Appunti del corso di Storia Moderna. Si parte da un'ampia definizione di tutti i termini e i concetti legati alla storia, per poi analizzare i rapporti fra storia e politica, storia e religione e infine definire i concetti di nobiltà, di potere, di stato e delle sue funzioni.
Storia Moderna
di Selma Aslaoui
Appunti del corso di Storia Moderna. Si parte da un'ampia definizione di tutti i
termini e i concetti legati alla storia, per poi analizzare i rapporti fra storia e
politica, storia e religione e infine definire i concetti di nobiltà, di potere, di stato
e delle sue funzioni.
Università: Università degli Studi di Bologna
Facoltà: Scienze della Formazione
Esame: Storia Moderna1. Definizione di storia
La storia è il passato che si ripercuote nel presente e condiziona il futuro. Gli italiani hanno una relazione
con la loro storia passata. La storia è una disciplina relazionale che esiste solo perché noi desideriamo sapere
quello che è successo. Noi esistiamo in questa civiltà cristiana perché diamo importanza a quello che ha
detto Gesù. Lo studio della storia non ha mai fine per il suo rapporto tra passato-presente-futuro.
Fine 800 in Inghilterra, la nazione più potete, un gruppo di storici guidati da LORD ACTON * portarono a
termine una grande impresa storiografica : storia moderna di Cambridge sostenendo “Noi non possiamo dire
di aver scritto la storia definitiva, la generazione precedente la continuerà, ma ci siamo arrivati vicini”. Non
si può descrivere la storia definitiva, in quanto vivere in un mondo diverso dà una prospettiva diversa, uno
storico di un epoca diversa vedrà i fatti in un modo diverso.
*nacque a Napoli nel 1834, il suo pensiero si concentra sul rapporto tra storia, religione e libertà e cominciò
a tracciare i lineamenti di una storia universale con l’idea di documentare il progresso avvenuto nel rapporto
fra virtù religiosa e libertà individuale. Nel 1895, Lord Acton venne nominato Regius Professor di Storia
Moderna presso l’Università di Cambridge. Questo ruolo da lui ricoperto, gli permise di approfondire la sua
concezione secondo la quale la ricerca della verità da parte degli storici comporta l’obbligo di esprimere
giudizi morali sulla storia, anche quando questi giudizi cambiano le opinioni personali più radicate dello
storico. Sebbene non finì mai questa storia universale, Lord Acton lavorò alla Cambridge Modern History e
tenne lezioni sulla Rivoluzione Francese, sulla storia dell’Occidente a partire dal Rinascimento e sulla storia
della libertà dall’antichità fino ad attraversare tutto il XIX sec.
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Storia Moderna 2. Le fonti storiche: definizione
sono le testimonianze e i documenti nati nel momento in cui è nato quel problema che si vuole studiare. Ma
la storia è piena anche di fonti false es: nella chiesa cristiana la falsa dichiarazione del documento di
Costantino per cui i papi avevano diritto su territori -> dominio temporale -> 1400 Lorenzo Valla, grande
umanista studioso delle antiche culture scoprì questa falsa fonte della donazione di Costantino (= IV secolo
d.c e muore nel 320 d.c)
La storia tenta di raggiungere una verità a differenza delle scienze positive che fanno delle ipotesi e
procedono per via sperimentale e possono ripetere gli esperimenti. Invece gli storici devono verificare le
ipotesi sulle fonti del passato. La storia è un rapporto che riguarda le società. La storia diventa una sorta di
medicina per le società => quando una persona si sente in difficoltà si rivolge allo psichiatra che la aiuta a
ricostruire le sue origini per cogliere i nodi del passato. La storia svolge le stesse funzioni della psichiatria in
quanto ha un rapporto col passato. Per sostanziare le curiosità storiche abbiamo bisogno delle FONTI che
ci provengono dall’età coeva alla vicenda su cui vogliamo svolgere la nostra ricerca. Ma le fonti non sono
solo carta, sono anche le mostre, dipinti, oggetti, feste popolari = tutti messaggi da interpretare su cui
elaborare un ipotesi.
