Analisi delle qualità dei dati

Controllare se sono misure valide e fedeli

Tasso di risposta totale: calcolato come proporzione tra gli n intervistati-target contattati e le n cooperazioni effettive (evidenzia in quale misura gli intervistati target accettano di collaborare).

Tasso di risposta a singoli item: Risposte mancanti → un buon strumento deve ottenere un basso numero di risposte mancanti, irrilevanti, non codificabili.

Ricchezza della risposta: nelle domande a risposta multipla, conteggiare il numero di affermazioni spontanee (D aperte) o di categorie scelte (D chiuse), nelle domande aperte misurare la capacità di verbalizzare i propri pensieri.

Rilevanza della risposta: Pertinente alle domande aperte, applicabile anche alle domande chiuse.
Alto tasso di risposte irrilevanti (digressioni, affermazioni personali, non orientate al compito) = problemi nello strumento e/o nella sua somministrazione. Valuta l’adeguatezza dell’intervistatore.


Grado di desiderabilità sociale, di acquiescenza e di estremità delle risposte: E' consigliabile inserire nello strumento una D che permetta di misurare oggettivamente la tendenza a dare risposte socialmente desiderabili. La desiderabilità sociale è molto saliente quando è previsto l’intervistatore: questo indice è frequentemente utilizzato per valutare l’adeguatezza delle sue prestazioni.


Distribuzione delle risposte alle domande chiuse: analizzare in che misura i soggetti, in due condizioni sperimentali diverse, danno risposte simili.

Interviste e questionari di follow-up: la qualità dei dati può venire analizzata indirettamente, verificando come viene recepito lo strumento dai soggetti e quanto è adeguata la prestazione dell’intervistatore.
Follow up: interviste faccia a faccia o telefoniche (con intervistatore diverso) e questionari autocompilati (devono essere disegnati con grande attenzione e i dati raccolti attraverso di essi dovranno essere analizzati con cura).