Riassunto del "Manuale di letteratura italiana contemporanea". Il testo analizza le caratteristiche e i filoni principali della poesia, della narrativa, del cinema e del teatro italiano a partire dal secondo dopoguerra fino alla fine degli anni Settanta. Tra i maggiori esponenti della letturatura italiana del periodo, l'autore cita Giuseppe Fenoglio, Cesare Pavese, Primo Levi , Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini.
Letteratura italiana moderna e contemporanea
di Domenico Valenza
Riassunto del "Manuale di letteratura italiana contemporanea". Il testo analizza
le caratteristiche e i filoni principali della poesia, della narrativa, del cinema e
del teatro italiano a partire dal secondo dopoguerra fino alla fine degli anni
Settanta. Tra i maggiori esponenti della letturatura italiana del periodo, l'autore
cita Giuseppe Fenoglio, Cesare Pavese, Primo Levi , Elsa Morante e Pier
Paolo Pasolini.
Università: Università degli Studi di Catania
Facoltà: Lettere e Filosofia
Corso: Lettere
Esame: Letteratura italiana moderna e contemporanea
Titolo del libro: Manuale di letteratura italiana contemporanea
Autore del libro: Casadei Alberto, Santagata Marco
Editore: Laterza, Roma-Bari
Anno pubblicazione: 20071. Rinnovamento del realismo letterario
Dall'inizio del dopoguerra ai primi anni Sessanta si evidenzia in ambito letterario internazionale una
propensione a rappresentare la realtà in modi innovativi, ma non specificamente di avanguardia.
Questi nuovi realismi mirano a una scrittura semplificata e vicina al parlato, e a una trama in cui il ruolo del
narratore onnisciente è ridotto. Tale ritorno si spiega con l'urgenza di rappresentare le condizioni raggiunte
con la guerra, il tentativo di "esprimere l'inesprimibile", dai Lager alla bomba.
Il filone realistico non è l'unico. Nella poesia, la tradizione simbolista ottocentesca e quella delle
avanguardie di primo Novecento sono riprese da autori come Paul Celan. Su un altro versante, la
consapevolezza del vuoto che si cela dietro la realtà sfocia in una rappresentazione dell'assurdo che ha
nell'irlandese Samuel Beckett il miglior interprete. Ancora, si affaccia sulla scena internazionale l'argentino
Jorge Luis Borges, dalla scrittura fantastico-erudita.
In Italia il filone del Neorealismo è fondamentale, prima in ambito cinematografico e poi letterario, dalla
fine della guerra a metà anni Cinquanta. I risultati pi importanti vengono perÚ da autori che si collocano in
maniera autonoma, come Fenoglio o Calvino. In questa fase, oltre a rafforzarsi le tendenze sperimentali,
cresce l'incidenza dell'industria culturale sui gusti del pubblico (si veda Hollywood o il rock). Nasce inoltre
la musica beat, sintomo della ribellione giovanile del 1968.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 2. Il quadro storico-politico durante la Conferenza di Yalta
Durante la conferenza di Yalta, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica avevano sancito, già prima
della fine della guerra, gli assetti successivi. Ma in breve tempo l'alleanza militare tra USA e URSS lasciò
posto alla contrapposizione ideologica e alla divisione dell'Europa in due blocchi.
Nel 1947 Truman parlò di guerra fredda fra popoli liberi e occidentali e popoli sotto il regime comunista. I
primi andavano aiutati con ogni mezzo: nacque cosÏ il Piano Marshall, che prevedeva aiuti economici, cui
fecero seguito il Patto Atlantico, alleanza militare del 1949, e la NATO, organizzazione militare composta
da contingenti militari di ogni paese membro.
Alla fine della guerra, l'Italia si trovò a ricostruire, non solo le strutture industriali e civili, ma anche le
fondamenta della democrazia. Nel 1945, gli esponenti dei partiti politici antifascisti entrarono a far parte di
un governo di unità nazionale presieduto da Ferruccio Parri, Partito d'Azione. Ben presto però fu nominato
al suo posto Alcide De Gasperi, segretario della Democrazia Cristiana.
