Il trattamento dei dati personali dei dipendenti pubblici

Trattamento dei dati personali dei dipendenti pubblici. Controlli e nuove tecnologie

Il trattamento dei dati personali dei dipendenti pubblici

Il codice della privacy ha integrato il D.Lgs. 165/ 2001 stabilendo che le PA devono organizzare gli uffici nel rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali.

Le amministrazioni non devono richiedere ai propri dipendenti il consenso per il trattamento dei dati e possono trattarli soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali.

Le maggiori cautele vanno adottate se le informazioni personali sono sensibili riguardando salute, abitudini sessuali, convinzioni politiche, sindacali, religiose o d'altro genere come origini razziali ed etniche, o giudiziarie.
È comunque vietato diffondere dati idonei a rivelare lo stato di salute.

I controlli sui lavoratori e le nuove tecnologie

Le pp.aa. nell'esercizio del loro potere di controllo sull'effettivo adempimento della protezione lavorativa dei propri dipendenti, non possono sorvegliare a distanza con qualsiasi apparecchiatura l'attività dei lavoratori.
Per apparecchiature si intendono anche strumenti hardware e software, compresi posta elettronica e Internet. Si deve privilegiare la prevenzione di usi impropri degli strumenti informatici rispetto ad interventi repressivi.
Pertanto vanno predisposte misure idonee a prevenire abusi come ad esempio filtri o blocchi e attraverso l'attuazione dei controlli ma rispettosi sia del principio di proporzionalità che delle procedure di informazione e consultazione delle rappresentanze sindacali e dei dipendenti.

I lavoratori devono adottare comportamenti conformi al corretto espletamento della prestazione lavorativa e idonee a non causare danni agli strumenti ad essi affidati. Inoltre il codice di comportamento dei dipendenti delle pp.aa. Vieta lavoratore di utilizzare significati materiali o attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio.