiti dei costi di commessa
sostenuti che è probabile recuperare e i costi devono essere rilevati come costi nell’esercizio nel quale sono
sostenuti.
Perdita attesa : la commessa è trattata come una mini azienda con i suoi costi e ricavi. I costi e i ricavi non
devono discostarsi molto dal budget : rilevazione immediata.
Vi sono casi in cui il costo effettivo è maggiore del costo stimato nel budget. In questo caso si modifica il
budget ed i responsabili devono fornire le informazioni necessarie per la redazione del nuovo budget in sede
di bilancio.
Quando le incertezze vengono meno si utilizza il metodo della percentuale di completamento.
PERDITE ATTESE
La perdita attese deve essere subito rilevata come costo senza tenere conto dei
- Proventi da altre commesse
- Dello stato di avanzamento
- Se il lavoro della commessa è iniziato
Se pago una provvigione di 100 per una commessa di tre anni come lo considero il costo?
Principio di competenza : correlazione costi – ricavi. Il costo dovrebbero essere ripartito sulla durata della
commessa e quindi questi costi commerciali devono essere trattati come un risconto.
CAMBIAMENTI NELLE STIME
Il risultato è basato sulle stime correnti dei ricavi e dei costi di commessa.
L’effetto del cambiamento deve essere rilavato a C.E. dell’esercizio corrente e negli esercizi successivi (IAS
18).
RILEVAZIONE NELLO STATO PATRIMONIALE
COSTI SOSTENUTI ALLA DATA +
PROVENTI RILEVATI –
PERDITE RILEVATE –
FATTURAZIONE AD AVANZAMENTO DEI LAVORI =
AMMONTARE DOVUTO DAL (AL) COMMITENTE
INFORMATIVA INTEGRATIVA
INFORMATIVA INTEGRATIVA GENERALE:
- l’ammontare dei ricavi di commessa rilevati come ricavo nell’esercizio;
- i criteri utilizzati per determinare i ricavi di commessa rilevati nell’esercizio;
- i criteri utilizzati per determinare lo stato di avanzamento delle commesse in corso.
PER OGNI COMMESSA IN CORSO:
- l’ammontare complessivo dei costi sostenuti e degli utili rilevati (meno le perdite rilevate) a quella data;
- l’ammontare degli anticipi ricevuti;
- l’ammontare degli importi trattenuti.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 11. Esercizio relativo al metodo della percentuale di completamento
Un appaltatore di commesse a lungo termine ottiene una commessa a prezzo fisso, per la costruzione di un
ponte, di valore pari a 9,000. L’ammontare iniziale dei ricavi concordati nella commessa è pari a 9,000. La
stima iniziale dei costi di commessa del produttore è pari a 8,000. La costruzione del ponte richiederà 3 anni.
Al termine del primo anno, la stima dei costi di commessa dell’appaltatore è salita a 8,050.
Nel secondo anno, il committente approva un cambiamento che determina un incremento nei ricavi di
commessa pari a 200 e costi di commessa addizionali stimati pari a 150. Al termine del secondo anno, i costi
sostenuti includono un valore pari a 100 per materiali ordinari, immagazzinati nel cantiere, che saranno
utilizzati nell’anno 3 per completare il progetto.
L’appaltatore accerta lo stato di avanzamento della commessa calcolando la proporzione tra i costi di
commessa sostenuti per il lavoro svolto sino a quel momento e l’ultima stima dei costi totali di commessa.
ANNO 1 ANNO 2 ANNO 3
COSTI DI COMMESSA SOSTENUTI ALLA FINE DI OGNI ANNO 2,093 6,168 8,200
QUESITO:
Calcolare lo stato di avanzamento della commessa per ogni esercizio e l’ammontare dei ricavi , dei costi e
dei proventi della commessa che dovrà essere contabilizzato nel bilancio di ogni esercizio.
Anno 1 Anno 2 Anno 3
Valore iniziale dei ricavi stabiliti di commessa 9,000 9,000 9,000
Variazioni - 200 200
Ricavi totali di commessa 9,000 9,200 9,200
Costi di commessa sostenuti alla chiusura
dell’esercizio
2,093 6,168 8,200
Costi di commessa da sostenere per il suo
completamento
5,957 2,032 -
Costi di commessa totali stimati 8,050 8,200 8,200
Utile stimato 950 1,000 1,000
Stato di avanzamento dei lavori 26% 74% * 100%
Stato avanzamento anno 1: 2093/8050 = 26%,
anno 2 : (6168-100)/8200 = 74%,
anno 3 : 8200/8200 = 100%.
*Lo stato di avanzamento dei lavori al secondo anno (74%) è calcolato escludendo dai costi di commessa
sostenuti per i lavori svolti sino a quel momento il valore pari a 100 relativo ai materiali ordinari giacenti in
cantiere che saranno utilizzati nel terzo anno.
Gli ammontari dei ricavi, costi e proventi rilevati nel conto economico nei 3 anni sono i seguenti:
Alla chiusura Rilevati in Rilevati
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito dell’esercizio esercizi precedenti nell’anno corr.