Nel 1946, dopo l'abdicazione di Vittorio Emanuele III, il referendum del 2-3 giugno proclamò l'Italia
Repubblica. Fu creata un'assemblea con esponenti di tutti i partiti per redigere la nuova Costituzione, che
entrò in vigore il 1 gennaio 1948. Nel 1947, esauritasi la politica di unità nazionale, le sinistre furono
estromesse dal governo e De Gasperi rilanciò l'economia italiana.
Sul piano internazionale, una speranza di cambiamento si aprì nel 1961. Il neoeletto presidente degli USA
John Fitgerald Kennedy riprende le trattative per la distensione internazionale con il leader sovietico Nikita
Kruscev. Il suo assassinio, nel 1963 a Dallas, porterà a nuove difficoltà.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 3. Il boom economico degli anni '60 in Italia
In Italia, intanto, l'espansione economica è costante: la Fiat lancia sul mercato le prime automobili utilitarie;
l'Eni, fondato nel 1953, cresce sotto la presidenza di Enrico Mattei. All'estero l'immagine italiana guadagna
consensi, tanto che il trattato che segna la costituzione della nuova Comunità Economica Europea, allora
composta da sei paesi, viene firmato a Roma nel marzo del 1957.
Nel 1962 Fanfani dà vita al primo governo di centro-sinistra; muore in un incidente aereo Mattei, le cui
cause resteranno sconosciute per ben trentacinque anni. Nello stesso anno, Angelo Giuseppe Roncalli
diviene Papa. Giovanni XXIII promosse il Concilio Vaticano II per rinnovare l'immagine della Chiesa e
guidare la nuova opera di evangelizzazione del mondo contemporaneo. In questi anni, la cultura si divarica
in alta e di massa: quest'ultima si ispira alla cultura alta, ma nasce per un pubblico diverso (alfabetizzato ma
non colto) e dipendente sul piano economico da questo pubblico, perchè deve soddisfarne i gusti per avere
successo di mercato
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 4. L'esistenzialismo francese e Jean-Paul Sartre
In campo filosofico si afferma il pensiero esistenzialista. A partire da Heidegger e Husserl, Sartre lavora a
una filosofia concreta che si allontani dalla metafisica. Nell'Essere e il nulla (1943), Sartre contrappone
l'essere della coscienza (il per sè) e quello del mondo (l'in sè): mentre la coscienza è libertà, il mondo è una
realtà immobile.
Di fronte all'essere del mondo, la coscienza può sentirsi inadeguata, temporanea fino a provare il sentimento
metafisico della nausea (descritto in La Nausea, 1938). Nel dopoguerra, Sartre prova a sottolineare gli
aspetti etico-politici del suo esistenzialismo, definendolo una filosofia dell'impegno.
In Esistenzialismo è un umanesimo (1947), Sartre sostiene che l'intellettuale deve favorire l'affermazione
storica della libertà, che contraddistingue l'uomo, e criticare tutte le oppressioni. Il suo pensiero si espresse
anche nel campo dell'interpretazione letteraria: in Che cos'è la letteratura? (1947), è l'impegno dell'autore a
poter condurre alla liberazione del lettore.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 5. La Scuola di Francoforte
L'idea che il marxismo debba essere aggiornato di fronte all'età contemporanea è la riflessione della Scuola
di Francoforte, intellettuali riunitisi intorno all'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. Horkheimer e
Adorno erano convinti che la critica sociale dovesse focalizzarsi sulla sfera della cultura, gli apparati
ideologici come scuola, famiglia e istituzioni religiose e morali, in quanto capaci di sedimentare l'autorità
nelle strutture psichiche.
In L'uomo a una dimensione (1964) Herbert Marcuse sostiene che nel capitalismo contemporaneo
convivono al suo interno tutte le dimensioni dell'esistenza, comprese quelle che potrebbero essere una sua
possibile critica. Anche la classe operaia è ormai parte del sistema.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 6. Sviluppi della psicanalisi e lo strutturalismo
Una nuova linea interpretativa della letteratura tramite la psicanalisi deriva dalle riflessioni di Jacques
Lacan. Partendo dalla volontà di rispettare il pensiero freudiano, Lacan sostiene che occorre superare
l'analisi dell'individuo, assegnando la priorità ai fenomeni del linguaggio. L'inconscio, infatti, è una struttura
di natura linguistica.
