Riassunto del volume che analizza i fenomeni psicosociali alla base della vita dei gruppi, piccoli e grandi, sia dal punto di vista del gruppo e delle sue dinamiche, che da quello dell'individuo che ne fa parte. Si parla infatti sia della gerarchia, dei ruoli, della leadership, delle forze centrifuga e centripeta, sia dei processi di entrata e di uscita dai gruppi, oltre delle modalità di appartenenza. Gli apporti dei principali studiosi della materia vengono corredati dai risultati delle ricerche più attuali.
I gruppi sociali
di Alessio Bellato
Riassunto del volume che analizza i fenomeni psicosociali alla base della vita
dei gruppi, piccoli e grandi, sia dal punto di vista del gruppo e delle sue
dinamiche, che da quello dell'individuo che ne fa parte. Si parla infatti sia della
gerarchia, dei ruoli, della leadership, delle forze centrifuga e centripeta, sia dei
processi di entrata e di uscita dai gruppi, oltre delle modalità di appartenenza.
Gli apporti dei principali studiosi della materia vengono corredati dai risultati
delle ricerche più attuali.
Università: Università degli Studi di Padova
Facoltà: Psicologia
Corso: Psicologia
Titolo del libro: I gruppi sociali
Autore del libro: Speltini, Palmonari
Editore: Il Mulino
Anno pubblicazione: 20071. L’interesse per i gruppi in psicologia sociale
La psicologia sociale studia i rapporti fra individui, fra individui e gruppi, e fra gruppi, aggiungendo un
supplemento d’anima ai fenomeni sociali.
Anni '30: interessamento al funzionamento dei gruppi, sotto la spinta di nuove scoperte scientifiche e di
eventi storici (crisi economica New Deal di Roosevelt)
Studio degli atteggiamenti Studio dei processi di gruppo (in che modo l'azione sociale può essere
controllata e manipolata per cambiare atteggiamenti e comportamenti).
1945: Lewin fonda il “Research Centre for Group Dynamics” (visione gestaltica del gruppo)
Anni '50: la ricerca si sposta in Europa.
Anni '60: declino delle tematiche lewiniane sul gruppo, dovuta alla tendenza a privilegiare un approccio
teorico più individualistico e metodi di laboratorio.
Anni '90: ripresa dell'interesse per i gruppi (Teorici europei e Social Cognition, interesse all'aspetto
individuale dei gruppi, poca sperimentazione su gruppi reali).
Gli psicologi sociali si distinguono:
-Prospettiva individualistica: i processi di gruppo sono simili ai processi interpersonali fra un certo
numero d’individui (insieme= somma degli individui).
-Prospettiva collettivistica: il comportamento di un individuo e le sue rappresentazioni cognitive, nel gruppo,
sono influenzati dal gruppo.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 2. Lewin e lo studio dei gruppi
Le decisioni di gruppo possono essere tecniche di mutamento di costumi consolidati [es: nelle abitudini
alimentari, entrano in gioco i fattori individuali, ma anche i valori e le abitudini della propria popolazione
Esperimento del cibo e problema delle frattaglie negli U.S.A., durante la II° G.M.: le decisioni di gruppo
hanno un effetto consolidante, dovuto alla tendenza dell'individuo ad essere coerente con la propria
decisione e a restare fedele all'impegno preso nei confronti del gruppo]
Action Research (Lewin): ricerca in cui sono attivi sia i soggetti-oggetti della medesima, sia i ricercatori in
essa impegnati.
E' una metodologia che consente di acquisire nuovi elementi di conoscenza e di trarre delle esperienze
concrete da questi elementi.
Training-groups: gruppi di formazione attiva, che consentono di acquisire conoscenze sui livelli di
comportamento (interpersonale, di gruppo, intergruppi) e di cambiare le opinioni della singola persona,
responsabile attivo, a cui viene facilitata la presa di coscienza dei partecipanti.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 3. Definizioni di gruppo
McGrath: un gruppo è un'aggregazione di individui, ma non necessariamente il contrario. Egli distingue
diverse tipologie di aggregazioni sociali:
Aggregazioni artificiali: caratteristica comune, ma non necessariamente in relazione
Aggregazioni non organizzate: insieme nello stesso luogo e momento (vicinanza e scopo comune). Es:
pubblico televisivo.
Unità sociali con modelli di relazione: condividono valori, costumi, linguaggio (subculture, parentele).
Unità sociali strutturate: forte relazione e interdipendenza (famiglia, comunità, società).
Unità sociali intenzionalmente progettate: scopi comuni, status e ruoli differenziati (gruppo di lavoro,
organizzazioni).
Unità sociali meno intenzionalmente progettate: scopi comuni, possibili relazioni (gruppo di amici,
associazioni volontarie).
