Accurati appunti sul Libro "Lezioni di psicologia sociale" di Alberto Rossati, professore del corso di Psicologia Sociale di Torino.
I numerosi oggetti di studio della psicologia sociale vengono ampiamente delineati, illustrati e analizzati con definizioni, schemi e figure esplicative. Ampio spazio alle teorizzazioni degli studiosi che si sono occupati della disciplina in questi anni.
Lezioni di psicologia sociale
di Antonella Bastone
Accurati appunti sul Libro "Lezioni di psicologia sociale" di Alberto Rossati,
professore del corso di Psicologia Sociale di Torino.
I numerosi oggetti di studio della psicologia sociale vengono ampiamente
delineati, illustrati e analizzati con definizioni, schemi e figure esplicative.
Ampio spazio alle teorizzazioni degli studiosi che si sono occupati della
disciplina in questi anni.
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Scienze della Formazione
Esame: Psicologia sociale
Docente: Alberto Rossati
Titolo del libro: Lezioni di psicologia sociale
Autore del libro: Alberto Rossati
Editore: Trauben
Anno pubblicazione: 19991. Introduzione alla psicologia sociale
L’area concettuale della psicologia sociale nel quadro delle discipline psicologiche
Definizione non facile: vi è accordo su alcuni temi/oggetti, ma non sulle teorie (ipotesi esplicative).
Amerio: l’oggetto della psicologia sono gli aspetti sociali della percezione e processi cognitivi, fenomeni
inerenti alla relazione interpersonale, fenomeni legati alla dinamica dei piccoli gruppi (comunicazione,
scambio, cooperazione); temi che si allargano se assunti nell’analisi di spetti + larghi della vita sociale
(lavoro, produzione, mode) o se inseriti nel contesto dei macrofenomeni legati alle istituzioni.
+ recentemente 2 analisi: processi di azione e linguaggio (processi di comunicazione).
Spesso definita come disciplina che ha x oggetto la relazione interpersonale (rischio di riduzionismo
oggettivistico). Necessità di privilegiare il punti di vista teorico (metodo) anziché contenutistico (oggetto) e
tener conto del punto di vista storico.
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Lezioni di psicologia sociale 2. Che cos’è la psicologia
Scienza che studia le attività/funzioni psichiche nelle loro varie manifestazioni (il comportamento e i suoi
presupposti, la nostra vita mentale nella sua complessità).
È una disciplina scientifica che non si occupa di essenze, questa spetta alla filosofia o religione; si limita a
funzioni/attività, fenomeni che si possono osservare, la vita mentale nella sua globalità, non solo le
manifestazioni esteriori (comportamento) ma anche i presupposti interni (processi consapevoli o inconsci
che costituiscono le cause).
Definizione comparsa con James.
Il termine psicologia compare per la 1° volta con riformatore protestante Zelantone (intende psicologia
filosofica, si occupa dell’anima), dalla seconda metà 800 si diffonde con Wolff e Leibniz.
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Lezioni di psicologia sociale 3. Wundt e la sua opera
Avvio del 1° laboratorio di psicologia sperimentale (nascita della moderna psicologia, esce dall’ambito
filosofico). Scrive “Contributo ad una teoria della percezione sensoriale” in cui enuncia i punti della sua
opera:
1. creare una psicologia sperimentale: psicologia = riduzione analitica della coscienza ai suoi elementi,
determinazione della connessione tra elementi, definizione delle leggi di connessione, come la
scomposizione chimica della materia in atomi (analisi della mente nelle sue sensazioni elementari). Tutti i
contenuti dell’esperienza psichica sono a carattere composito (elementi psichici: componenti semplici e
irriducibili dei fenomeni psichici); sono di 2 tipi: sensitivi (sensazioni come suono, caldo, luce) e affettivi
(sentimenti). I reali contenuti dell’esperienza psichica consistono in diverse combinazioni di elementi
sensitivi/affettivi; il carattere specifico di un processo psichico dipende non tanto dalla natura dei suoi
elementi ma dall’unione degli elementi in un composto psichico. Il principale scopo è affermare la
psicologia come scienza. L’unico modo x osservare un fenomeno interno è l’introspezione
(autosservazione); necessario che le osservazioni siano fatte da persone capaci in condizioni attentamente
stabilite (psicologia che si serve di un metodo introspettivo in una situazione sperimentale creata in
laboratorio dove le condizioni possono essere controllate). Nel 1879 inaugura il 1° laboratorio di psicologia
del mondo, 1881 fonda una rivista. La maggior parte del lavoro riguarda sensazioni/percezioni: tentativo di
stabilire gli elementi psichici: stabilisce 3 dimensioni distinte e indipendenti (piacere/dispiacere,
tensione/rilassamento, eccitamento/calma). Ogni sensazione cosciente può essere collocata in qualche punto
dello spazio tridimensionale:
2. nonostante la tendenza allo sperimentalismo, Wundt resta un prof. di filosofia, espone le sue convinzioni
filosofiche (logica, etica, sistema di filosofia). Critica le tesi positivistiche x una maggior enfasi sui problemi
metafisici in filosofia
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Lezioni di psicologia sociale 3. creare una psicologia dei popoli: la mente collettiva – sociale trascende le menti individuali, si manifesta
nelle lingue, arti, miti, costumi sociali, prodotti culturali. Le funzioni mentali + semplici (sensazioni,
percezione, memoria) possono essere studiate attraverso esperimenti di laboratorio, ma i processi mentali
superiori che coinvolgono il pensiero sono fortemente condizionati da lingue, morale… (esperimenti
scientifici impossibili). Il pensiero umano può essere esplorato solo da metodi non sperimentali
dell’antropologia, sociologia, psicologia sociale. Solo studiando i prodotti del pensiero nella storia
dell’uomo possiamo capire il pensiero. Errata conclusione di Wundt: i processi mentali superiori non
possono essere studiati sperimentalmente.
