Efficace riassunto di un classico manuale che illustra la metodologia più efficace per costruire in modo attendibile interviste e questionari: come eseguire il campionamento, la scelta delle domande, le caratteristiche dell'intervistatore.... tutto ciò che consente una raccolta di dati esauriente e formalmente corretta.
Tecniche dell'intervista e del questionario
di Alessio Bellato
Efficace riassunto di un classico manuale che illustra la metodologia più
efficace per costruire in modo attendibile interviste e questionari: come
eseguire il campionamento, la scelta delle domande, le caratteristiche
dell'intervistatore.... tutto ciò che consente una raccolta di dati esauriente e
formalmente corretta.
Università: Università degli Studi di Padova
Facoltà: Psicologia
Titolo del libro: Tecniche dell'intervista e del questionario
Autore del libro: Zammuner
Editore: Il Mulino
Anno pubblicazione: 19981. Questionari, interviste e disegno complessivo di ricerca
I tipi più noti e comuni di ricerca, in cui viene usato un questionario o un’intervista strutturata sono il
sondaggio, l'inchiesta (survey, opinion poll), l'indagine (campionaria, statistica, di mercato, d’opinione,
sociale) e la ricerca (descrittiva, sperimentale, longitudinale, campionaria, sociale, statistica, di mercato,
valutativa).
Le ricerche variano in base a:
Scopi della ricerca
Popolazione considerata e metodo di campionamento
Tipo di oggetti
Grado di generalità
Grado di standardizzazione
Una ricerca viene condotta allo scopo di esaminare le proprietà di un qualche specifico fatto, evento o
fenomeno, ponendo delle domande; le risposte costituiscono i dati che verranno analizzati dal ricercatore per
poter descrivere i fenomeni indagati e trarre conclusioni.
E' necessario trasformare i dati verbali in dati numerici: ciò avviene nella fase di codifica delle risposte
assegnando a ciascuna risposta un valore numerico.
Alessio Bellato Sezione Appunti
Tecniche dell'intervista e del questionario 2. Dati soggettivi e oggettivi
Oggettivi: oggettivamente definibili e osservabili anche da un altro individuo
Soggettivi: conoscibili solo dall’individuo attraverso un processo di introspezione: opinioni, valutazioni,
emozioni, intenzioni, atteggiamenti.
La dicotomia non è sempre netta.
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Tecniche dell'intervista e del questionario 3. Tipi di oggetto indagati nelle domande
atteggiamenti, valori, scopi, preferenze; es. se sono favorevole o sfavorevole a qualcosa
credenze (beliefs), opinioni, percezioni, aspettative, giudizi, pregiudizi, stereotipi: ciò che credo sia vero o
falso
intenzioni comportamentali, come mi comporterei o mi comporterò nei confronti di un determinato oggetto;
emozioni, stati d’animo, umori;
conoscenze di fatti ed eventi non personali (knowledge questions);
comportamenti messi in atto;
caratteristiche sociodemografiche.
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Tecniche dell'intervista e del questionario 4. Salienza o importanza soggettiva dell’oggetto della domanda
alta: può dipendere dal periodo o dal contesto; es. la propria salute, la ricchezza, ecc.
intermedia; es. grado di equità sociale nella propria nazione;
bassa; es. le decisioni del governo in politica estera.
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Tecniche dell'intervista e del questionario 5. Grado di intrusività della domanda
alto; oggetti ritenuti personali e delicati. Es. reddito o comportamento sessuale;
intermedio; es. per un individuo sano, il proprio stato di salute;
basso; temi su cui è possibile conversare. Es. ultimo film visto, chi ha vinto il campionato di calcio.
Un oggetto, per produrre dati validi, deve avere alto grado di salienza, basso di intrusività e riferirsi al
presente (in modo da evitare bias dovuti ai processi di memoria).
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Tecniche dell'intervista e del questionario 6. Le variabili esaminate in una ricerca
Le variazioni misurate di una variabile vengono classificate entro categorie, costituite da etichette verbali,
numeri e valori, mutualmente escludentisi ed esaustive.
Variabile continuo: assume qualsiasi valore di una serie numerica compresa tra due punteggi (es. altezza).
Variabile discreta: assume solo alcuni valori compresi tra due punteggi definiti (genere sessuale).
Scala nominale (categorica): meno precisa, dato che permettono di individuare le variazioni di una variabile
ma non di misurare specifiche qualità o attributi; i valori assegnati designano le classi e le differenze tra le
categorie ma sono privi di significato.
Scala ordinale: possiamo ordinare lungo una singola dimensione le variazioni di un fenomeno; i valori
attribuiti alle variazioni ci permettono di classificare gerarchicamente gli oggetti. Se due soggetti hanno lo
stesso valore hanno la stessa quantità di attributo ma non sappiamo in che misura ciascun soggetto possiede
l’attributo; non sappiamo quanto sia la distanza tra X e Y e non sappiamo se sia uguale a quella tra Y e Z.