Anno 1
Ricavi (9,000 x 0.26) 2,340 2,340
Costi (8,050 x 0.26) 2,093 2,093
Utile lordo 247 247
Anno 2
Ricavi (9,200 x 0.74) 6,808 2,340 4,468
Costi (8,200 x 0.74) 6,068 2,093 3,975
Utile lordo 740 247 493
Anno 3
Ricavi (9,200 x 1.00) 9,200 6,808 2,392
Costi 8,200 6,068 2,132
Utile lordo 1,000 740 260
Anno 1: commessa ha stato di avanzamento del 26%
- Ricavi : 9000*26% = 2340
- Costi : 8050*26% = 2093
- Utile lordo = 247
Anno 2: commessa al 74%
- Ricavi : 9200*74% =6808
- Costi : 8200+74% = 6168 – 100 di materiali acquistati = 6808
- Utile lordo = 740
Anno 3 : commessa al 100%
- Ricavi tot. = 9200
- Costi tot. = 8200
- Utile lordo = 1000
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 12. IAS 18 – Ricavi
STRUTTURA
- FINALITÀ E AMBITO DI APPLICAZIONE
- DEFINIZIONE DI RICAVO E DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE
- PERMUTA DI BENI E SIC 31
- IDENITIFCAZIONE DELLE COMPONENTI
- VENDITA DI BENI
- PRESTAZIONI DI SERVIZI
- CASE STUDIES
- IFRIC 13 – CUSTOMER LOYALTY PROGRAMMES
- DRAFT IFRIC 21 AGREEMENT FOR THE CONSTRUCTION OF REAL ESTATE
- DRAFT IFRIC 24 CUSTOMER CONTRIBUTION
FINALITÀ E AMBITO DI APPLICAZIONE
Riconoscimento di ricavi da:
- vendita di beni
- prestazione di servizi
- utilizzo da parte di terzi di beni dell’impresa (interessi, royalities e dividendi)
Sono esclusi dalle finalità le commesse a lungo termine, i contratti di locazione, i contratti di assicurazione,
il settore agricolo ed estrazioni minerali.
DEFINIZIONE DI RICAVO
I ricavi sono entrate lorde di benefici che affluiscono all’azienda grazie alla sua attività caratteristica. Sono
incrementi di PN differenti dagli aumenti di capitale e dalle contribuzioni dei soci.
DETERMINAZIONE AL FAIR VALUE
I ricavi devono essere valutati al fair value del corrispettivo ricevuto.
Nella maggior parte dei casi è il valore nominale delle disponibilità liquide ricevute o ricevibili (al netto di
sconti)
Se vi sono corrispettivi differiti potrebbe essere necessaria l’attualizzazione. Quindi il ricavo che
contabilizzo oggi è il ricavo attualizzato. La differenza rappresenta un interesse attivo.
ATTUALIZZAZIONE
Il tasso di interesse figurativo che è più chiaramente determinabile tra:
- il tasso prevalente per uno strumento simile (per scadenza, tasso durata) di un emittente con una posizione
finanziaria simile;
- il tasso di interesse che attualizza il valore nominale al prezzo di vendita corrente per pagamento in
contanti.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito La differenza è l’interesse.
RENDIMENTO EFFETTIVO
Tasso di interesse richiesto per scontare il flusso degli incassi futuri attesi al valore iniziale dell’attività
- previsione dei flussi di cassa futuri
- calcolo del tasso interno di rendimento
Esempio:
- attività acquistata per 249
- frutta interessi per 100 ogni anno per tre anni
PERMUTE DI BENI/SERVIZI
Se i beni o servizi sono simili non va rilevato nessun ricavo.
Se i beni sono differenti il ricavo va riconosciuto al fair value dei beni e servizi ricevuti o, se non
determinabile, dei beni e servizi dati.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 13. SIC 31 – scambio prestazioni pubblicitarie
Se il ricavo non può essere determinato in modo attendibile si ha un problema.
Se invece viene determinato in modo attendibile dal venditore allora si fa riferimento solo a scambi
riguardanti pubblicità simili, ricorrenti, che sono una fonte di ricavo predominante. Non può essere
determinato in modo attendibile al “fair value” della prestazione pubblicitaria ricevuta. Può essere
determinato in modo attendibile dal venditore per i servizi che fornisce, facendo riferimento solo a scambi:
- riguardanti pubblicità simili;
- ricorrenti;
- che sono una fonte di ricavo predominante;
- che hanno un corrispettivo con un fair value determinabile in modo affidabile;
- con altra controparte.
IDENTIFICAZIONE DELL’OPERAZIONE
Per motivi di sostanza alcune operazioni devono essere
- suddivise in parti: come ad esempio l’elemento “prestazione di servizio” nel prezzo di vendita di un
prodotto;
- riunite in un’unica operazione: come ad esempio l’operazione di vendita con patto di riacquisto.
MULTIPLE DELIVERABLES
Condizioni per la separata identificazione delle singole componenti di ricavo sussistono solo quanto:
- ciascun servizio è stato fornito al cliente
- il fair value di ciascun servizio è misurabile in modo attendibile, perché dovendo separare un unico ricavo
in tante parti, è necessario assegnare a ciascuna componete un determinato valore in modo attendibile
- le altre condizione dello IAS 18 sono state rispettate
Se non sono verificati i requisiti sopra indicati, la transazione deve essere iscritta come ricavo in modo
unitario. Ad esempio vendita di tecnologia/cespiti seguita dal contratto per il diritto d’uso attraverso il
riconoscimento di royalities : ricavo della prima componente va differito sulla durata del contratto di
licenza.