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Lezioni di psicologia sociale 4. La psicologia della forma - Gestalt
800/900 Germania: Koffka, Koehker, Wertheimer. I processi mentali della conoscenza si organizzano in
configurazioni unitarie (totalità) le cui proprietà sono irriducibili alla somma degli elementi componenti. Il
fatto fondamentale della coscienza non è l’elemento ma la forma totale.
Forma = totalità il cui comportamento non è determinato da quello dei singoli elementi componenti ma dalla
matura del complesso globale.
Campo d’indagine: percezione intesa come interpretazione di stimoli; non esiste un oggetto di percezione
come entità isolata, ma ciò che si percepisce è una totalità. L’esperienza è ridotta d’importanza, il percepire
gli oggetti come unità non dipende dall’essersi serviti di essi singolarmente. Le cose si costituiscono come
unità in base a principi diversi dall’esperienza, per es. nel bambino (privo di esperienza) c’è già la spinta alla
costituzione dell’oggetto in unità.
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Lezioni di psicologia sociale 5. Leggi della Gestalt
Determinazione di leggi con cui si costituiscono le totalità (leggi di organizzazione), fattori primordiali
congeniti determinanti la configurazione dell’oggetto in unità.
1. legge della vicinanza: le parti di un insieme percettivo sono raccolte in unità conforme alla minima
distanza
2. legge della forma chiusa: le linee che determinano una superficie si percepiscono come unità + facilmente
di quelle che non si chiudono
3. legge del movimento comune: si costituiscono in unità gli elementi che si muovono insieme o in modo
simile o in opposizione ad altri fermi
4. legge dell’esperienza: chi conosce l’alfabeto latino vede nelle 3 linee separate una E maiuscola
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Lezioni di psicologia sociale
5. legge della pregnanza: l’organismo tende a comportamenti preminenti (per es. disegni con lacune hanno
la tendenza ad apparire chiusi)
6. legge dell’uguaglianza: in un insieme percettivo costituito da molti elementi diversi c’è la tendenza a
raccogliere in gruppi gli elementi
simili
7. legge della curva buona o destino comune: le parti di una figura che formano una curva buona o hanno un
destino comune si percepiscono in unità + facilmente delle altre; legge che impedisce a parti di oggetti
diversi di fondersi in unità (vediamo separati oggetti in contatto ottico fra loro)
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Lezioni di psicologia sociale
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Lezioni di psicologia sociale 6. Metodo sperimentale d'indagine in psicologia
Si ritiene che sia lo strumento più efficace per la psicologia moderna; la psicologia inizia a dirsi scientifica
con il 1° laboratorio di Wundt. Consiste: il ricercatore si sforza di appurare se un dato fattor influenzi alcune
forme di comportamento o attività mentale oppure no. Perciò varia sistematicamente la presenza/intensità
del fattore in esame più osserva se queste variazioni hanno prodotto una modificazione sulle funzioni/attività
indagate. Il fattore manipolato è variabile indipendente, le attività studiate sono variabile dipendente. Se si
riesce a dimostrare che le ativià sono influenzate da variazioni, si può concludere che la v. indipendente è
una delle determinanti del fenomeno in esame. Anche se è il metodo della ricerca in laboratorio non richiede
necessariamente il laboratorio per essere usato: ciò che caratterizza il metodo non è il laboratorio ma la
manipolazione delle v. indipendenti per accertare se tali cambiamenti si accompagnano a modifiche della v.
dipendente. Le azioni non sono influenzate da un fattore alla volta (molti fattori simultanei), i ricercatori
conducono esperimenti in cui più fattori diversi sono variati simultaneamente; ricercare la possibilità
d’interazione tra v. indipendenti.
