Appunti sulle linee di sviluppo della psicologia sociale, scienza giovane e in continua evoluzione. Le teorie, i modelli, gli autori di riferimento vengono descritti nei loro capisaldi, ai fini di ricostruire gli apporti di questa disciplina nel panorama delle scienze psicologiche. Delineato anche il contributo del cognitivismo.
Fondamenti teorici di psicologia sociale
di Antonella Bastone
Appunti sulle linee di sviluppo della psicologia sociale, scienza giovane e in
continua evoluzione. Le teorie, i modelli, gli autori di riferimento vengono
descritti nei loro capisaldi, ai fini di ricostruire gli apporti di questa disciplina nel
panorama delle scienze psicologiche. Delineato anche il contributo del
cognitivismo.
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Scienze della Formazione
Esame: Psicologia sociale
Docente: Rossati
Titolo del libro: Fondamenti teorici di psicologia sociale
Autore del libro: P. Amerio
Editore: Il mulino
Anno pubblicazione: 19951. Riscoprire la psicologia sociale
Interesse crescente per il versante sociale della psicologia (problema dell’articolazione tra psichico/sociale),
mondo privato/pubblico); oggi le rivendicazioni d’identità e storia personale sono costantemente confrontate
con congiunzioni ed emozioni che ci giungono mediate dal contesto sociale: è difficile pensare di affrontare
problematiche personali senza tener conto dell’universo collettivo.
Il sociale come:
- elemento eziopatogenetico
- risorsa terapeutica
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 2. Riconoscere la specificità dei processi psicologici e della
situazione in cui agiscono, rintracciare le reciproche relazioni
Perché riscoprire, che cosa riscoprire?
La psicologia sociale ha bisogno di essere riscoperta se la si considera come uno dei possibili strumenti di
rilevazione di quella complessa realtà in cui il versante individuale e soggettivo dei problemi si articola con
la dimensione sociale (una realtà in cui gli eventi personali rimandano a processi sociali in cui sono inseriti).
Psicologia sociale come una specifica via d’approccio all’articolazione processi psicologici/sociali, mondo
privato/pubblico, agire del singolo /della società.
Non deve essere considerata solo come area disciplinare in cui si svolgono le ricerche, si conducono
riflessioni, si elaborano modelli ma come strumento concettuale specifico.
Nasce come conseguenza di quegli eventi che hanno evidenziato l’interagire delle strutture sociali con
l’interagire degli uomini: per es. rivoluzione francese e americana portano ad una concezione diversa della
persona e della società (vuol dire esprimersi, avere un’identità, dignità, creatività, partecipazione).
Più eventi come:
- subculture provocate dall’emigrazione campagne/città
- aree di devianza sociale
- fenomeni come colera, tubercolosi, malattie che rendono meno funzionale la secolare distinzione
paziente ricco – povero
- organizzazione delle grandi periferie urbane
- organizzazioni lavoratori
Nascita di punti di vista che iniziano a tener conto in modo concomitante dei 2 fattori (ribaltamento
dell’individuale sul sociale e viceversa); è da qui che nasce la psicologia sociale soprattutto in USA, cresce
rapidamente ma non in modo uniforme. Analizzare i filoni centrali che possono contribuire a fare della
psicologia sociale uno strumento di rivelazione della realtà.
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 3. Psicologia sociale: fatti e teorie. Oggetti e idee
Gli oggetti della psicologia sociale: comprende gli aspetti sociali della percezione e processi cognitivi, i
fenomeni relativi alle relazioni interpersonali, i fenomeni collegati alla dinamica dei piccoli gruppi a livello
di comunicazione, scambio, cooperazione. Recentemente altre 2 aree di analisi particolare: processi di
azione più linguaggio (processi di comunicazione). È una disciplina che può essere affrontata da più punti di
vista.
Spesso è stata definita come disciplina che ha per oggetto la relazione interpersonale: e sì, un tema specifico
importante, ma rischio di comportare una chiusura scientifica di fondo (riduzionismo oggettivistico).