VENDITA DI BENI - RILEVAZIONE
I ricavi devono essere rilevati se tutte le condizioni sono soddisfatte:
- rischi e benefici significativi connessi alla proprietà sono trasferiti;
- gestione e controllo sono cessati;
- il ricavo può essere determinato in modo attendibile;
- è probabile che i benefici economici saranno fruiti dall’impresa;
- i costi relativi possono essere determinati in modo attendibile.
MANTENIMENTO DI RISCHI SIGNIFICATIVI CONNESSI ALLA PROPRIETÀ DEI BENI
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito Es:
- l’impresa mantiene un impegno per risultati insoddisfacenti non coperti dalle normali clausole di garanzia;
- il conseguimento di ricavi da una vendita dipende da ricavi realizzati dall’acquirente dalla vendita dei beni
stessi;
- è prevista l’installazione dei beni e l’installazione che l’impresa non ha ancora completato è una parte
importante del contratto;
- l’acquirente ha la possibilità di revocare l’acquisto per un motivo specificato nel contratto di vendita e
l’impresa è incerta sulle probabilità del reso.
Solo se l’impresa conserva un rischio insignificante, l’operazione è una vendita e il ricavo è rilevato.
CONCETTO DI “DETERMINAZIONE ATTENDIBILE”
- utilizzo della migliore stima
- se non è possibile una stima attendibile – nessuna rilevazione
- gli eventi successivi possono rendere attendibile una determinazione possibile. Esempio: ricavi attesi da
una causa legale pendente.
- Si è in grado di effettuare una stima attendibile allorché le controparti coinvolte nell’operazione hanno
concordato:
* i diritti che ciascuna delle parti può far valere relativamente al servizio che deve essere prestato e ricevuto
dalle controparti;
* il corrispettivo da corrispondere e
* i modi e i termini dell’adempimento.
PRESTAZIONE DI SERVIZI
Se il risultato può essere stimato con attendibilità, cioè:
- il ricavo può essere determinato con attendibilità;
- i benefici economici sono probabili;
- lo stato di completamento e i costi sostenuti e da sostenere possono essere determinati con attendibilità.
Il ricavo va rilevato in base allo stato di completamento.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 14. Esempio - stadio di completamento
Ricavi da contratto 9000
Costi sostenuti (2000)
Costi da sostenere (6000)
Totale costi (8000)
Profitto stimato 1000
Stadio di completamento
(2000/8000) 25%
Ricavo
(9000 x 0,25) = 2250
Costi
(8000 x 0,25) = 2000
Profitto 250
PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO
Percentuale di completamento basata su:
- misura del lavoro svolto;
- servizi sostenuti alle date/totale servizi;
- costi sostenuti alle date/totale costi estimati.
E’ possibile l’approssimazione a quote costanti.
Metodo “zero profit” da applicare quando non è possibile una stima attendibile.
INTERESSI, ROYALITIES, DIVIDENDI
Stessi criteri di probabilità e determinazione attendibile.
Base per la rilevazione:
- ROYALITIES : COMPETENZA
- DIVIDENDI : DIRITTO ALLA PERCEZIONE
- INTERESSI : METODO DELL’EFFETTIVA MATURAZIONE
DIVIDENDI/INTERESSI DA UTILI PREACQUISIZIONE
I dividendi/interessi deliberati dalla partecipata/emittente derivanti da utili da preacquisizione della
partecipata/emittente vanno rilevati a riduzione del valore della partecipazione/investimento.
Si segnala che in corso di implementazione nell’UE una modifica dello IAS 27 (recise May 2008) che
modificherà tale principio richiedendo che in ogni caso i dividendi vengono riconosciuti nel CE del
percettore. In conseguenza di tale principio verrà inserito un obbligo di impairment test per la partecipazione
al verificarsi di circostanze specifiche.
OPI N.8 “TRATTAMENTO CONTABILE DEI DIVIDENDI EROGATI SU PARTECIPAZIONI
RISULTANTI DA CONFERIMENTI UNDER COMMON CONTROL”
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito Nell’ambito di conferimenti under common control di rami d’azienda in società controllate, nel caso
specifico in cui la controllante registra l’operazione al fair value in contropartita del patrimonio netto e la
controllata in continuità di valori, l’OPI 8 prevede che le future distribuzioni di dividendi da parte della
controllata non possano affluire a conto economico fino a concorrenza dei maggiori valori rappresentati dai
fair value iscritti nella controllante.
In sostanza, la distribuzione dei dividendi rappresenta un realizzo di valore della partecipazione, e come
previsto da IAS 27.4 e IAS 18.32 deve essere rilevato in diminuzione del valore contabile della stessa.
INFORMAZIONE INTEGRATIVA
- principi contabili per la rilevazione dei ricavi;
- ammontare di ricavi per ciascuna categoria:
* vendita di beni
* prestazione di servizi
* interesse
* royalities
* dividendi
- ricavi derivanti da permute di beni
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 15. Customer loyalty programme - IFRIC 13
- l’obiettivo è quello di stabilire un criterio di riconoscimento e di valutazione dei programmi di
fidelizzazione (CLP);
- i CLPs rappresentano delle obbligazioni assunte da parte dell’impresa con una o più operazioni di vendita
– deliverd item – a fornire ai clienti beni o servizi scontati o gratuitamente allorché gli stessi li richiedano –
undeliverd item.