Scala ad intervallo: le variabili, ordinabili lungo un continuum, possono essere misurate a livello di scale a
intervallo, con n intervalli (3<n<7). Non esiste uno zero assoluto ma solo arbitrario. Le differenze tra i valori
della scala corrispondono a differenze di uguale entità tra gli attributi misurati (uguaglianza degli intervalli).
Operazioni di somma e statistica.
Scala a rapporto: livello di misurazione più preciso e rigoroso. La scala possiede uno zero assoluto: è
possibile non possedere l’attributo. È possibile effettuare anche le operazioni di moltiplicazione e divisione.
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Tecniche dell'intervista e del questionario 7. Variabile dipendente
Variabile dipendente: può modificarsi, assumere valori diversi in funzione delle variazioni di un’altra
variabile, chiamata indipendente.
Negli anni trenta del secolo scorso si sviluppano tecniche quantitative di misura degli atteggiamenti e delle
opinioni, e la teoria del campionamento. Si cerca di concettualizzare sia la natura delle principali variabili
soggettive esaminate (atteggiamenti, opinioni, valori, credenze) e i loro rapporti con le variabili oggettive
(comportamenti), sia di sviluppare misure adeguate di tali variabili.
Quando le variabili esaminate non si distribuiscono casualmente nella popolazione, è essenziale un metodo
di campionamento adeguato per garantire la qualità dei dati raccolti: un campione adeguato è un campione
probabilistico o casuale che rappresenta una versione miniaturizzata, un modello della popolazione
d’interesse. Un campione relativamente piccolo, purché definito in modo adeguato, permette di fare
inferenze valide circa l’intera popolazione di interesse (popolazione target) molto più ampia che esso
rappresenta, cioè l’universo al quale si intendono generalizzare i dati raccolti in una ricerca. Le inferenze
fatte a partire da dati di un campione rappresentativo casuale possono essere generalizzate alla sola
popolazione dalla quale il campione è tratto. Importante è il fatto che il campione sia probabilistico, cioè che
tutti i membri della popolazione abbiano un’uguale probabilità di venir prescelti e che sia rappresentativo.
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Tecniche dell'intervista e del questionario 8. Campionamento
Per poter effettuare il campionamento, è necessario definire la popolazione e i criteri di inclusione.
I campioni probabilistici dovrebbero venire estratti da un elenco completo dei membri di una popolazione
d’interesse (lista di campionamento o sampling frame). Questo potrebbe essere un campione non
rappresentativo, causa la correlazione tra caratteristiche socio-demografiche e il possesso del telefono. Per
poter valutare l’adeguatezza del campionamento effettuato, è necessario conoscere le caratteristiche della
lista di campionamento usata e il metodo specifico con cui il campione è stato formato.
Vi sono poi strategie di campionamento che ottengono campioni non probabilistici (campione di comodo):
dati non generalizzabili.
Tasso di risposta totale: proporzione di soggetti, tra quelli designati come costituenti il campione, per i quali
è stato possibile ottenere i dati desiderati. Tasso di non risposta totale: soggetti mancanti. Le non risposte
tendono a non distribuirsi casualmente nella popolazione, introducendo distorsioni importanti nel campione
(es. tasso più alto in città). Per le inchieste campionarie, il tasso necessario è superiore o uguale a 75%;
Anche qualora il tasso di risposta totale fosse alto ma con un alto numero di risposte mancanti, cioè un basso
tasso di risposta a singole domande, i dati mancanti potrebbero inficiare la possibilità di effettuare le analisi
statistiche previste. Un metodo classico per diminuire il tasso di non risposta è di campionare un numero di
individui superiore a quello necessario.
Alessio Bellato Sezione Appunti
Tecniche dell'intervista e del questionario 9. Fattori di distorsione nella qualità dei dati
cattiva qualità strumento misurazione
contesto situazionale inadeguato
processi psicologici
insufficiente professionalità degli intervistatori
alto tasso di non-risposta totale
inadeguatezza codifica e dell’analisi dei dati raccolti.
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Tecniche dell'intervista e del questionario 10. Gli attori di una ricerca
Committente: chi decide di effettuare una ricerca per perseguire certi scopi.
Ricercatore: chi traduce queste intenzioni in un piano di ricerca.
Esecutori: chi esegue concretamente la ricerca.
Talvolta questi tre ruoli sono assunti dalla stessa persona. La qualità della ricerca è spesso indipendente dalle
risorse finanziarie. L’identità del committente è mantenuta segreta nel caso in cui alteri alterasse le risposte
dei soggetti.
L’intervistatore è l'esecutore materiale delle fasi iniziali (la sua professionalità è una variabile cruciale per la
qualità dei dati raccolti).
Gli intervistati partecipano alla ricerca come fornitori di informazioni, e possono fornire informazioni che
riguardano altri (sempre che ne siano realmente in possesso).
Alessio Bellato Sezione Appunti
Tecniche dell'intervista e del questionario