Queste tipologie non sono mutualmente esclusive, e variano su due dimensioni:
La base delle relazioni fra i membri;
La grandezza del gruppo
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 4. Definizioni di gruppo diMcGrath
I gruppi sono quelle aggregazioni sociali che implicano una reciproca consapevolezza e una potenziale
reciproca interazione, e quindi sono relativamente piccoli e strutturati e organizzati.
Però esistono gruppi che non hanno interazioni dirette, ma che tuttavia possono influenzare il
comportamento sociale degli individui.
De Grada: esistono “piccoli gruppi” (i membri si conoscono e si influenzano, ma non necessariamente c'è
interazione diretta e continuativa) e “gruppi faccia a faccia” (interazione diretta).
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 5. Definizioni di gruppo di Bales
La base di un gruppo sta nelle relazioni faccia-a-faccia. Le azioni per gli scopi comuni portano a delle
tensioni che devono essere scaricate con comportamenti di tipo socio-emozionale (espressivi, che esprimono
direttamente le emozioni o riguardano sentimenti degli altri) (scherzare, disapprovare).
Gruppi primari: insieme di persone che interagiscono direttamente (forte senso di appartenenza e lealtà)
legate da relazioni di tipo affettivo.
Gruppi secondari: insieme di persone con gli stessi scopi, rapporti impersonali (ruoli differenziati) perché
basati sul contributo di ciascun membro.
Gruppi formali: protezione istituzionale (associazioni sportive).
Gruppi informali: associazioni spontanee (amici), con lo scopo delle relazioni.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 6. Tipologie dei gruppi impiegati nella ricerca
Gruppi naturali;
Gruppi inventati;
Quasi-gruppi: creati per la ricerca, ma con pattern di attività talmente artificiosi da dubitare che siano
gruppi.
Importanti sono anche i gruppi di riferimento, cioè quelli con cui l’individuo s’identifica,che sono fonte di
atteggiamenti e di valori.
Lewin: Il gruppo è una totalità dinamica, le cui proprietà strutturali sono diverse da quelle delle sottoparti,
interdipendenti tra loro.
L'interdipendenza tra le parti può essere del destino (evento casuale che aiuta a formare il gruppo) e del
compito (lo stesso obiettivo porta gli individui a sentirsi legati agli altri). Può essere positiva
(collaborazione: il risultato positivo del singolo porta al risultato positivo del gruppo) o negativa
(competizione: il successo di uno provoca l'insuccesso di un altro).
Sherif. Il gruppo è una struttura i cui membri sono legati da rapporti di status e di ruolo e in cui si delineano
norme e valori comuni. Ci sono, inoltre, individui che hanno interessi, motivazioni e problemi comuni, che
cambiano nel tempo.
Le relazioni intra-gruppo non possono essere analizzate senza quelle inter-gruppi perché non sono sistemi
chiusi ma in un contesto ecologico; relazioni e norme si sviluppano nel corso del tempo (il gruppo è
“longitudinale”).
Tajfel. Ciò che costituisce un gruppo è il fatto che l’individuo si sente parte di esso (sentimento di
appartenenza). Tre componenti:
Socio-Cognitiva: conoscere di appartenere ad un gruppo,
Valutativa: valutazione positiva o negativa.
Emozionale: sentimenti che accompagnano l'appartenenza al gruppo.
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I gruppi sociali 7. Categorizzazione sociale
Processo cognitivo che divide il mondo sociale in categorie a cui si appartiene o non si appartiene, che
accentua la percezione delle somiglianze intracategoriali e delle differenze intercategoriali, e produce
differenziazioni sul piano valutativo e comportamentale.
L'attrazione e l'interdipendenza tra gli individui non sono condizioni necessarie per la formazione dei
gruppi, in quanto è sufficiente imporre ai soggetti un'appartenenza condivisa di gruppo per ottenere una
identificazione fra i membri pur senza contatto.
Tajfel: la categorizzazione sociale gioca un ruolo cruciale nel processo di definizione di un gruppo. Ai criteri
soggettivi devono corrisponderne di oggettivi, utilizzati da un osservatore esterno, che assegna quegli
individui ad un certo gruppo. Il consenso sociale è necessario, affinchè l'appartenenza di gruppo risulti
efficace nel determinare le uniformità del comportamento verso ingroup e outgroup.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 8. Campbell
Entatività = grado in cui un aggregato sociale è percepito dagli osservatori come dotato di esistenza reale
(somiglianza, destino comune e organizzazione).
Alla base del concetto di entitatività vi è quello di percezione sociale (percezione e interpretazione del
mondo sociale).
Asch: la percezione interpersonale è importante nel guidare le interazioni. I nostri comportamenti sociali non
dipendono solo dalle caratteristiche oggettive degli altri ma anche da come noi li percepiamo, perché ciò
crea opinioni e sentimenti.