CRITERI DI RILEVAZIONE
- il fair value dei beni o servizi venduti deve essere allocato a ciascuna componente identificabile nella
transazione di vendita. Ciò significa che il valore attribuibile al componente undelivered verrà differito fino
al momento in cui l’impresa avrà adempiuto alle proprie obbligazioni.
- L’allocazione deve essere fatta sulla base dei:
* fair value relativi di ciascuna componente;
* fair value di ciascuna componente – residual method
- L’allocazione deve riflettere il valore per il cliente, ciò non rappresenta necessariamente il costo per il
venditore.
CRITERI DI VALUTAZIONE
- I ricavi derivanti da CLPs vengono rilevati come ricavo quando i servizi vengono richiesti dai clienti e
l’impresa ha adempiuto alle obbligazioni conseguenti;
- il valore di iscrizione si basa sul numero di prestazioni che sono state richieste rispetto al numero
complessivo di prestazioni che ci si attende ad adempiere;
- nel caso in cui i costi per adempiere alle obbligazioni siano superiori ai ricavi, l’impresa ha un contratto
oneroso e deve essere iscritto un fondo.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 16. D21 – agreement for the construction of real estate
Stabilisce i criteri in base al quale un contratto per la costruzione di un immobile sia nell’ambito dello IAS
18 o nello IAS 11.
- I contratti che rientrano nella definizione di immobili in costruzione sono disciplinati dallo IAS 11.
- I contratti di servizi direttamente connessi a immobili in costruzione sono IAS 18.4 : e quindi IAS 18.20.
- I contratti per immobili in costruzione che prevedono il trasferimento della proprietà e dei significativi
rischi e benefici al compratore in un determinato periodo (alla consegna o al completamento) sono contratti
di vendita di beni – IAS 18.14.
- I contratti che trasferiscono il controllo e i significativi rischi e benefici progressivamente all’avanzamento
lavori – continuos transfer – sono particolari contratti a cui si applica lo IAS 18.14 e quindi occorre
riconoscere i ricavi sulla base dello stato avanzamento.
CASO 1 – RICONOSCIMENTO DEI RICAVI
Caso di pagamento dilazionato.
Il 10% è il tasso che devo utilizzare per determinare il fair value al 31/12 dell’anno 0, data in cui vendo il
bene.
Richiesta:
- calcolare il ricavo al 31/12/anno 0,
- calcolare il ricavo di ogni esercizio successivo,
- evidenziare le scritture contabili.
Il ricavo va determinato al fair value, per determinare il fair value utilizzo il fattore di sconto del 10%.
Ho una parte di ricavo che è rappresentata dalla vendita del bene e una parte di ricavo che è rappresentata
dagli interessi.
Il fair value dei flussi di pagamento futuri: 2000 * 510% (forse)
Anno 0
CREDITI V/CLIENTI 7581
RICAVO PER VENDITA BENE 7581
Anni successivi …
… alla fine dell’anno 1, incasso la prima rata di 2000, che avrà una quota capitale e una quota interesse. La
quota interesse è data da 7581 * 10% = 758. Per differenza calcolo il rimborso del credito riconosciuto dal
cliente 2000 – 758 = 1242. Nei vari anni è la stessa cosa.
La colonna C da quelli che saranno gli interessi attivi da registrare in conto economico nei vari anni. La
colonna D invece dice quanto è stato rimborsato quell’anno. Incasso 2000 (rata che viene pagata) come
contropartita avrà una parte che va al credito verso clienti e l’altra che va nei credito maturato con gli
interessi.
Anno 0
DISPONIBILITA’ LIQUIDE 2000
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito CREDITI 1242
INTERESSI ATTIVI 758
Le altre scritture sono uguali.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 17. Bilancio Fiat - Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il
loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi, così come dei costi relativi a programmi di
incentivazione delle vendite (supervalutazioni dell’usato e vanno considerate a riduzione dei ricavi),
accertati in base al costo storico, determinati paese per paese, e rilevati in diminuzione del margine nel
periodo in cui sono rilevate le corrispondenti vendite. I programmi di incentivazione delle vendite del
Gruppo includono la concessione di finanziamenti alla clientela finale a tassi significativamente inferiori a
quelli di mercato (tassi 0). Il relativo costo è rilevato nel momento della vendita iniziale.
I ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono
trasferiti all’acquirente, il prezzo di vendita è concordato o determinabile e se ne prevede l’incasso, lo posso
registrare solo quando è prevedibile l’incasso (per i PC italiani c’è un fenomeno detto sell in, sell out, ma
non è detto che il sell in sia il fatturato, perché quello è dato dal sell out. Se ho tanto sell in lo registro come
ricavo, ma se non ho sell out ho troppe rimanenze): tale momento corrisponde generalmente con la data in
cui i veicoli sono messi a disposizione dei concessionari non appartenenti al Gruppo o con la data di
consegna, nel caso di vendite dirette (facendo così ho trasferito i rischi e i benefici).
