Riassunto del libro "Il lavoro pubblico in Italia". La nascita in Italia dei diritti dei lavoratori, attraverso gli articoli della Costituzione e il Codice Civile, e i concetti di mobbing, accesso al lavoro pubblico, licenziamento e sciopero.
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende
sanitarie
di Barbara Pavoni
Riassunto del libro "Il lavoro pubblico in Italia". La nascita in Italia dei diritti dei
lavoratori, attraverso gli articoli della Costituzione e il Codice Civile, e i concetti
di mobbing, accesso al lavoro pubblico, licenziamento e sciopero.
Università: Università Politecnica delle Marche
Facoltà: Economia
Titolo del libro: Il lavoro pubblico in Italia
Autore del libro: Carabelli, Carinci
Editore: Cacucci
Anno pubblicazione: 20101. Rapporto tra dipendenti pubblici e pubblica amministrazione
dagli anni 20 agli anni 80
A partire dal 1923 le controversie fra dipendenti pubblici e PA sono giurisdizione esclusiva del giudice
amministrativo.
L' impiegato pubblico ha con la pubblica amministrazione sia un rapporto organico: incardinamento
nell'ufficio, per cui si esercitano i relativi poteri, che un rapporto di servizio che è il vero e proprio rapporto
di lavoro.
Il rapporto di lavoro non ha un fondamento contrattuale ma deriva da un atto unilaterale di nomina della
pubblica amministrazione.
È disciplinato da leggi e regolamenti e la sua gestione avviene attraverso atti amministrativi.
Pertanto il pubblico impiegato è soggetto ad una subordinazione di tipo generico, una supremazia speciale.
Dal 1968 viene tolto il divieto per i pubblici dipendenti di scioperare.
Nel 1970 varata la L. 300 “statuto dei lavoratori”.
La contrattazione collettiva viene riconosciuta legalmente come strumento di definizione della disciplina
dell'impiego pubblico. Comunque per acquisire efficacia devono essere ancora recepiti da atti della pubblica
amministrazione.
Si rileva la inadeguatezza del principio della immedesimazione organica Perché la maggior parte dei
dipendenti pubblici svolge prestazioni puramente interne come quelle di qualsiasi lavoratore del settore
privato (e non quindi funzioni con rilievo esterno).
Nel 1983 con la legge 93 legge quadro sul pubblico impiego, viene dettata una più organica e generale
disciplina sui diritti sindacali e sulla contrattazione collettiva. Viene riconosciuta la contrattazione decentrata
ma essa non produce ancora accordi direttamente efficaci sui rapporti di lavoro: devono comunque essere
recepiti con atto unilaterale.
Barbara Pavoni Sezione Appunti
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende 2. Riforma del lavoro dagli anni 90. Legge 421/ 1992, Legge 59/ 1997
Prima fase
Legge 421/ 1992 attuata con D.Lgs. 29/ 1993
privatizzazione del lavoro pubblico
contrattualizzazione: i rapporti individuali sorgono dal contratto individuale e sono regolati oltre che dalla
legge dallo stesso contratto, e dai contratti collettivi
esclusione dalla privatizzazione dell'intera organizzazione della pubblica amministrazione
esclusione del rapporto di lavoro dei dirigenti di prima fascia
principio di separazione tra potere politico e potere dirigenziale (funzione di indirizzo politico-
amministrativo)
sistema di verifica dei risultati e nuclei di valutazione
nuovo sistema di relazioni sindacali e di contrattazione collettiva
affidamento alla magistratura ordinaria del lavoro della piena giurisdizione in riferimento alle controversie
Seconda fase
Legge 59/ 1997 – Vari decreti legislativi compreso il 165/ 2001
privatizzazione della micro-organizzazione: le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure
inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte dagli organi preposti alla gestione con la capacità e
poteri del privato datore di lavoro.
L'introduzione del ruolo unico della dirigenza, del principio della temporaneità e della rotazione degli
incarichi. Tramite contratto si definisce l'oggetto, gli obiettivi da conseguire, il trattamento retributivo e la
durata non meno di due anni e non oltre sette.