Il pensiero di Lacan è stato inserito nell'ambito dello strutturalismo, un orientamento di pensiero nato in
Francia negli anni Cinquanta. Secondo lo strutturalismo, i fenomeni vanno indagati in quanto strutture,
ovvero in base alle connessioni interne che legano gli elementi.
Un'anticipazione del metodo strutturalista proveniva dal linguista svizzero Ferdinand De Saussure, che in
Corso di Linguistica Generale (1916) considerava la lingua come una totalità i cui elementi sono
individuabili solo grazie alle loro interconnessioni. L'applicazione del concetto di sistema fu poi proposta da
Roman Jakobson, che suggerì uno schema delle varie funzioni del linguaggio.
A ciò si collega l'antropologia strutturale di Claude Lèvi-Strauss. Già nel 1952, con il saggio Razza e storia,
Lèvi-Strauss sosteneva una nuova lettura delle società primitive, che non si basasse sulla superiorità di
quella occidentale sulle altre. Nella sua opera, Strauss ritiene di poter individuare elementi universali e
metastorici presenti anche nelle civiltà pi moderne, come è la musica.
I principi dello strutturalismo hanno trovato una vasta applicazione in ambito letterario. Un esempio è la
ricerca dello scrittore russo Vladimir J. Propp in Morfologia della Fiaba (1928). Propp indivi-dua, dietro
racconti in apparenza diversi, alcune funzioni ricorrenti come azioni o parti della storia.
A metà degli anni sessanta, si assiste a una evoluzione delle ricerche strutturaliste: da un lato vi è
un'indagine allargata su molti tipi di testi ñ anche non scritti ñ e di segni, indicata dalla semiotica; dall'altro
vi è un indecibilità dei fondamenti, propugnata dal decostruzionismo.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 7. La poesia di Celan e la nascita della beat generation
La poesia del dopoguerra è caratterizzata da due tendenze: da un lato si accentuano i tratti simbolici e oscuri;
dall'altro, si fa strada una lirica dal forte impegno sociale e addirittura politico, che evita l'oscurità. Le due
tendenze, a volte, possono alternarsi nello stesso autore.
In questa prospettiva importante è l'opera del rumeno Paul Celan, di origini ebraiche. Scampato alla Shoah,
Celan vive a Bucarest e a Parigi dove scrive, in tedesco, i suoi libri pi importanti, fra cui Oppio e Memoria
(1952). Nelle sue raccolte una poesia netta e al limite dell'incomprensibilità scava sino a toccare il non-senso
della morte nel campo di concentramento.
Per l'influenza sul grande pubblico, sono da ricordare le prime opere della cosiddetta beat generation (dove
beat può valere battuta o beata), il primo fenomeno di ribellione giovanile contro le imposizioni educative e
politico-sociali: i beat esaltano l'amore libero e l'uso delle droghe. Il fenomeno, inizialmente circoscritto agli
USA, si estese fino a coinvolgere l'Occidente. Fra i suoi primi rappresentanti va ricordato Allen Ginsberg,
con il suo poema Urlo (1956).
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 8. La narrativa del secondo dopoguerra
Nel dopoguerra, la narrativa è caratterizzata più dalla ricerca di nuove forme di realismo che da
sperimentalismi d'avanguardia. Si tenta così di coniugare il forte impulso a raccontare la realtà recente della
guerra con una notevole leggibilità per coinvolgere un pubblico largo.
In Francia, il modello della narrativa esistenzialista è, più di Sartre, Albert Camus. Per Camus, nell'esistenza
umana non è dato un senso, e solo accogliendo il non-senso fino in fondo è possibile sopportare la propria
vita. Diversamente da Sartre, egli non indica la via dell'impegno politico all'interno di un partito: contro il
nichilismo, non vale tanto l'accettazione di dogmi ideologici, quanto la coerenza con se stessi, la dignità
dell'uomo di fronte alle imposizioni esterne.
Uscendo dall'ambito esistenzialista, una trasgressione fu tentata da Raymond Queneau: in Esercizi di stile
(1947), un banale episodio di cronaca viene scritto in 99 modi diversi; in essi, l'autore evidenzia la
convenzionalità dei segni linguistici e delle forme di conoscenza ufficiale.