Le vendite di nuovi veicoli con impegno di riacquisto non sono rilevate al momento della consegna, ma
sono contabilizzate come leasing operativi quando è probabile che il veicolo sarà riacquistato. (anticipo
ricevuto più rate pagate sono intese come canone di affitto). Più in dettaglio, i veicoli venduti con impegno
di buy-back (riacquisto) sono trattati come rimanenze di magazzino, se relativi a Fiat Group Automobiles (i
contratti hanno normalmente un impegno di riacquisto di breve termine); sono iscritti tra gli Immobili,
impianti e macchinari, se relativi al Settore Veicoli Industriali (i contratti hanno normalmente un impegno di
riacquisto di lunga durata). La differenza tra il valore di carico (che corrisponde al costo di produzione) ed il
valore stimato di rivendita (al netto dei costi di ricondizionamento*) al termine del periodo di buy-back è
ammortizzata a quote costanti lungo la durata del contratto. Il prezzo ricevuto sulla vendita iniziale è
contabilizzato come un anticipo fra le passività. La differenza tra il prezzo della vendita iniziale e il prezzo
di riacquisto è rilevata come canone di locazione in base ad un criterio a quote costanti lungo la durata della
locazione operativa. I ricavi da prestazioni di servizi e i ricavi da lavori su ordinazione sono rilevati con
riferimento allo stato di avanzamento (metodo della percentuale di completamento). I ricavi includono anche
i canoni di locazione e gli interessi attivi delle società di servizi finanziari.
Lo IAS 18 chiede per poter registrare un ricavo che siano rispettati dei parametri:
- uno di questi che tutti i rischi e benefici connessi al bene devono essere stati trasferiti
- si deve guardare la sostanza dell’operazione: in questo caso è come se stessi affittando l’autovettura.
*I costi di ricondizionamento sono i costi che sostengo quando è finito il periodo durante il quale il cliente
ha utilizzato l’autovettura e decide di restituirmela, io sostengo degli oneri per riportare l’autovettura ad uno
stato accettabile affinché un altro cliente sia incentivato a comprare l’auto.
Fiat usa delle analisi storiche, in modo da poter ipotizzare delle percentuali di clienti che restituiranno
l’autovettura o che la compreranno. Queste sono aggiornate di anno in anno.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito Esempio:
RICAVI:
- anticipo che ricevo = 100
- rate che incasso dal cliente per il periodo di durata nel quale utilizza l’autovettura e decide se restituirmi o
meno l’autovettura: 5 ogni mese per 2 anni = 120
Ricavi tot. 220 (canone d’affitto per il cliente): 110 il primo anno e 110 il secondo anno.
COSTI:
Costi di produzione = 100
Quando mi viene restituita l’autovettura, la rivendo a 60 al netto dei costi di ricondizionamento. Quindi il
costo per me è 100 – 60 = 40, questo 40 lo ammortizzo per 2 anni, per tutta la durata del contratto.
Anno 1 : 110 (ricavo anno 1) – 20 (costo ammortizzato anno 1) = 90
Anno 2 : 110 (ricavo anno 2) – 20 (costo ammortizzato anno 2) = 90
Siccome Fiat le autovettura le considera nelle rimanenze, classifica il costo di produzione dell’auto è 100,
dopo 2 anni il presumibile valore di realizzo sarà 60. Le rimanenze vanno valutate al minore tra il costo e il
presunto valore di realizzo, siccome il valore di realizzo è più basso ed è 60, il 20 di costo ammortizzato del
primo e del secondo anno lo considero come svalutazione delle rimanenze. Questo rappresenta un costo.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 18. Bilancio Mediaset - Riconoscimento dei ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono rilevati rispettivamente quando si verifica l’effettivo
trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti derivanti dalla cessione della proprietà o al compimento della
prestazione (riprende la definizione del passaggio, quando considero realizzato il ricavo, quando ho
trasferito i rischi e i benefici).
In particolare per le principali tipologie di vendite del Gruppo i ricavi sono riconosciuti secondo i seguenti
criteri:
- per la pubblicità, al momento dell’apparizione dell’inserzione o dello spot pubblicitario; i ricavi per
vendita di pubblicità in cambio merce (e corrispondentemente il costo delle merci) sono adeguati per tener
conto del valore di presunto realizzo della merce stessa (come determino il valore del ricavo nel caso in cui
ricevo merce e non denaro come contropartita);? per i beni mobili, al momento in cui vengono spediti o
consegnati (c’è questa differenza perché se il contratto è franco magazzino venditore, tutti i rischi connessi a
quella merce sono trasferiti al momento della spedizione, se succede durante il trasporto un incidente, la
merce è già di proprietà dell’acquirente; invece quando la clausola è franco magazzino compratore si
contabilizzano al momento della consegna e in caso di incidente il rischio è a carico del venditore). Nel caso
di noleggio o sub-licenza di diritti anche per periodi di sfruttamento limitato, che comportino il
trasferimento in capo al cessionario del controllo dell’attività, il ricavo viene riconosciuto integralmente al
momento della decorrenza dello sfruttamento ceduto (cessione di diritti televisivi);
- i corrispettivi fatturati ai distributori derivanti dalla vendita di carte prepagate e ricariche che consentono la
fruizione di eventi in modalità Pay per view, sono ripartiti in funzione della durata residua delle carte e delle
ricariche vendute. Analogamente anche i costi diretti vengono ripartiti lungo tale durata. Da un punto di
vista strettamente teorico la perfezione sarebbe registrare il ricavo nel momento in cui c’è l’acquisto di un
determinato film. Questo non avviene, ma viene ripartito sulla durata, per praticità, perché se ci fossero 15
milioni di carte, avere un softwere che abbina i film ai determinati clienti, diventerebbe molto costoso dal
punto di vista amministrativo-gestionale. Per semplificazione si utilizza questa metodologia.