Nella percezione sociale, gli individui sono visti come entità organizzate, dotate di coerenza interna e tratti
personali durevoli nel tempo.
Nella percezione dei gruppi operano meccanismi legati a quelli che determinano la formazione delle
impressioni relative agli individui.
Si favoriscono gli altri nella misura in cui sono interconnessi col sé (ingroup)
La percezione di entatività di gruppo è incrementata dall'aumento delle relazioni intragruppo e la formazione
di un gruppo può avvenire in assenza dei processi di confronto sociale con altri gruppi e generarsi da una
interdipendenza positiva intragruppo.
L'entatività è una variabile causale antecedente ai fenomeni di gruppo e può avere origine sia in contesti
intragruppo che intergruppo.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 9. Entrare e uscire dai gruppi: processi di inziazione e di
socializzazione
Ogni società, per sopravvivere, deve soddisfare due requisiti: coesione interna e continuità temporale del
gruppo, nonostante il mutamento degli individui e dell'ambiente interno.
I riti di passaggio sono meccanismi cerimoniali che hanno la funzione di guidare, controllare e
regolamentare i cambiamenti degli individui e dei gruppi; svolgono l’importante funzione sociale di
facilitare i mutamenti di stato senza scosse violente per la società, né bruschi arresti della vita individuale e
collettiva.
Van Gennep distingue i riti di passaggio in
Riti preliminari (o di separazione): marcano l’allontanamento dall’ambiente precedente con una chiusura
delle relazione con le persone fuori dalla comunità.
Riti Liminari (o di margine): cambiare aspetto e costumi;
Riti Postliminari (o d’aggregazione): entrata nel nuovo ambiente condividendo con i membri della comunità
relazioni, lavoro e proprietà comuni.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 10. I riti di iniziazione nelle società tradizionali
I riti di iniziazione portano il neofita ad una nuova condizione che modifica radicalmente il suo modo di
vivere, la sua identità, la sua visione del mondo e lo introduce nella comunità umana e nel mondo dei valori
spirituali.
E' presente il simbolismo rituale della morte e quello della nuova nascita.
Suddivisione dei riti di iniziazione
Riti puberali: riti collettivi che segnano il passaggio dal mondo dell’infanzia a quello degli adulti, e
preparano i giovani ad assumersi le loro responsabilità sociali.
Sono riti d’integrazione sociale (inseriscono l'individuo in modo profondo nella cultura del suo gruppo)
presenti e obbligatori in tutte le società tradizionali (Meslin). Sono caratterizzati da una serie di prove
psicologiche e fisiche, che trasmettono una triplice rivelazione della sessualità, della morte e del sacro.
Riti d’ingresso nelle società segrete, nelle confraternite religiose e militari: non obbligatoria, ma liberamente
scelta e possibile ad ogni età.
Riti che segnano l’ingresso ad una chiamata mistica particolare (sciamano [che si relaziona con gli spiriti per
conto della comunità] e “medicine man”.
Nelle società moderne si è in gran parte dimenticata l'importanza dei riti d'iniziazione, ritrovabili però nelle
grandi religioni monoteiste; Cristianesimo (battesimo a cui si sono aggiunti gli altri sacramenti), Islam
(circoncisione).
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 11. Transizioni sociali ed iniziazioni severe
I riti contribuiscono all'interazione tra individuo e comunità, Gli eventi che segnano una transizione
esprimono il bisogno dell'individuo di essere riconosciuto membro della comunità e il bisogno della
comunità di regolamentare i vari passaggi di status.
Le transizioni costituiscono dei processi sociali di base (cambiamento di ruolo, di identità e costruzione
sociale della realtà);
Tra le principali transizioni: matrimonio, figli, divorzio, pensionamento..
E' compito della società garantire l'adeguatezza di queste trasformazioni con cerimonie collettive adeguate.
I rituali che accompagnano l’inserimento in un gruppo hanno una funzione simbolica, in termini di identità
per l’individuo: a causa della sua nuova appartenenza, egli subisce un cambiamento nella propria identità
sociale e il gruppo rafforza i propri confini, attraverso l'accettazione dei suoi segni distintivi da parte del
nuovo membro.
Un’altra funzione dei rituali è quella di suscitare la fedeltà e la lealtà del nuovo membro, e di attivarne i
processi di identificazione di gruppo. Da ultimo, i riti possono servire da apprendistato per l’individuo, che
deve essere socializzato alla vita di quel determinato gruppo.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 12. Esperimento di Aronson e Mills sull'iniziazione in un gruppo
Le persone che vengono sottoposte ad una iniziazione negativa e poi scoprono che il gruppo ha aspetti non
piacevoli, hanno due possibilità per ridurre la dissonanza cognitiva:
-si autoconvincono che l’iniziazione non è stata troppo spiacevole;
-tendono ad esagerare gli aspetti positivi del gruppo e a minimizzare quelli negativi (gli individui
sottoposti a iniziazione severa sviluppano una preferenza per quel gruppo, rispetto a coloro che vi entrano
senza attraversare l'iniziazione severa).
