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Delio Cantimori e i suoi allievi Paolo Prodi, Prosperi e Ghinzburg

Delio Cantimori e i suoi allievi Paolo Prodi,  Prosperi e  Ghinzburg


Metodologia di fare la storia non della Chiesa ma degli atteggiamenti religiosi degli italiani. “gli annali di storia della pietà” si pone la domanda dei comportamenti religiosi. DELIO CANTIMORI --> “Gli eretici italiani” è una ricerca orientata sulle dinamiche religiose. Gli allievi di Cantimori:
Paolo Prodi =>   ha interpretato l’esigenza di rinnovamento degli studi storici individuando un percorso che si distacca dalle Annales. È stato capace di rinnovare la dimensione politica. “Il sacramento del potere”, il giuramento è il vincolo che entra in gioco ogni volta che vengono sanciti gli assetti di potere.
Adriano Prosperi =>  “Dare l’anima” , la sua ricerca parte da un processo del 1709 a carico di una donna: Lucia Cremonini processata per infanticidio, era incinta da un prete. Il libro è un’indagine su tutto ciò che sta al di sotto di questa vicenda per capire qual è il delitto = il bambino non è stato battezzato.
Carlo Ghinzburg  => “I benandanti” parla di stregoneria e culti agrari tra il 700 e 800. Le sue fonti sono i processi del sacro tribunale dell’Inquisizione da cui dipendevano i singoli tribunali in tutta Italia. Si passa alla storia della cultura popolare. Il tribunale dell’Inquisizione diventa permanente. Ci sono persone che raccontano che in certi periodi dell’anno, nei passaggi stagionali in cui avvengono le cerimonie, vanno di notte in spirito : dormono a pancia in su e i loro spiriti si uniscono agli altri e lottano contro gli stregoni -> lo scopo è la fertilità dei campi, in quanto se vincono c’è fertilità, invece se perdono c’è carestia. Dopo 60 anni i benandanti  raccontarono cose diverse, sostengono di non combattere contro le stregonerie ma sono loro stessi gli stregoni -> sabba diabolico. Differenza tra cultura popolare -> creazioni di musiche, fonde e si esprime solo oralmente, e cultura dotta -> è scritta. Questa storia è lo scontro tra questi due livelli di cultura nell’arco di 60 anni. L’oralità diventa  il racconto sulla base della suggestione che gli inquisitori esercitano facendo domande per comunicare contenuti culturali non al corrente dei contadini.

Tratto da STORIA MODERNA di Selma Aslaoui
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