I ricavi sono esposti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. I
recuperi di costi sono esposti direttamente a deduzione dei costi.
È un’impresa di servizi (diritti televisivi), dove i ricavi derivano da carte prepagate.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 19. Bilancio Tiscali – Riconoscimento dei ricavi
Analizziamo il fenomeno di vendita multipla di più beni in un’unica transazione, e poi provvedo a separare
le varie componenti del ricavo.
I ricavi, derivanti dalla vendita di servizi sono riconosciuti, al netto di sconti, abbuoni e premi, quando i
servizi sono resi ovvero in relazione allo stadio di completamento degli stessi. In particolare i ricavi
derivanti dai servizi di connessione a Internet (“narrowband” e “broadband”) e dai servizi voce
l’imputazione a conto economico avviene sulla base del traffico effettivamente prodotto alla data di
riferimento e/o del canone periodico di servizio maturato alla stessa data.
Per quanto riguarda il traffico telefonico Tiscali ha due tipologie di contratti: i ricavi vengono imputati sulla
base del traffico effettivamente prodotto, pago solo il consumo, i minuti di conversazione telefonica e e/o
del canone periodico prefissato che da la possibilità di effettuare un traffico illimitato. Quando il cliente
sottoscrive l’abbonamento generalmente paga un canone per far installare il modem a casa e quindi il
servizio che riceve è il servizio di utilizzo di internet, più quello di installazione e il modem stesso.
I ricavi inerenti l’attivazione dei servizi broadband (manodopera per l’installazione e modem stesso), in
maniera omogenea rispetto ai relativi costi capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali, sono riconosciuti a
conto economico su base lineare in relazione alla durata minima legale del contratto con la clientela,
generalmente pari a 12 mesi.
Il contratto ha una durata minima di tre anni, nel costo iniziale ci sono questi ricavi che sono ripartiti sulla
durata minima del contratto, ossia 3 anni.
Le quote non di competenza del periodo sono iscritte tra le altre passività correnti, come risconti passivi.
Le componenti sono tre:
- servizio di installazione del modem
- modem
- utilizzo dell’ADSL
Questi ricavi rappresentano l’affitto che viene riconosciuto per l’utilizzo del modem da parte del cliente.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 20. IAS 36 – Impairment di attività – criticità applicative nel
bilancio consolidato e separato
Lo IAS 36 parla dei casi in cui devo effettuare una svalutazione di una determinata attività rispetto al valore
contabile dell’attività iscritta in bilancio. Devo effettuare una svalutazione quando il valore contabile di
quell’attività è superiore ad un valore che può essere il valore di mercato o il valore intrinseco che ha
quell’attività per l’azienda, ossia quello che l’azienda riesce a recuperare da quell’attività.
IDENTIFICAZIONE DI UN IMPAIRMENT
I principi base dello IAS 36 sono: un’attività deve essere sottoposta a impairment ogni volta che si ritiene
che il valore contabile possa risultare superiore al suo valore recuperabile, che è il maggiore tra il valore
d’uso e fair value al netto dei costi di dismissione.
Il valore d’uso è il valore specifico che quell’attività ha per l’azienda, quanto l’azienda riesce a recuperare
dall’utilizzo di quel bene.
Il fair value fa riferimento ad un valore esterno all’azienda, è il valore al quale l’azienda riesce a vendere
quell’attività al netto dei costi di dismissione.
Il valore recuperabile di un asset è il maggiore tra il suo fair value (valore equo) dedotti i costi di vendita e il
suo valore d’uso.
- Non necessariamente si devono calcolare entrambi gli indicatori: se ad esempio il valore d’uso è superiore
al valore contabile, non si deve procedere alla svalutazione e, di conseguenze, non è necessario calcolare il
fair value dedotti i costi di vendita.
- Potrebbero inoltre esserci casi in cui il fair value, dedotti i costi di vendita non è calcolabile, in quanto
l’attività non ha un mercato attivo di riferimento, o per altre ragioni: in questi casi è necessario basare le
proprie valutazioni determinando soltanto il valore d’uso.
- Se non vi è ragione di credere che il valore d’uso di un asset superi significativamente il suo fair value
dedotti i costi di vendita, il fair value dell’attività dedotti i costi di vendita può essere utilizzato come valore
recuperabile. Esempio: caso di un asset destinato alla vendita.
Lo IAS 36 richiede che per alcune attività l’impairment test deve essere effettuato obbligatoriamente, e
questo si ha ogni qual volta quell’attività ha una vita utile indefinita, e quindi non si effettua
l’ammortamento. Non effettuando l’ammortamento a ogni data di predisposizione del bilancio, devo
verificare il valore della stessa e effettuare l’impairment test.
I beni per i quali non effettuo l’ammortamento sono l’avviamento, i marchi.