Es. di Allport: insiste sul fatto che l’unico modo di studiare psicologicamente il gruppo consiste nello
studiare i singoli individui del gruppo stesso perché le azioni dell’insieme degli individui non sono niente di
più che la somma delle azioni di ognuno preso separatamente (ignora il concetto d’interazione). per lui solo
l’individuo è reale mentre il gruppo è solo una relazione tra cose, un’astrazione, su di esso non si può fare
scienza perché non è reale.
Il pensiero scientifico moderno ha totalmente superato questa concezione a partire dalle scienze fisiche: per
es. campo magnetico non si studiano particelle ma lo spazio in cui esistono.
Lewin: il gruppo non è l’insieme degli individui concetti, ma l’insieme organizzato delle relazioni tra gli
individui stessi (la reazione non è meno reale degli individui).
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 4. Realtà sociale e soggetti umani
Analizzare i modi con cui la realtà si mostra e si relaziona con i soggetti umani, diviene essenziale il
rapporto cose e soggetto e i modi in cui il soggetto si appropria della realtà sociale attraverso i processi di
rappresentazione, valutazione, inferenza e tutti i modi con cui si inserisce il dato reale esterno nell’ambito
dei significati oggettivi.
Rischio di riduzionismo soggettivistico: partendo dall’idea di valorizzare il ruolo attivo del soggetto nella
definizione della situazione in cui agisce, rende inconsistente il contesto sociale (il mondo delle risorse,
capacità, condizioni materiali e relazioni di potere in cui l’uomo è collocato). Psicologia sociale fondata
esclusivamente su un mondo soggettivizzato, costituito unicamente dalle rappresentazioni e valutazione che
i soggetti danno sulle cose, eventi, situazioni.
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 5. Lineamenti della nostra analisi di psicologia sociale
Periodo XIX/XX sec: è denso di eventi sia per le vicende sociali e politiche che nella storia del pensiero.
Grandi avvenimenti che cambiano la scena del mondo, i modi di pensare, rapporti tra persone, pensiero
scientifico e filosofico; da qui nasce la psicologia sociale.
USA: clima culturale, politico, scientifico e filosofico che favorisce la nascita più i 2 orientamenti del
pensiero psicologico che ne influenzano teoria e ricerca empirica (behaviorismo – cognitivismo).
Incontro con 3 gestaltisti europei: Kurt Lewin, Salomon Asch, Fritz Heider che portano una cultura diversa.
Lewin non trova specifici continuatori mentre la teoria di Heider dà luogo alla teoria dell’attribuzione più
teoria della dissonanza cognitiva elaborata da Festinger.
Cognitivismo: in USA è configurato come psicologia incentrata sul trattamento delle informazioni da parte
della mente umana (sistema di strutture, meccanismi e processi che analizzano ciò che perviene
all’individuo).
In Europa: l’ottica cognitiva assume altre forme; eventi come immigrazioni, cambiamenti cultura/ costumi,
crescita centri urbani; il problema centrale è il ruolo che il sociale esercita sui processi cognitivi. Il ruolo
delle idee è visto a livello di rappresentazioni sociali (Durkheim).
Concetto di azione più linguaggio (analisi del discorso e studi sulla conversazione non solo come strumento
di comunicazione sociale ma anche prerogativa sociocognitiva dell’essere umano).
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 6. Individuo e società nel pensiero moderno e contemporaneo
2 problemi essenziali:
o conoscenza: come l’uomo conosce e si conosce; tentativo di applicare concetti, principi e metodi derivanti
dall’analisi del mondo fisico allo studio della mente, ma anche posizioni dirette a sottolineare il carattere
unico e non analizzabile naturalisticamente delle mente umana
o società organizzata: condizione indispensabile per permettere al pensiero il suo lavoro e il suo sviluppo
In questo quadro psicologia e sociologia prendono il loro assetto scientifico e si consolidano come discipline
autonome non solo da filosofia da cui sono nate ma anche da confronti reciproci:
studio dell’individuo dal punto di vista dell’attività cognitiva, vita emozionale e condotte / studio delle
società dal punto di vista delle strutture e processi che contribuiscono a mantenerla o cambiarla.
Divisione dei campi che rende problematico il costituirsi di una psicologia sociale.
