Febvre
Il problema dell’incredulità del XVI secolo con la religione di Rabelais. Febvre = non credere in Dio. Avelle De Frour diceva che Rabelais era ateo. Ma è possibile essere atei nel XVI secolo? si domandò Febvre che per rispondere fece un operazione --> prese tutti i materiali rabelaisiani e si chiede da dove venga ricostruita la storia. Interpretazione in quanto queste cose non sono venute dalla fantasia di Rabelais ma erano appartenenti ad una cultura esistente, Febvre dimostra che questo patrimonio veniva dalla cultura ecclesiastica -> i goliardi erano tutte le persone che avevano preso i voti, erano ecclesiastici. Dietro a questa trasmissione c’e un universo più oscuro => universo della cultura popolare, ossia espressione dei modi di pensare della gente comune. La presa in giro del clero non è necessariamente un incredulità di Dio, Febvre esclude che questo pori ad essere atei. La religione è al centro dell’esperienza di vita dell’epoca, quindi non si può essere atei nel XVI secolo.
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Dettagli appunto:
- Autore: Selma Aslaoui
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Storia Moderna
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