Le attività che hanno una vita utile definita, e quindi sono ammortizzate, il test di impairment deve essere
effettuato ogni qual volta l’assets ha subito una perdita di valore:
Lo IAS 36 richiede:
- che il valore recuperabile di un asset debba essere misurato ogniqualvolta vi sia indicazione che l’asset
possa aver subito una riduzione durevole di valore (cosiddetti impairment indicators);
- che il valore recuperabile di un bene intangibile con vita indefinita sia misurato alla fine di ciascun periodo
di reporting, a prescindere dall’esistenza o meno di eventi in grado di lasciar presumere una riduzione di
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito valore.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 21. Fonti informative dello Ias 36
Lo IAS 36 suddivide gli impairment indicators in:
- FONTI INFORMATIVE ESTERNE
1. Significativa diminuzione del valore di mercato di un asset durante l’esercizio.
2. Significative variazioni negative nella tecnologia, nel mercato, nella legislazione, nell’ambiente
economico. Es. lavoro con una determinata tecnologia, siccome questa è significativamente inquinante viene
penalizzata con tasse specifiche oppure viene detto da qui a tre anni bisogna cambiare tecnologia. Es. nel
settore farmaceutico ho un brevetto per produrre una medicina, viene scoperta una nuova ricetta che
permette di curare meglio una malattia, quindi la medicina precedente non ha più mercato.
3. Incremento dei tassi di interesse di mercato.
4. Valore contabile superiore alla capitalizzazione di mercato. Vuol dire che il patrimonio netto contabile
dell’azienda è superiore rispetto al valore che riconosce la borsa all’azienda stessa. In questo momento di
mercato quasi tutte le società quotate in Italia si trovano in questa situazione.
- FONTI INFORMATIVE INTERNE ALL’AZIENDA
1. Obsolescenza o deterioramento fisico evidente di un asset. L’attività è stata o utilizzata in maniera
superiore o si è rovinata.
2. Significativi cambiamenti con effetto negativo per la società nell’utilizzo di un asset. Ad esempio ho delle
modifiche per le quali devo spostare quel determinato asset in un altro luogo e questo spostamento fa si che
l’asset ha una rendita inferiore, quindi valore d’uso inferiore.
3. Andamento economico di un’attività peggiore di quanto previsto (peggiori flussi finanziari netti o di
risultato, ecc.). Ad esempio è stato comprato un ramo aziendale e il prezzo è stato determinato in base a
determinati piani aziendali futuri, dopo l’acquisizione mi accorgo che i risultati effettivi sono stati inferiori
rispetto al piano industriale utilizzato per fare l’acquisizione.
Indipendentemente dall’esistenza o meno di tale indicazione, un’impresa deve comunque:
- calcolare annualmente il valore recuperabile di un’attività immateriale con vita utile indefinita o di
un’attività immateriale non ancora pronta per l’utilizzo (in qualsiasi momento dell’anno purché sempre nello
stesso periodo)
- verificare annualmente il goodwill acquistato a seguito di una business combination.
Un’attività (singola attività o unità generatrice di flussi finanziari) deve essere sottoposta a impairment ogni
volta che il suo valore contabile risulta superiore al suo valore recuperabile, che è il maggiore tra il valore
d’uso e il fair value al netto dei costi di dismissione.
FAIR VALUE O VALORE CORRENTE AL NETTO DEI COSTI DI DISMISSIONE : è l’importo
ottenibile dalla vendita di un’attività in una transazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili,
dedotto ogni costo diretto di dismissione.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 22. Determinazione del valore recuperabile: fair value
Il fair value (valore equo) dedotti i costi di vendita, altrimenti definibile come valore realizzabile
dall’alienazione, rappresenta l’ammontare ottenibile dalla vendita di un’attività o unità generatrice di flussi
finanziari in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione.
E’ fondamentale che sia una transazione tra parti indipendenti. Consapevoli e disponibili, cioè che hanno le
stesse informazioni, lo stesso potere contrattuale.
Definizioni di fair value:
1. La migliore evidenza del fair value dedotti i costi di vendita è rappresentata dal prezzo che scaturisca da
un accordo vincolante di vendita in un’operazione tra controparti indipendenti, al netto dei costi marginali
direttamente imputabili alla vendita stessa.
2. Se non c’è alcun accordo vincolante di vendita, ma un’attività è commercializzata in un mercato attivo, il
fair value dedotti i costi di vendita corrisponde al prezzo di mercato dell’attività dedotti i costi di
dismissione. Il prezzo di mercato corretto è solitamente il prezzo corrente dell’offerta. Ad esempio la borsa
immobili, so quant’è il valore al metro quadro e per analogia arrivo al fair value da me posseduto.
3. Se non esiste un contratto vincolante, o non c’è un mercato di riferimento, il fair value dedotti i costi di
vendita è basato sulle migliori informazioni di cui l’impresa è in possesso che riflettono l’ammontare netto
che si potrebbe realizzare dalla vendita, alla data di bilancio, in una libera transazione tra parti consapevoli e
disponibili. Nel determinare tale valore l’entità considera il risultato di recenti transazioni per attività
similari effettuate all’interno dello stesso settore industruale. Viene utilizzato quando devo valutare
un’attività di partecipazione di controllo in un’azienda. Queste valutazioni avvengono a determinati multipli
di mercato e determinati parametri economici e finanziari di riferimento.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 23. Determinazione del valore recuperabile: valore d’uso
VALORE D’USO : è il valore attuale dei flussi finanziari che si stima deriveranno dall’uso continuativo
dell’attività e dalla dismissione della stessa al termine della sua vita utile.