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 7. Il contesto sociale e culturale in cui si sviluppa la psicologia
sociale
Il mondo europeo della seconda metà 800: denso di cambiamenti, fermenti, contraddizioni sul piano
economico, politico, istituzionale e sociale.
- sviluppo industria: impone nuovi modelli di vita e di relazione tra persone e classi sociali, costituisce
ricchezze e genera nuove povertà; accanto alla borghesia: formazione classe operaia di grandi dimensioni
(nascita di una nuova povertà che a differenza di quella delle campagne è spinta all’emancipazione
individuale e sociale grazie ai movimenti socialisti), presenza delle folle non solo nei momenti di protesta
ma anche di festa
- rottura del principio di autorità (autorità del principe deriva da dio), con la rivoluzione francese, si
consolidano associazioni e partiti; il gruppo come luogo di interazione liberamente scelto, di partecipazione
attiva, elementi di mediazione istituzioni/relazioni personali
- individualismo: contemporaneamente si consolida e assume dimensioni più critiche, individualismo
inteso in senso liberale: Constant (libertà in tutto, religione, filosofia, letteratura, industria, politica); da un
lato critica dal filone antindividualista reazionario che vagheggia il ritorno ad un ordine autoritario (dx
europea che sfocerà nel fascismo); critica della sinistra (diritto della proprietà come diritto di godere dei
propri beni e dispone senza preoccuparsi degli altri); individualismo come elemento di fondamentale tutela
della libertà e dignità di ogni uomo.
Durkheim: “l’individualismo è il nostro solo fine collettivo, non ci disperde ma ci collega, non è egoismo,
ma simpatia dell’uomo per l’uomo”.
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 8. Scienze della natura. Scienze dell’uomo e della società
L’ottica positivista domina il campo impregnando anche psicologia e sociologia in formazione; il pensiero
positivista conferisce alla scienza un ruolo essenziale nella spiegazione del mondo e dell’uomo attraverso
l’osservazione e sperimentazione; in particolare la scienza sovrana: fisica è lo strumento essenziale per il
progredire dell’umanità.
Compte: la fisica sociale o sociologia basata sul modello concettuale e metodologie delle scienze fisiche.
Fechner: la psicofisica per misurare l’evento psichico secondo i canoni delle leggi fisiche (psicologia
fondata su metodo quantitativo). Nonostante Wundt (strutturalismo) che libera la psicologia dai riduzionismi
psicofisici, e Durkheim che sgancia la sociologia dai tentativi di fisica sociale: sottolineano la differenza tra
scienze della natura e dell’uomo; però il concetto di scienza su cui si basano conserva l’ottica newtoniana
(fare esperimenti e osservazioni) più trarre conclusioni per mezzo dell’induzione più universo stabile e
immutabile regolato da leggi esprimibili matematicamente.
Ottica del meccanicismo che influenza anche le scienze umane, gli eventi sono analizzati attraverso la
scomposizione negli elementi costituenti (riduttive per scienze umane).
Periodo di svolta nelle scienze naturali: Faraday e Maxwell, lo spazio non è più un contenitore vuoto di
corpi alle cui caratteristiche sono affidate le cause degli eventi, ma un luogo attivo che contiene in sé la
spiegazione degli eventi stessi. Con la fisica dei campi: non sono importanti le caratteristiche dei singoli
elementi presenti nel campo ma le caratteristiche del campo in sé.
Fisica di Plance e Einstein: l’analisi di un universo che non entra nella nostra percezione diretta.
Filosofia di Kant: le nostre percezioni non riproducono le cose, ma sono un rifacimento che dipende dalla
vita e centri nervosi.
Altri studiosi approfondiscono la critica del positivismo.
Dilthey distingue le scienze dello spirito: i fenomeni psicologici e sociali hanno solo una dimensione esterna
ma anche un vissuto (dati vissuti dal nostro senso interno), una specifica scienza che non può essere
naturale; gli oggetti delle scienze dell’uomo sono storici, connessi alle vicende storiche in cui si situano
naturalismo/storicismo). Necessità per Dilthey di una psicologia analitica e descrittiva capace di cogliere la
singolarità e comprensione.
