Il metodo clinico
Il metodo clinico
O "studio di caso": una singola persona è studiata nel tentativo di scoprire le radici del suo attuale comportamento. Spesso adottato per l’investigazione dei comportamenti abnormi. La meta è scoprire principi generali applicabili a molte persone. Tradizionalmente attribuito a Freud. La psicologia clinica può esser eletta in 2 modi: psicologia che usa il metodo clinico (rapporto interpersonale) come strumento di conoscenza, non raggiunge il livello di certezza scientifica dei metodi da laboratorio più clinico come finalità terapeutica (psicoterapia). Jervis: metodo clinico è un atteggiamento con cui avvicendarsi ai problemi psicologici, rapporto faccia-faccia che permette la comprensione e la valutazione dell’altro, però è tutto soggettivamente empirico. Il limite empirico-soggettivo si ha non a livello descrittivo ma di valutazione interpretativo (significato degli eventi); nell’interpretazione si fa appello all’introspezione: conoscenza intuitiva ed empirica degli altri. Il rischio maggiore è trasformare troppo facilmente un opinione in verità scientifica.
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Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Psicologia sociale
- Docente: Alberto Rossati
- Titolo del libro: Lezioni di psicologia sociale
- Autore del libro: Alberto Rossati
- Editore: Trauben
- Anno pubblicazione: 1999
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