Bologna nel 1400 = archivio dello stato -> archivio del torrone (della giustizia criminale) che contiene tutti i
processi
NATHAL WACHTEL
storico che scrisse un libro sull’America degli incas, ha sperimentato le feste popolari di persona per
costruire una parte del senso della conquista spagnola. Alcuni storici hanno studiato il clima della Terra.
Ogni ricerca cerca o crea una fonte quindi il settore delle fonti non ha limiti prestabiliti, anche i documenti
falsi sono importanti in quanto fonti, ci suscitano delle domande.
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Storia Moderna 3. A cosa serve la storia
A cosa serve la storia
MARC BLOCH => scrisse “Apologia della storia” ,libro sulla metodologia storica del 900, nasce a fine 800
e muore nel 1944 per mano nazista perché era un membro della resistenza francese e di famiglia ebraica. Si
arruolò come volontario nell’esercito francese che venne sconfitto dai tedeschi e salvato dagli inglesi. Sotto
il comando tedesco nasce la Francia collaborista di Visci con il generale Degor Charle. Nel suo libro Marc
Bloch inizia con un discorso di un bambino rivolto al padre: “ spiegami a cosa serva la storia”:
« "Papà, spiegami allora a cosa serve la storia". Così un giovinetto, che mi è molto caro, interrogava,
qualche anno fa, uno storico. Del libro che si leggerà, vorrei poter dire che è la mia risposta »
Egli scrisse per difendere la storia chiedendosi se la storia ha una legittimità e una giustificazione. egli vuole
analizzare le problematiche legate al perché e all’utilità pratica della storia. Alla domanda "a che serve la
storia" Marc Bloch risponde sostenendo che la storiografia analizza "il passato in funzione del presente e il
presente in funzione del passato". Il recupero della memoria collettiva è importante per ogni società che da
una migliore conoscenza del passato può risolvere i problemi del presente.
Giugno 1940 giorno di ingresso dei tedeschi a Parigi in cui un gruppo di ufficiali discuteva sul perché stava
succedendo tutto questo e uno di loro si chiese: ma allora la storia ci ha ingannati? C’è un modo di intendere
la storia che viene dall’800.
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Storia Moderna 4. La storia come politica
La storia era una disciplina che studiava un arco di problemi più ristretto di quello che si studia oggi, era
limitata alla dimensione politica. La storia come politica TUCIDIDE => guerre del Peloponneso, è un
ateniese, personaggio della classe dirigente secondo cui lo storico non può scrivere altro che ciò che ha visto
con i suoi occhi => storia del tempo vissuto che è inclinabile in una sola dimensione, è quindi una storia
contemporanea. Tucidide selezionò una serie di fatti per lui degni di essere raccontati che riguardano solo la
politica dello stato. Viene messo in discussione alla fine dell’800. Gli storici dell’800 dicevano che l’Europa
era il continente più civile in quanto possedeva il progresso e la fedeltà, è una giustificazione dei domini
coloniali europei. La seconda guerra mondiale smentisce tutto questo.
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Storia Moderna 5. La storia ideologica
Una storia è legittima o non a seconda del tipo di storia che gli storici propongono. Ci sono diversi tipi di
storia:
La storia ideologica è illegittima in quanto, dice BOCCELLI, lo studio deve essere conveniente ai bisogni
della patria italiana (libro “Insegnamento della storia”). La storia doveva comunicare certi valori riguardo lo
stato. Egli redige dei programmi di storia rivoli agli insegnanti.
1860 – 1865 => in Italia c’è la guerra civile, guerra al brigantaggio. Per essere legittima la storia deve
giustificare la propria esistenza sulla base dei requisiti e la ricerca della verità.
La storia è la scienza che studia gli uomini nel tempo per dire una parola di verità. Cos’è la verità? È
qualcosa che sta sempre, che si costruisce continuamente.
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Storia Moderna 6. Storia e verità
Nell’”Apologie della storia” Marc Bloch individua il rapporto tra la storia e la verità, la verità è una delle
cose più ambite, più promesse e mai mantenute dall’uomo. Molte volte si tende a coprire sotto il manto della
verità ciò che non è vero. È da sempre come un’ombra fenice che perennemente viene insegnata senza mai
catturarla.