La stima del valore d’uso comporta le seguenti operazioni:
- stimare i FLUSSI FINANZIARI futuri (positivi e negativi) che deriveranno dall’uso continuativo
dell’attività e dalla sua dismissione finale; e
- applicare il TASSO DI ATTUALIZZAZIONE appropriato a questi flussi finanziari futuri.
Per avere il valore d’uso devo stimare i flussi di cassa, e con il tasso di attualizzazione arrivare al valore
attuale.
Le stime dei flussi finanziari futuri devono includere:
- le proiezioni dei flussi finanziari in entrata derivanti dall’uso continuativo dell’attività;
- le proiezioni dei flussi finanziari in uscita che si verificano necessariamente per generare flussi finanziari
in entrata dall’uso continuativo dell’attività (inclusi i flussi finanziari in uscita per rendere l’attività
utilizzabile) e che possono essere direttamente attribuiti/ripartiti all’asset in base a un criterio ragionevole e
coerente;
- i flussi finanziari netti, qualora esistano, che saranno ricevuti (o pagati) per la dismissione dell’attività alla
fine della sua vita utile.
La stima dei flussi finanziari netti incassabili (o pagabili) per la dismissione di un’attività alla fine della sua
vita utile è rappresentata dall’ammontare che l’entità si aspetta di ottenere dalla dismissione dell’attività in
una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, dopo aver dedotto i costi stimati di dismissione.
Devo considerare i flussi finanziari in entrata e quelli in uscita, da questi ottengo i flussi finanziari netti, che
sono quelli che utilizzo ai fini della determinazione del valore attuale, applicando gli interessi di
attualizzazione.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 24. Asset e cash – generating units
Se esiste un’indicazione che un’attività può aver subito una perdita di valore, deve essere stimato il valore
recuperabile della singola attività. Se non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività,
l’impresa deve determinare il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (cash generating
unit) alla quale l’attività appartiene.
Per il valore d’uso utilizzo i flussi di cassa. Ci sono casi dove un determinata attività da sola non produce
flussi di cassa, ma li produce solo insieme ad altre attività, quindi devo fare l’impairment test sull’insieme di
attività che sono in grado di produrre quell’insieme di flussi di cassa (cash-generating units).
UNITÀ GENERATRICE DI FLUSSI FINANZARI (CASH GENERATING UNIT) : è il più piccolo gruppo
identificabile di attività che genera flussi finanziari derivanti dall’uso continuativo delle attività che sono
ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività.
Per poter effettuare l’impairment test devo avere un sistema di reportistica interna aziendale che dica quali
sono i flussi di cassa della cash-generating units, quindi a seconda di come è strutturata l’azienda può
cambiare il concetto di cash-generating units.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito 25. Definizione di goodwill
Il goodwill acquisito in una business combination deve, alla data di acquisizione, essere allocato ad uno o
più unità generatrice di flussi finanziari che ci si attende possa/possano beneficiare delle sinergie generate
dalla business combination. Ciò in maniera indipendente rispetto al fatto che altre attività o passività della
società acquisita siano state allocate alla stessa unità o gruppo di unità.
Il goodwill è il valore residuo che rimane da un’acquisizione una volta che ho finito di allocare il delta tra il
prezzo pagato e il patrimonio netto contabile dell’azienda acquisita.
Il Goodwill è un’attività residuale.
Il Goodwill è un’attività immateriale che non genera flussi finanziari indipendentemente da altre attività o
gruppi di attività, né può essere ceduto autonomamente.
Il valore recuperabile del Goodwill può essere definito solo in via residuale ed essere colto mediante la
produzione di flussi di cassa differenziali generati da un insieme di asset che individuano il/i complesso/i
aziendale/i cui esso pertiene: le Cash Generating Units (CGU).
Devo vedere il valore dei flussi finanziari che produce la CGU e confrontare quel valore con il valore
contabile.
L’implementazione del processo di impairment del Goodwill richiede dapprima di individuare le singole
unità (CGU) cui esso può essere attribuito su basi ragionevoli e dimostrabili e poi di considerare il valore
recuperabile e contabile di tali CGU.
La CGU (o gruppo di CGU) alle quali è allocato il Goodwill sono unità che si prevede beneficino delle
sinergie dell’aggregazione e che:
- FLOOR : livello al quale è monitorato il goodwill ai fini del controllo interno;
- CAP : segemento come definito dagli IAS/IFRS.
Una CGU (alla quale il Goodwill viene allocato) deve rappresentare il livello minimo (nell’ambito
dell’azienda) al quale il Goodwill viene monitorato dal management ai fini del controllo direzionale.
Comunque, tale unità generatrice di flussi finanziari non può essere maggiore di un settore basato sullo
schema determinato secondo quanto previsto da IAS/IFRS.
A seconda di come monitoro il Goodwill posso avere necessità di impairment o meno. Più è alto il livello di
CGU e più è possibile/probabile che vi siano compensazioni tra una singola attività che stia performando
peggio e una che stia performando meglio. Questo fenomeno consente di compensare determinati settori.
Valentina Minerva Sezione Appunti
International Accounting -corso progredito