Negli Stati Uniti (e poi in Europa) hanno successo i romanzi di Jack Kerouac, esponente di primo piano
della beat generation e noto per Sulla Strada (1957). On the road è un diario degli sposta-menti di alcuni
giovani da una costa all'altra degli Stati Uniti, alla ricerca di valori che non riescono a trovare, tanto da
preferire le droghe e le trasgressioni. Il forte disagio giovanile emerge con evidenza in questo romanzo,
elementare sul piano formale ma di grande impatto su quello tematico.
Negli anni cinquanta cominciano a diffondersi in Europa i testi di alcuni scrittori attivi in America Latina.
L'autore principale è Jorge Luis Borges che, dopo alcune raccolte poetiche, pubblica racconti e saggi in cui
la ricostruzione storica apparentemente fedele si rivela fantastico-fittizia.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 9. Il teatro dell'assurdo e il rapporto tra cinema e letteratura
Negli anni Cinquanta, il teatro dell'assurdo è la principale novità, con la messa in scena di situazioni prive di
senso logico e dialoghi improntati al surreale o al grottesco. Benchè le sue radici si ritrovino in Kafka, la
novità scenica è notevole, con l'assenza di una ambientazione realistica.
Il maggior esponente è Samuel Beckett, irlandese trasferitosi in Francia nel 1938, e scrittore in francese dal
1945. Nel 1953 è messo in scena Aspettando Godot in cui due vagabondi, Vladimir ed Estragon ribadiscono
di tanto in tanto che il loro unico scopo è aspettare Godot. A differenza degli altri due personaggi, Pozzo e
Lucky, i due protagonisti sembrano in un circolo vizioso.
Godot, secondo molti critici, rappresenterebbe Dio, o un'entità in cui si spera ma che forse non esiste.
L'assurdità della vita viene così evidenziata, e questa problematica resta al centro delle opere successive,
come in Finale di Partita (1956): in uno scenario da molti definito post-atomico. Con Beckett il grottesco
diventa a pieno titolo la forma fondamentale del tragico contemporaneo.
In ambito cinematografico, il rapporto tra scrittori e registi per le sceneggiature si fa sempre più frequente.
Inoltre, sia in Europa che negli Stati Uniti, il modello narrativo del film (il montaggio, i dialoghi rapidi, la
ripresa del particolare) incide molto sulle modalità di scrittura, spingendo a una semplificazione delle
strutture sintattiche. Negli USA, tra i generi più fortunati vi è il western, mentre trovano più spazio il noir
(grazie al successo de Il grande sonno, 1947) e la fantascienza.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 10. Il neorealismo nella letteratura italiana
Nel dopoguerra, la letteratura italiana tenta nuove vie di rinnovamento. La ricerca del realismo domina nella
poetica degli autori, e sorge per rappresentare in forme artistiche l'eccezionalità delle vicende storiche: ad
esempio, filmare le città segnate dalla guerra era una sfida per il cinema.
Ecco perchè il termine neorealismo viene impiegato in prima istanza per i film: dopo il precursore Visconti
(Ossessione, 1943), fu soprattutto Rossellini a raccontare i drammi della guerra e il dopoguerra in film come
Roma città aperta (1945) e Paisà (1946). In questo filone si inseriscono molti altri film ormai celebri, come
Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica.
Secondo alcuni interpreti, appartengono al filone neorealistico letterario gli autori che associano al
rinnovamento dei modelli una presa di posizione ideologica. Di fatto, è difficile delimitare i confini del
Neorealismo, si potrebbe intendere dal 1945 ai primi anni Sessanta, ma già nel 1955 erano evidenti necessità
di nuove sperimentazioni. A parte vanno citati autori che seguono percorsi autonomi, come la Morante e
Tomasi di Lampedusa, che rivisitano il romanzo ottocentesco.
Anche la poesia risente del cambiamento di clima, come mostra il percorso di autori formatisi nell'ambito
dell'Ermetismo: Quasimodo, dopo essersi avvicinato al Partito Comunista nel 1945, pubblica testi di alta
oratoria civile, soprattutto sugli orrori bellici, poi confluiti in Giorno dopo giorno.
