Negoziazione dell’interazione e presentazione di sé - interazionismo simbolico: Semin/Manstead
Interazionismo simbolico: le inferenze sono condivise da coloro che interagiscono (il significato è negoziato e non determinato da qualche parametro), l’attribuzione ha qui la funzione di regolazione del rapporto interattivo, di aiuto alla negoziazione. L’attribuzione è un processo modellato sulla base di significati comuni e condivisi che vive costantemente nell’interazione sociale: quando nell’interazione si verificano fratture e problemi bisogna rendere conto di azioni ed eventi, avanzare le proprie giustificazioni, presentare il sé per ripristinare la relazione. Qui l’attore controlla il proprio comportamento assumendo un atteggiamento riflessivo, anticipando l’attribuzione di significati e la risposta dell’altro; permette una continua regolazione/modulazione della propria condotta su quella dell’altro. Perciò la riflessione sulla condotta è stimolata solo dalle situazioni in cui i 2 interlocutori si accorgono di non far è riferimento a schemi di significato condivisi.
L’adeguatezza dell’attribuzione non è individuata in base a regole logico – statistiche ma diviene problema interpersonale; qualsiasi spiegazione causale sulla propria o altrui condotta può essere considerata un’occasione a disposizione del parlante per trasmettere una determinata immagine di sé )presentarsi).
Quindi il linguaggio è un riferimento essenziale: strumento per comprendere le dinamiche nell’interazione e per costruire il mondo dell’interazione stessa.
In conclusione
1960-85: cambiamento d’ottica riguardo ai processi di attribuzione:
1. soggetto epistemico: indirizzato a cercare la causa di ciò che succede per trovare punti di riferimento il più possibile stabili per suo universo cognitivo e l’agire. Limite: isolano i processi di attribuzione dalle concrete esigenze d’azione, staccata da motivazioni, scopi, intenzioni, stati affettivi; perciò il soggetto è produttore di errori, utilizzatore di schemi prefabbricati e scorciatoie (scienziato ingenuo)
2. Maggior importanza ai motivi di tutela de sé, collocazione pubblica della propria persona e condotta, l’universo cognitivo-sociale è più stabile di quanto si pensi e molte idee sull’accadere delle cose appartengono a un sapere condiviso. Problema del linguaggio come strumento di costruzione della realtà sociale: in esso bisogna cercare i modi e forme di spiegazione degli eventi e azioni sottoforma di rendiconti.
Continua a leggere:
- Successivo: Il sé e l’emozione nell’ottica sociocognitiva
- Precedente: Epistemologie ingenue e processi di interazione
Dettagli appunto:
-
Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Psicologia sociale
- Docente: Rossati
- Titolo del libro: Fondamenti teorici di psicologia sociale
- Autore del libro: P. Amerio
- Editore: Il mulino
- Anno pubblicazione: 1995
Altri appunti correlati:
- Psicologia cognitiva ed ergonomia
- Psicologia generale
- Teorie e Metodi della Psicologia Sociale
- Psicotecnologie e processi formativi
- Psicologia sociale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.