Verità di contenuto religioso => è indiscutibile per le tre religioni monoteiste che pretendono di avere una
verità e di diffonderla attraverso l’attività missionaria. Cattolico = vuol dire universale, quindi la chiesa
cattolica ha in sé la diffusione universale della sua verità. L’attività missionaria del cattolicesimo ha avuto
inizio nel medioevo e ha avuto un intensificazione nel periodo della grandi scoperte geografiche. Questa
verità è totalmente profonda e certa che se ne fa oggetto di propaganda per un fine : salvare l’anima.
Quest’idea di possedere una verità ultima non è un ‘idea che può animare gli storici nella loro ricerca della
verità, gli storici cercano di raggiungerla ma il rapporto tra storia e verità si costruisce continuamente in
quanto le loro verità possono essere messe in discussione sulla base di scoperte di altre fonti. La discussione
è una condizione normale negli storici e la forma più accesa è la recensione => Ci sono delle riviste
specializzate in Italia in storia che hanno una sezione (posta alla fine) intitolata recensione che consiste in
una serie di breve schede ciascuna delle quali è scritta da uno storico su un libro di un altro storico, questo
ha lo scopo di valutare il suo lavoro e poi discuterlo.
La STORIA è l’interesse comune di una comunità di storici che sono al tempo stessi protagonisti del loro
lavoro e giudici di quel lavoro, sono coloro che hanno titolo a documentare i progressi della loro
disciplina,per commentare i risultati della stessa disciplina.
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Storia Moderna 7. Tema dell’interpretazione storica
si scrive la storia solo sulla base di fonti se no viene scritto un romanzo storico in cui i fatti sono inventati
ma il cui sfondo è fatto di eventi realmente accaduti (es: Promessi Sposi). Lo storico, una volta che ha le
fonti, deve passare alla scrittura in cui interpreta le sue fonti, deve quindi tradurre il linguaggio delle fonti e
trasportare il loro significato nel libro. Capire il significato delle fonti è un problema perché le
interpretazioni cambiano da uno storico all’altro per cui l’interpretazione è un atto soggettivo ->
soggettività dello storico , ma si dice che lo storico deve essere obiettivo quindi imparziale ed equidistante.
LORD ACTON dice che lo storico deve essere imparziale riducendo la storia ad una scienza. Era una storia
che si costruiva a partire da fonti che dovevano essere spiegate e interpretate era la storia del positivismo.
metà 800 = positivismo per cui la scienza è un modello di conoscenza scientifica e la storia deve essere
oggettiva come le altre scienze. Gli storici positivisti hanno pubblicato una marea di fonti, negli anni 30 del
900 => cambiamento dal positivismo all’idealismo il cui esponente è BENEDETTO CROCE.
Ci si pone il problema dell’obiettività /soggettività, secondo l’idealismo sono le idee che contano e che
cambiano nelle diverse menti. La storiografia idealistica ha esaltato il ruolo dell’interpretazione dello
storico.
Oggi, lo storico inglese EDWARD CARR ha una posizione ragionevole, secondo lui nel lavoro dello storico
la sua soggettività è qualcosa di ineliminabile , non si può abbandonare l’essere dello storico nel suo lavoro
di interpretazione. Carr critica il famoso detto di Leopold von Ranke secondo il quale la storia dovrebbe
mostrare ciò che è veramente accaduto. Egli conclude dicendo che “la storia è un dialogo senza fine tra il
passato e il presente.”
Nella storia c’è un duro nocciolo di fatti ma non bisogna esagerare con l’interpretazione in quanto ci devono
essere fatti comuni se no si rischia l’anarchia storica, quindi bisogna fissare delle regole METODOLOGIA
DELLA STORIA che è il modo di interrogare le fonti.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Storia Moderna 8. La storia come scienza
Oggi gli storici si battono su questo problema di definizione iniziale : “se viene definita un corpo di
conoscenze sistematico e organizzato allora la storia è una scienza”. Gli scienziati, a differenza degli storici,
possono ripetere gli esperimenti per arrivare all’ipotesi, la storia produce delle ipotesi che verifica con le
fonti per cui non è un procedimento diverso da quello della scienza. Quindi la storia come sistema di
conoscenze può essere definita una scienza => MARC BLOCH => la nostra atmosfera mentale non è più la
stessa ma si è modificata nei confronti di che cos’è la scienza, hanno sostituito la certezza con
l’infinitamente probabile. Siamo meno preparati a considerare la scienza e pensiamo che la certezza è un
problema di gradi possibili.