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Lezioni di psicologia sociale 7. L’osservazione sistematica
Detta anche metodo correlazionale di ricerca.
In molti casi per motivi pratici/etici non po’ essere usata la sperimentazione; il metodo correlazionale cerca
di determinare se 2 o più variabili sono correlate dall’attenta osservazione di entrambe. Se i cambiamenti di
una sono strettamente associati con alterazione dell’altra, c’è legame tra oro. A differenza del metodo
sperimentale non c’è tentativo di variare i fattori per osservare gli effetti ma le variazioni che naturalmente
avvengono sono osservate per determinare se avvengono insieme.
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Lezioni di psicologia sociale 8. Il metodo clinico
O "studio di caso": una singola persona è studiata nel tentativo di scoprire le radici del suo attuale
comportamento. Spesso adottato per l’investigazione dei comportamenti abnormi. La meta è scoprire
principi generali applicabili a molte persone. Tradizionalmente attribuito a Freud. La psicologia clinica può
esser eletta in 2 modi: psicologia che usa il metodo clinico (rapporto interpersonale) come strumento di
conoscenza, non raggiunge il livello di certezza scientifica dei metodi da laboratorio più clinico come
finalità terapeutica (psicoterapia). Jervis: metodo clinico è un atteggiamento con cui avvicendarsi ai
problemi psicologici, rapporto faccia-faccia che permette la comprensione e la valutazione dell’altro, però è
tutto soggettivamente empirico. Il limite empirico-soggettivo si ha non a livello descrittivo ma di
valutazione interpretativo (significato degli eventi); nell’interpretazione si fa appello all’introspezione:
conoscenza intuitiva ed empirica degli altri. Il rischio maggiore è trasformare troppo facilmente un opinione
in verità scientifica.
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Lezioni di psicologia sociale 9. Che cos’è un gruppo
È un insieme di persone interdipendenti che perseguono un fine comune e in cui esistono delle relazioni
psicologiche esplicite e reciproche. 3 condizioni fondamentali: interesse comune, comunicazioni, azione
comune per qualcosa.
Possibili caratteristiche del gruppo:
- grandezza: piccoli/grandi gruppi, primari (famiglia)/secondari (classe)
- composizione: omogenei/eterogenei
- obiettivi: istruzione, formazione, produzione
- posizione nella società: in accordo/opposizione con norme sociali
- carattere ufficiale/ufficioso: formale/informale
- costituzione: naturali 8famiglia, vicinato) o artificiali (riunioni…)
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Lezioni di psicologia sociale 10. Funzioni psicologiche del gruppo
- integrazione: l’individuo isolato è più fragile di un individuo integrato in un gruppo
- sicurezza: il gruppo dà al soggetto la possibilità di essere se stesso o cambiare
- regolarizzazione: permette di confrontare la propria immagine di sé all’immagine di sé per gli altri
Dinamica di gruppo (Lewin): studio delle interrelazioni e la loro evoluzione in un gruppo ristretto; i gruppi
umani sono sempre in divenire (stabilità apparente), le relazioni si trasformano continuamente.
Alcuni concetti utilizzati nello studio di fenomeni di gruppo:
- processo: interazione tra membri del gruppo implicante affetti, sensazioni, assunzione di ruolo
- procedura: fenomeni operativi dell’organizzazione del gruppo
- rete di comunicazione: sistema materiale che permette e limita la comunicazione tra i membri del gruppo
- ruoli: comportamento che un gruppo si attende da un membro (definisce il posto di ognuno nella
struttura). Lo status è il comportamento che il singolo si attende dagli altri
- potere: capacità di ottenere che un altro faccia qualcosa che non avrebbe fatto senza il proprio intervento
- leader: membro esercitante un’influenza o avente autorità sul gruppo
- leadership: funzione di direzione, comando, orientamento, responsabilità esercitata da uno o più membri
del gruppo
- deviante: chi si allontana dalle norme del gruppo di appartenenza
- gruppo di appartenenza: gruppo a cui si appartiene di fatto, per cui si accolgono norme e valori
- scelta: preferenza, attrattiva di un soggetto per un altro (rigetto: fenomeno inverso)
- attacco/fuga: lotta e diversi modi di evadere
- accoppiamento: unione di coppie per affrontare problemi o accrescere soddisfazione personale
- dipendenza: ricerca di sostegno da parte di una persona che si presenta più potente di se stessi
- inconscio collettivo: la storia comune di un gruppo è fonte di problemi latenti rimossi
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Lezioni di psicologia sociale 11. Simbolizzazione delle relazioni interpersonali a seconda del loro
grado di trasparenza
La finestra di Joharry
Illustra il rado di consapevolezza nei rapporti interpersonali
In un gruppo di recente formazione: 1 molto piccolo (non c’è grande interazione spontanea); il 3 si contrae
con la crescita di 1.