Revisione dei meccanismi di accertamento della rappresentatività dei sindacati per la loro ammissione alla
contrattazione collettiva
possibilità per le amministrazioni di ricorrere ai contratti di lavoro flessibile
Barbara Pavoni Sezione Appunti
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende 3. Riforma del lavoro anni 90. Legge 145/2002, D.Lgs 165/2001
Terza fase
Legge 145/ 2002 – modifiche al D.Lgs. 165/ 2001
La attribuzione degli incarichi dirigenziali sia per provvedimento unilaterale (Il contratto definisce solo il
trattamento economico)
introduzione di una responsabilità del dirigente per inosservanza delle direttive dell'organo politico
eliminazione del termine minimo di due anni di durata dell'incarico
abolizione del ruolo unico della dirigenza e istituzione di un ruolo per ogni amministrazione
abolizione del principio della rotazione
Quarta fase
Molti provvedimenti di modifica al D.Lgs. 165/2001
termine minimo di tre anni fino a un massimo di cinque per la dirigenza
tempistica nella procedura della contrattazione nazionale
vincoli per la contrattazione integrativa con limiti rigorosi riguardo alle risorse disponibili
aumento eccessivo di contratti di lavoro subordinato di tipo temporaneo, lavoro autonomo, collaborazioni
coordinate continuative a causa dei precedenti blocchi del turn-over
obbligo per le pubbliche amministrazioni di espletare le procedure di mobilità prima di bandire concorsi
Barbara Pavoni Sezione Appunti
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende 4. Riforma del lavoro anni 90. Legge 15/ 2009
Quinta fase
Legge 15/ 2009 attuata con D.Lgs. 150/ 2009
Lotta all'assenteismo
riduzione delle prerogative sindacali
riduzione degli organici
trasparenza dell'organizzazione
responsabilità più rigorosa del dirigente, maggiore autonomia e indipendenza dalla politica e minore con
l'isolamento dal sindacato
più efficace sistema di valutazione con conseguenze dirette sul piano retributivo
migliorare la produttività del lavoratore
riorganizzare la contrattazione collettiva introducendo più controlli sulla crescita del costo del lavoro
possibilità per i cittadini e utenti di agire in giudizio nei confronti delle pp.aa. se non rispettano gli obblighi
Principali contenuti:
contrattazione collettiva:
i poteri gestionali del dirigente in materia di micro organizzazione e di gestione dei rapporti di lavoro non
sono negoziabili
Riduzione del numero dei comparti a 4 e 4 aree dirigenziali
Contrattazione nazionale: le amministrazioni possono erogare anticipazioni in caso di ritardo nel rinnovo del
C,C,N,L,
sistema di valutazione:
Commissione per la valutazione e organismi indipendenti
ogni dirigente è chiamato a svolgere le funzioni di valutazione nei confronti del personale a lui assegnato
ciclo della performance, piano della performance, relazione sulla performance
incentivi e premi, progressioni economiche e di carriera, provvedimenti disciplinari
trasparenza:
Obbligo di pubblicare sui siti gli indicatori relativi agli andamenti gestionali, le retribuzioni dei dirigenti, i
tassi di assistenza e di maggiore presenza del personale
obbligo di predisporre il programma triennale per la trasparenza e l'integrità
autonomia della dirigenza
Divieto di disporre per via negoziale dei poteri in materia di organizzazione degli uffici del lavoro
partecipazione dei dirigenti alla determinazione delle risorse e dei profili professionali necessari per lo
svolgimento di compiti
obbligo di rilevare la presenza di eccedenze di personale, la violazione è valutabile ai fini della
responsabilità per danno erariale
potere/ dovere di valutare il personale assegnato, erogazione di incentivi e premi, responsabilità in caso di
Barbara Pavoni Sezione Appunti
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende colpevole violazione del dovere di vigilanza
obbligo per il dirigente di esercitare effettivamente e nei termini dovuti il potere disciplinare, pena sanzioni
disciplinari
disciplina del rapporto di lavoro
Concorsi, trasferimenti, mobilità, progressioni economiche e di carriera
procedimenti disciplinari: licenziamento anche connesso alle assenze per malattia
Barbara Pavoni Sezione Appunti
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende 5. Fonti normative sul lavoro nella Costituzione. Articoli 28, 35, 36,
37, 38
FONTI NORMATIVE
COSTITUZIONE
Articolo 28 Cost.
I funzionari e i dipendenti lo Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi
penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si
estende allo Stato e agli enti pubblici.
Articolo 35 Cost.
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione
professionale dei lavoratori. Promuove favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad
affermare e regolare i diritti del lavoro.
Articolo 36 Cost.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso
sufficiente ad assicurare a sé alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata
lavorativa è stabilito dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e
non può rinunziarvi.
Articolo 37 Cost.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano lavoratore. Le
condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare
alla madre al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il
lavoro salariato.
Articolo 38 Cost.
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e
all'assistenza sociale. I lavoratori il diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze
di vita in caso d'infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili e i
minorati hanno diritto all'educazione all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo
provvedano organi ed istituti predisposti o integrati allo Stato. L'assistenza privata libera.
Barbara Pavoni Sezione Appunti
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende 6. Fonti normative sul lavoro nella Costituzione. Articoli 39, 40, 54,
97, 98
Articolo 39 Cost.
L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro
registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che
gli statuti dei sindacati sanciscono un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno
personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti
collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali contratto si
riferisce.
Articolo 40 Cost.
Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.
Articolo 54 Cost.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e d'onore,
prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge
Articolo 97 Cost.
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon
andamento e l'imparzialità della amministrazione.
Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità
proprie dei funzionari.
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
Articolo 98 Cost.
I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della nazione. Se sono membri del Parlamento, non possono
conseguire promozioni sono per anzianità.
Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto di iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di
carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all'estero.
Barbara Pavoni Sezione Appunti
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende 7. Codice civile. Legge "Statuto dei lavoratori"
CODICE CIVILE
Capo I, Titolo II, Libro V
LEGGI
Legge 300/ 1970 “Statuto dei lavoratori”
Competenza generale del contratto collettivo: rapporto di lavoro e relazioni sindacali
Legge 165/2001,
art. 2 comma 3: i rapporti di lavoro sono regolati contrattualmente
art. 40 comma 1: la contrattazione collettiva determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al
rapporto di lavoro, nonché le materie relative alle relazioni sindacali
Competenza generale della legge: macro-organizzazione ed aspetti estranei al rapporto di lavoro
Sono escluse dalla contrattazione collettiva:
responsabilità giuridiche dei singoli operatori nell'espletamento di procedure amministrative
organi, uffici, modi di conferimento della titolarità degli stessi
principi fondamentali dell'azione degli uffici
procedimenti di selezione per l'accesso al lavoro e di avviamento al lavoro
ruoli dove si organiche nonché la loro consistenza complessiva
disciplina delle responsabilità e dell'incompatibilità tra l'impiego pubblico ed altre attività e i casi di divieto
di cumulo di impieghi e di incarichi pubblici.
Barbara Pavoni Sezione Appunti
Diritto del lavoro nella pubblica amministrazione e nelle aziende