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 9. Una psicologia individualistica
Le fondazioni della psicologia scientifica
• Compte: non c’è posto per la psicologia nel suo sistema di scienze (lo studio dell’uomo è affidato a
sociologia e biologia)
• anche Helmholtz non lontano dallo spirito positivista: considerare tutti i fenomeni come soggetti a leggi
naturali invariabili
• Condillac: già nel 700 “analizzare un corpo significa scomporlo per osservarne separatamente la qualità e
rcomporlo per cogliere il complesso delle qualità riunite”
• Wundt: principio di scomporre in unità minimali di conoscenza ai fatti di coscienza e collegarli secondo i
principi dell’associazione impliciti nella tradizione empirista;
riduzionismo: identificazione dei fenomeni psicologici con quelli fisiologici
• Stuart Mill: “ gli esseri umnai in società non hanno altre proprietà di quelle derivate dalle leggi della
natura dell’uomo singolo”, società come somma di individui
• La psicologia postwundtiana non mette in dubbio l’assunto principale secondo cui la psicologia è scienza
dell’esperienza diretta, non mediata dal mondo. 3 limiti di Wundt: elementismo /frantumazione atto
psichico), irrilevante presenza del soggetto, soggetto a nudo di fronte al mondo, in relazione diretta con esso
(l’esperienza che l’uomo fa del mondo non può mai essere totalmente diretta, è sempre mediata da
strumenti, tecnologie, saperi altrui, linguaggio)
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 10. L’intenzionalità e l’atteggiamento fenomenologico
Psicologia dell’atto di Brentano: per la psicologia non sono rilevanti i contenuti di coscienza (sensazioni,
percezioni, immagini) ma gli atti intenzionali (il sentire, percepire…). Intenzionalità = il rapportarsi del
soggetto all’oggetto, l’oggetto ha caratteristiche proprie, ma diventa esistente solo quando diventa oggetto di
un atto, da essa prende le mosse la Gestalt e la fenomenologia di Husserl.
Contro la psicologia di Brentano, Frege: “il concetto è qualcosa di oggettivo che non è costruito per opera
nostra: il n. 3 resta tale indipendente da ogni intervento soggettivo”.
Fenomenologia: intuizione che nasce dall’esperienza vissuta che la coscienza fa degli oggetti (un’intuizione
non empirica o psicologica ma categoriale che a partire dall’oggetto ne coglie l’essenza. Fenomenologia
come scienza dell’essenza e idee (coscienza come vissuto soggettivo).
Gestalt:non si centra sulle essenze, ma sui dati fattuali della nostra conoscenza del mondo (Kolher, Koffka,
Wertheimer); analisi del mondo nella sua immediatezza e globalità senza postulare mediazioni,
scomposizioni, ricostruzioni. Il dato primario della conoscenza non sono sensazioni elementari, ma un
mondo già organizzato e strutturato. L’indagine psicologica è diretta a rintracciare le leggi di questa
strutturazione che regolano il nostro contatto col mondo. L’analisi strutturale parte dell’insieme e non dalle
parti perché è il tutto che dà significato alle parti; quest’analisi dinamica è stata condotta dalla Gestalt
usando il costrutto di CAMPO (derivato da fisica: esso ha proprietà che dipendono no dalle proprietà delle
particelle singole, ma dai loro rapporti, equilibrio).
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 11. L’altra scena dello psichico e del sociale: psicoanalisi
• Psicologia ufficiale: coscienza come luogo privilegiato più la normalità è condizione fondamentale della
mente e della vita psichica
• Psicoanalisi: inconscio più malattia come terreno privilegiato
Inconscio: è costituito da rappresentazioni pulsionali che aspirano a scaricare il proprio investimento
(desideri), dipende unicamente dal principio di piacere. La disillusione rompe questo stato di
autorappresentazione e insatura il rapporto con il mondo (principio di realtà): l’essere umano entra così nel
sociale in modo problematico (processi di rimozione e fantasie che si oppongono ai valori e ideali della
vita).
Il sociale è inteso come insieme delle norme che fondano l’identità della cultura umana.