Anche Pavese, già negli anni '30, dà un modello per una poesia neorealistica, con versi lunghi di tipo epico-
narrativo e, nel dopoguerra, con un forte impegno ideologico. Pasolini, pur vicino a una lirica semplice,
propende per soluzioni sperimentali diverse, come in Le ceneri di Gramsci (1957). Non va poi omessa la
poesia dialettale con il veneto Giacomo Noventa e il romagnolo Tonino Guerra. L'impegno di intellettuali e
scrittori porta a un dibattito sul ruolo sociale della letteratura.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 11. La rinascita nel dopoguerra delle case editrici e delle riviste
Il dopoguerra propone un allargamento degli spazi culturali grazie alla rinascita, dopo la fase della censura
fascista, di case editrici come Laterza (1901) o Einaudi (1933), nonchè alla creazione di molte nuove, sia
generaliste, sia specializzate in ambito saggistico. Dal 1954, la nascita della televisione inciderà su molti
cambiamenti linguistici e culturali degli anni Sessanta.
Già dopo la caduta del fascismo (1943), il dibattito culturale si rinforza grazie a numerose nuove riviste. Tra
le prime vi fu Il politecnico, fondato a Milano nel 1945 da Vittorini. Sin dal primo numero, Vittorini
sottolinea che la cultura classica non è riuscita a fermare il fascismo, e che non è più tempo di un'attività
culturale tesa solo alla consolazione: occorre invece un nuovo impegno degli intellettuali nella società per
trovare nuove vie di moralità, di educazione per gli uomini.
Pur essendo comunista dichiarato, Vittorini rivendica una forte autonomia della cultura dalla politica, e
invita a partecipare non soltanto uomini della sinistra. Per Vittorini gli intellettuali devono proporre esigenze
rivoluzionarie diverse da quelle che la politica pone. Oltre al Politecnico, vi furono altre riviste culturali
aperte a un ampio dibattito, come Il Ponte (1945) di Piero Calamandrei, di aria liberal-socialista, Belfagor
(1946) di Luigi Russo, o Il Contemporaneo (1954).
In un ambito più letterario, pur mai privo di implicazioni socio-culturali, vi sono riviste come la fiorentina
Paragone e la romana Nuovi Argomenti. Più sperimentale l'attività della bolognese Officina, che tra il 1955
e il 58-59 vide impegnato anche Pasolini. Pasolini propugnò un neosperi-mentalismo che doveva trovare una
propria dimensione letteraria ed etico-civile per svolgere un'azione ideologica diretta, e improntata al
pensiero di Antonio Gramsci, allora riscoperto.
A un'idea di letteratura impegnata e sperimentale (ma, rispetto a Officina, meno legata allo storicismo
marxista) si rifa anche Il Menabò, fondata nel 1959 da Vittorini e diretta con la collaborazione di Italo
Calvino. Infine, nel settore della critica accademica, soprattutto dopo la morte di Croce, si assiste
all'allargarsi degli orizzonti metodologici, favorito da traduzioni di importanti saggi come Mimesis di
Auerbach, nonchè alle lezioni di Lukacs e Benjamin.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea 12. Le fasi della poesia degli anni Cinquanta
Per quel che riguarda la poesia, il periodo può essere suddiviso in due fasi. La prima, dal dopoguerra alla
metà degli anni Cinquanta, presenta una lirica di stampo neorealista, vicina al popolo e antiletteraria.
Comincia poi una ricerca poetica più sottile, improntata sempre al realismo e alla prosa, ma sganciata da
contenuti ideologici. Si diffonde la tendenza a un lirismo ironico, o si inizia a praticare una nuova lirica
sperimentale, plurilinguistica, di forte impatto civile.
Tra il 1955 e il 1956 l'esaurimento della poesia neorealista e l'inizio di una fase nuova viene a coincidere con
la fondazione di due riviste letterarie attente alla poesia: Officina e Il Verri. Se la prima ha un'impronta
sperimentale, la seconda è il laboratorio da cui nasce la Neoavanguardia italiana, fautrice negli anni Sessanta
di una rottura rispetto al linguaggio poetico tradizionale.
Domenico Valenza Sezione Appunti
Letteratura italiana moderna e contemporanea