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Storia Moderna 9. La storia come utilità sociale
La storia è una necessità sociale, non c’è società che può progredire senza la conoscenza della sua storia. La
storia esisteva ancora prima dell’esistenza della figura dello storico. La storia è per la società ciò che la
memoria è per l’uomo, la storia mette a riparo la memoria della società.
Differenza tra memoria e storia = la memoria si esercita sul breve periodo invece la storia ha lungo periodo,
la memoria produce materiali e istituzioni. La storia è come la memoria di cui la società si nutre. In passato
la storia aveva una considerazione sociale più ampia perché nella nostra cultura odierna prevalgono gli
orientamenti che hanno la funzione di appiattire la nostra attenzione sociale sulla contemporaneità stretta
Perché la storia è carica di rilevanza sociale? Perché comporta una ricaduta per tutti in termini di
formazione di giudizio per produrre il proprio punto di vista sociale su ciò che è avvenuto. Gli storici non
possono giudicare la storia ma devono solo capirla e interpretarla e chi legge deve formare una sua opinione.
La storia è uno strumento fondamentale per la formazione di giudizio anche nell’ambito politico, è quindi
l’unico strumento per modificare il mondo.
La storia come necessità sociale è la storia che ci consente di essere presenti nella nostra società e di agire su
di essa sulla base di una consapevolezza dei suoi elementi. Il mondo è fatto di scorciatoie =
La nostra affermazione materiale -> persone che insegnano il successo materiale ricorrendo agli strumenti
forniti dalla natura.
Tutte le culture molto presenti, new age -> proposte religiose fondate sull’accorpamento delle religioni , ci
sono associazioni che promettono di risolvere i problemi. Es: società segrete.
La strada di tutti è quella di confrontarsi, la funzione della storia diventa la funzione di un collante sociale.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Storia Moderna 10. Rapporto storia e politica
“La religione non è più materia di storia ma di politica” , questo modo di ragionare da dove nasce? Dal
problema che lo storico deve essere obiettivo e quindi si deve sfogliare della sua soggettività. Quando si
arriva al presente si ha la tendenza a pensare che lo storico sia …..?...... ed è troppo preso dal presente quindi
valuta quello che è attorno a lui. Lo storico non può essere obiettivo. L’obiettività non esiste.
Gli storici corrono il rischio di occuparsi di politica, ma non sono giudici, il loro mestiere è quello di
spiegare come funzionano le cose e capire, fornire elementi di comprensione.
La politica è essere membri di una comunità, essere cittadini e quindi contribuire alla salute dello stato.
Problema della responsabilità personale => ognuno deve cercare gli strumenti per acquisire consapevolezza,
per capire dove sta e dove vuole andare. Es: Guido Crainz scrisse un libro “Il paese mancato” che è l’Italia
in quanto non si è realizzato, non è un popolo con identità e consapevole. Dante e D’Azeglio dicono:
abbiamo fatto l’Italia ora dobbiamo fare gli italiani. Il rapporto che hanno avuto gli italiano con il
risorgimento non è allegro in quanto il risorgimento ha evitato la discussione su quale metodo utilizzare.
1848 => discussione su come fare l’Italia con la conquista di tutti i territori italiani dal regno Sabauda di
Vittorio Emanuele III, questa è stata una decisione non per volontà comune ma per abilità comune di
CAMILLO CAVOUR. Il risorgimento non è stato sottoscrivibile dagli italiani ma è stato accettato solo da
una parte della popolazione. Si parla del risorgimento come un fatto che ha portato l’unità d’Italia.
Selma Aslaoui Sezione Appunti
Storia Moderna