4 stili tipici di clima di un gruppo:
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Lezioni di psicologia sociale 12. Alcuni processi di gruppo
- la meta da raggiungere
- progressione: meta e modalità d’azione devono esser epertinenti (realizzabili con mezzi disponibili),
chiare e accettate
- pressioni: le pressioni esercitate dal gruppo tendono all’unifornità o conflitto (il conflitto è inevitabile e
positivo: laprogresisone veros l’obiettivo avviene superando conflitti)
- tensioni: reazioni affettive, costituiscono la vita affettiva del gruppo
- coesione: sentimento di gruppo
Teoria dell’equilibrio quasi-stazionario di Lewin:
1° assioma: ogni elemento del gruppo corrisponde a un sistema di forze antagoniste che ne fissano il livello
2° assioma: per uno stesso livello le forze possono essere di intensità diverse
3° assioma: la tensione percepita nel gruppo dove c’è squilibrio è maggiore
4° assioma: in un gruppo a forte tensione una parte della sua energia è dedicata a trattenere questa tensione
5° assioma: ogni intervento per ridurre le forze frenanti riduce la tensione se questa proviene all’interno del
gruppo, se proviene dall’esterno provoca meccanismi di resistenza
Conclusioni: è meglio di ridurre le forze frenanti che aumentare quelle facilitanti, è meglio procedere per
autoregolazione che per intervento esterno.
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Lezioni di psicologia sociale 13. La scoperta del piccolo gruppo in psicologia sociale
1925-32: finalizzato a indagare quali fossero i fattori che influenzavano il rendimento sul lavoro (importanza
delle relazioni di gruppo per il rendimento lavorativo)
All’inizio attenzione per illuminazione, aspetti fisiologici dell’affaticamento, incentivi.
2 ricerche: 6 ragazze addette al montaggio più 1 operai addetti alla posa dei fili.
Osservazioni: le variabili supposte non reggono all’analisi scientifica, ma produzione cresce. Conclusioni:
altri elementi influenti di natura psicologica; i ragazzi lavorando insieme erano diventati un gruppo (il
sentimento di gruppo era la variabile che influiva sul rendimento lavorativo).
Il gruppo sviluppa un senso di partecipazione e unità sociale attraverso l’elaborazione di un sistema di
comunicazione e ruoli, il gruppo mantiene la sua unità ed equilibrio.
Per la 1° volta nella storia della sperimentazione sul campo si vede nascere, organizzare, funzionare un
gruppo come unità organica tenuto insieme da vincoli profondi di solidarietà e meccanismi difensivi verso
l’esterno.
Studi che fanno emergere la natura sociale del lavoro, si supera il taylorismo (operaio come unità isolata in
una società lavorativa atomistica) e si coglie il ruolo fondamentale del gruppo in ambito lavorativo.
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Lezioni di psicologia sociale 14. L’interesse per il gruppo e il problema dei rapporti gruppo-
organizzazione
Anni 30: massiccio aumento d’interesse per il gruppo e sue problematiche, legato al clima culturale del
periodo (fine 2° guerra mondiale). Si rafforza il primato delle concezioni democratiche della vita sociale,
interesse per come incrementare la partecipazione attiva nelle diverse istituzioni sociali, educative,
lavorative, come migliorare il funzionamento dei gruppi di lavoro, rapporto capi – subordinati.
più studi di Lewin: gruppo come area privilegiata per la ricerca psicologica, da allora enorme diffusione.
Oggi le pratiche di gruppo sono usate in numerosissime situazioni (coppie, formazione, aziende, sport).
Però in una prima fase il gruppo era concepito in opposizione all’organizzazione (struttura organizzativa);
piccolo gruppo inteso come intimo e vitale per individuo e organizzazione come un opprimente società
burocratica (Weber). Oggi il concetto di piccolo gruppo sta alla base di ogni organizzazione. Ogni
organizzazione trova nei suoi piccoli gruppi la sede di equilibrio dinamico tra integrazione/differenziazione
collettiva.
Oggi interesse crescente anche da parte di altre discipline però non si è riusciti finora ad elaborare una teoria
del funzionamento del gruppo che trovi il consenso della maggioranza degli studiosi.
Antonella Bastone Sezione Appunti
Lezioni di psicologia sociale