63 studentesse devono partecipare a una discussione sul sesso, ma per accedervi bisogna superare un test
d'imbarazzo:
-iniziazione severa (leggere parole oscene e scene di attività sessuale)
-iniziazione moderate (poche parole collegate al sesso ma non oscene)
-controllo(nulla da leggere ma solo dichiarazione di essere in grado di discutere l'argomento sesso)
Alle ragazze viene chiesto di ascoltare una conversazione noiosa, al termine della quale devono valutare i
partecipanti e la discussione stessa.
I soggetti che hanno subito un'iniziazione più severa danno una valutazione più positiva rispetto alle altre.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 13. Funzioni delle iniziazioni severe
Le iniziazioni severe hanno la funzione di:
-suscitare un impegno maggiore verso il gruppo, accettando tutte le pratiche per diventare suo membro
effettivo (il neofita diventa dipendente dal gruppo).
-scoraggiare gli aspiranti meno motivati, che desistono presto.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 14. L’entrata nei gruppi nei contesti scolastici
I passaggi di scolarità costituiscono una prova cruciale per ciascun allievo, in quanto ciascun ordine di
scuola prevede una serie di norme, strutture e aspettative che provano duramente le capacità di adattamento
e richiedono costi psicologici.
Rutter ha evidenziato che la stabilità nel tempo del gruppo (amicizie anche oltre le ore scolastiche) è un
fattore protettivo verso l'assunzione di comportamenti devianti.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 15. L'entrata nella scuola materna
-fase dell'osservazione a distanza dei bambini tra di loro,
-gioco parallelo
-gioco interattivo autentico.
Il comportamento di attesa dipende dal nuovo arrivato ma anche dal gruppo, e richiede un'immissione cauta,
perché pone barriere e resistenze: accedere a giochi già cominciati può essere un disturbo per il gruppo e
costituisce un'abilità sociale, è un apprendimento che consente di far parte della cultura dei coetanei
(insieme stabile di attività, routine,valori, obiettivi comuni che i bambini condividono durante le interazioni
con i coetanei).
Il periodo probatorio (osservazione e attesa del newcomer) è funzionale all'entrata nel gruppi in due modi:
-il soggetto effettua alcuni apprendimenti sociali per essere accettato
-è una tattica di immissione nel gruppo che si mostrerà più disponibile verso una persona cauta che
interventista.
La strategia di accesso è importante anche per la conquista della leadership.
I bambini che diventano leader nel nuovo gruppo sono attendisti (prima osservano ed introducono
gradatamente novità), mentre i bambini che cercano di imporsi da subito non vengono seguiti dagli altri.
Il processo di assimilazione al gruppo sembra influenzato dal grado di popolarità del neofita, dal sesso e
dall'età: meglio femmine e giovani, forse perché appaiono meno minacciose.
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali 16. Teoria della socializzazione di Moreland e Levine
La teoria parte dall'idea che sia i gruppi che gli individui che li compongono esercitino e subiscano influenza
reciproca.
Secondo Moreland e Levine, l’appartenenza ad un gruppo (serie di fasi separate fra loro da transizioni di
ruolo), inizia con la fase di esplorazione, quando l’individuo è solo un membro aspirante del gruppo.
Durante questa fase, il gruppo cerca delle persone che sembrino adatte ad offrire contributi al
raggiungimento degli obiettivi di gruppo (reclutamento di gruppo), e l’individuo cerca gruppi che sembrino
adatti a contribuire alla soddisfazione dei suoi bisogni personali. Se i criteri sono entrambi soddisfatti
avviene la transizione di ruolo “entrata nel gruppo”.
Il processo di ricognizione individuale è influenzato da diversi fattori come la conoscenza dei componenti
del gruppo, l'attrazione per le attività, le precedenti esperienze
Quattro tattiche dispongono ad una più facile entrata nel gruppo:
1) Condurre un efficace processo di ricognizione durante la fase di esplorazione
2) Giocare il ruolo del “nuovo membro”, quindi essere ansioso, cauto, dipendente dagli old-timers e
conformista alle norme del gruppo;
3) Cercare referenti di fiducia;
4) Collaborare con gli altri newcomers produce una socializzazione più facile;
Tre tipi di relazione fra pari:
-“pari dell’informazione” (relazione debole,spettegolare sull’azienda);
-“pari collegiali” (relazione più forte fondata sui problemi personali e di carriera)
-“pari speciali” (relazione forte, reciproco sostegno emozionale).
Alessio Bellato Sezione Appunti
I gruppi sociali