Skip to content

Fenomeni transizionali come "area intermedia"

Fenomeni transizionali come “area intermedia”


Identità: capacità di essere autonomi e indipendenti, l’obiettivo finale del processo che conduce al graduale di stanziamento madre-figlio, senso di continuità dell’essere.
Oggetto transizionale come legame soggetto/mondo esterno; pur essendo reale rappresenta il momento in cui il bambino, facendo leva sull’oggetto, cerca di elaborare l’angoscia di fronte alla separazione (un’importante funzione di difesa nei confronti della paura di essere abbandonato). Essa insorge quando il bimbo inizia sentirsi più unito a se stesso e di conseguenza potenzialmente più solo e abbandonabile (5-8 mesi).
Concetto di illusione: non è rifiutata, ma rispettata; compito dei genitori è disilluder ei figli attraverso graduali frustrazioni proporzionate al grado di sviluppo; la madre deve disilludere il figlio smontando gradualmente la fantasia del neonato di esser lui a creare la realtà esterna (latte, seno…). Non tutti i bambini accedono all’oggetto transizionale: esperienza variabile sia per età che contenuto; può esserci un’evoluzione temporale e sessuale nell’uso dell’oggetto (il maschio tende a prediligere oggetti duri).

Tratto da LEZIONI DI PSICOLOGIA SOCIALE di Antonella Bastone
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.