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Valutazione successiva alla determinazione: determinazione del valore equo e ammortamento

Il valore equo deve:
- rappresentare il miglior prezzo ragionevolmente ottenibile in una normale operazione di mercato conclusa tra parti consapevoli ed indipendenti;
- riflettere lo stato effettivo del mercato e la situazione esistente alla data di bilancio;
- ignorare i fattori specifici per una determinata entità economica;
- solitamente rappresentato dal valore di mercato determinato mediante una perizia;
AMMORTAMENTO
Il valore ammortizzabile di ciascun componente di un elemento degli immobili, impianti e macchinari deve essere ripartito sistematicamente lungo la sua vita utile.  
Il valore ammortizzabile è il costo (o il valore sostitutivo del costo) di un bene, detratto il suo valore residuo.
Il valore residuo è l’ammontare corrente che l’impresa prevede di ottenere dalla cessione del bene al termine della sua vita utile, se lo stesso bene avesse già raggiunto l’anzianità e le condizioni attese alla data prevista per il suo smobilizzo. Il valore residuo di un bene è, spesso, non significativo e perciò non è rilevante nel calcolo del valore ammortizzabile.
L’ammortamento di un’attività ha inizio quando questa è disponibile all’uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessarie perché sia in grado di funzionare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. L’ammortamento di un bene cessa alla più remota tra la data in cui l’attività è classificata come posseduta per la vendita (IFRS 5) e la data in cui l’attività viene eliminata contabilmente. Pertanto, l’ammortamento non cessa nel momento in cui l’attività resta inutilizzata. L’ammortamento si fa in modo sistematico sempre, cessa solo quando il bene rientra nella casistica dell’IFRS 5.
Il criterio di ammortamento applicato a un’entità deve essere rivisto almeno alla chiusura di ogni esercizio e, se ci sono stati cambiamenti significativi nelle modalità attese di consumo dei benefici economici futuri generati da un bene, il criterio deve essere modificato per riflettere il cambiamento delle modalità. Tale cambiamento deve essere contabilizzato come cambiamento nella stima contabile secondo quanto previsto dallo IAS 8.
Ad ogni reporting date bisogna rifare la valutazione della vita utile.
L’ammortamento si calcola valore totale ammortizzabile diviso gli anni di vita utile (criterio a quote costanti)
Esistono vari criteri per ripartire sistematicamente il valore ammortizzabile di un bene durante la sua vita utile:
- Quote costanti : determino il valore ammortizzabile, lo divido per gli anni della vita utile. Ogni anno mi chiedo se è cambiata la vita utile, se è così cambio le quote.;
- Metodo scalare decrescente : viene utilizzato quando l’impianto prevede un’obsolescenza che produce un numero inferiore di beni, allora l’ammortamento può usufruire di questo metodo;
- Metodo per unità di prodotto.
L’entità seleziona il metodo che riflette più fedelmente la modalità di consumo attesa dei benefici economici futuri generati da un bene.

Tratto da INTERNATIONAL ACCOUNTING -CORSO PROGREDITO di Valentina Minerva
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