“Totem e tabù”: orda primitiva retta da un capo con poteri assoluti su tutti in modo uguale, ucciso e divorato
il padre da parte dei fratelli, nel divorarlo compiono l’identificazione col padre, inizio delle organizzazioni
sociali, restrizioni morali e religiose, nascita del tabù dell’omicidio, religione e incesto.
“Psicologia delle masse e analisi dell’io”: all’interno di una massa il singolo subisce una modificazione
spesso profonda della propria attività psichica, la sua affettività è straordinariamente esaltata ed è equiparato
agli altri individui appartenenti alla massa;fenomeno di contagio sociale in cui il soggetto cede molto di sé
agli altri, soprattutto al capo-guida. Nella massa nascono omogeneità e sentimenti di uguaglianza, imitazione
del narcisismo e naturale aggressività verso l’altro, si crea un legame lipidico con gli altri a causa di pulsioni
amorose deviate rispetto alle loro mete originarie (sublimazione e identificazione).
Il capo tiene unita la massa.
All’origine c’è sempre il mondo della pulsione e del conflitto: la socialità è una derivazione del conflitto
interiore.
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 12. Il primato scientifico e morale del sociale: Durkheim
Il sociale: è una dimensione che trascende lo psichico (il fatto sociale manifesta il suo primato sul fatto
psichico: può essere analizzato solo in base ad altri fatti sociali senza bisogno di alcun risultato al fatto
psicologico, si spiega solo in base a fattori sociologici).
Il sociale si impone sull’individuo determinando comportamenti e idee, alcune si generalizzano e diventano
rappresentazioni collettive (religioni).
La società è tenuta insieme dalla solidarietà che affonda nella coscienza collettiva (come un collante sociale,
condizione base della vita associativa umana: può subire momenti di rottura, sconvolgimenti ma persiste
perché posta aldilà delle vicende individuali). Può essere meccanica (tipico delle società primitive con
lavoro indifferenziato) e organica (società moderne in cui la divisione del lavoro crea relazioni funzionali e
differenziate).
Il fatto sociale è qualsiasi modo di fare stabilito o no, suscettibile di esercitare sull’individuo una costruzione
esterna in quanto ha una sua propria esistenza indipendente dalle manifestazioni individuali (netta
autonomia del sociale rispetto allo psichico).
Analisi del suicidio: analizzato secondo categorie sociali al di fuori di ogni connotazione soggettiva:
- altruistico: legato a situazioni di elevata condivisione e coesione di principi collettivi
- egoistico: tempi in cui prevalgono valori individualistici ed è più debole il senso di tradizione collettiva
- anomico: momenti in cui si indeboliscono norme, valori, idee condivise
Analisi del gruppo: pensa, sente e agisce in modo totalmente diverso da quello in cui si comporterebbero i
suoi membri se isolati.
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Fondamenti teorici di psicologia sociale 13. Società del conflitto, soggetto dell’azione: Weber
Ottica molto diversa da Durkheim.
Per Weber la società è un concreto luogo di associazioni, scambi, conflitti plasmato dalle idee e dalle azioni
dei soggetti individuali e collettivi: l’incontro/scontro di credenze e interessi è il vero determinante del
possibile ordine esistente (non c’è un’ipotetica solidarietà o coscienza collettiva).
Siamo nel primo ventennio de XX sec: scontri sociali, guerre, crisi, si è perduta l’illusione di ogni forma di
solidarietà profonda.
Le idee: non sono entità idealisticamente intese, ma espressioni del concreto posizionarsi dei soggetti
individuali e collettivi che agiscono sulla scena sociale.
L’azione: non è espressione della struttura sociale, ma di concreti soggetti umani, non solo deve essere
spiegata secondo io metodo delle scienze naturali, ma compresa a livello delle intenzioni che la muovono e
delle relazioni mezzi/fini che la sostengono per coglierne il senso che i soggetti le attribuiscono.
La differenza con Durkheim: fatto sociale come modo di agire, pensare eterno all’individuo e dotato di
potere coercitivo.
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Fondamenti teorici di psicologia sociale