Rilevazione di un elemento delle attività materiali e criticità
Rilevazione di un elemento delle attività materiali e criticità
Il costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari deve essere rilevato come un’attività se, e soltanto se:a) è probabile che i futuri benefici economici associati all’elemento affluiranno all’entità (ritorna il concetto che il bene deve essere utilizzato per più di un esercizio, se no non è un cespite); e
b) il costo dell’elemento può essere attendibilmente determinato.
Questo principio si applica ugualmente sia ai costi sostenuti all’atto dell’acquisizione dell’elemento, sia a quelli incrementativi sostenuti successivamente per migliorare, sostituire una parte ovvero effettuare la manutenzione di un elemento.
Se il bene per essere utilizzato dall’impresa deve subire altre modificazioni, questi costi per far funzionare il macchinario sono capitalizzabili e sono incrementativi del costo d’acquisto. La parte incrementativa deve avere una sua vita utile.
Il presente Principio non stabilisce l’unità elementare a cui riferire la rilevazione. E’ necessaria una valutazione soggettiva nell’applicazione dei criteri. Può essere appropriato aggregare elementi individualmente non significativi quali ad esempio stampi, attrezzi e matrici.
Bisogna scorporare dal bene quelle parti che hanno una vita utile diversa, perché vita utile diversa vuol dire ammortamento diverso.
CRITICITÀ DELLA RILEVAZIONE
L’identificazione di un distinto elemento delle attività materiali è spesso un aspetto critico, quali ad esempio:
- pezzi di ricambio e attrezzature per la manutenzione: magazzino vs. attività materiali : i pezzi di ricambio di piccole dimensioni sono considerati costi de’esercizio, mentre i pezzi di ricambio fondamentali sono considerati cespiti.
- aggregazione di elementi distinti;
- spese per riparazioni e manutenzioni ordinarie: rilevate a conto economico : la manutenzione si divide in due famiglie: ordinaria e straordinaria. La manutenzione ordinaria è un costo d’esercizio e si rileva a conto economico, perché non va a migliorare e a incrementare il valore del bene. Mentre la manutenzione straordinaria va capitalizzata e ammortizzata lungo il periodo della sua vita utile.
- costi di sostituzione ad intervalli regolari di tempo:
a) rilevazione se sono soddisfatti i presupposti;
b) eliminazione del valore contabile delle parti sostituite;
- costi per significative ispezioni a carattere continuativo:
a) rilevazione se sono soddisfatti i presupposti;
b) eliminazione del valore contabile delle precedenti ispezioni.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Minerva
[Visita la sua tesi: "Le strategie di contrasto al fenomeno del riciclaggio: tutela penale e tutela amministrativa"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Economia
- Esame: International Accounting - corso progredito
- Docente: Gozzetti Mario, Romeo Alberto
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