Questi appunti con riferimento alla misteriosa guida del pellegrino, prendono in esame le dinamiche della nascita del fenomeno del pellegrinaggio, le mete e le usanze dei fedeli. Si ricordano le mete di Compostela, Tours e di Cluny, oltre alla tradizionale visita alla Terra Santa.
Pellegrini del Medioevo
di Dario Gemini
Questi appunti con riferimento alla misteriosa guida del pellegrino, prendono in
esame le dinamiche della nascita del fenomeno del pellegrinaggio, le mete e le
usanze dei fedeli. Si ricordano le mete di Compostela, Tours e di Cluny, oltre
alla tradizionale visita alla Terra Santa.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Lettere e Filosofia
Esame: Storia medioevale1. Definizione di pellegrino
Definizione di pellegrini data da Labande: cristiani che in un dato momento della loro vita han deciso id
recarsi in un certo luogo sacro subordinando a ciò l’organizzione della propria esistenza. Il pellegrinaggio è
l’atto volontario con il quale l’uomo abbandona i luoghi consueti e le abitudini per recarsi in religiosità di
spirito in un santuario liberamente scelto o imposto dalla penitenza. Alla fine del viaggio si attende dal
contatto col luogo santo l’esaudimento di un desiderio personale o un approfondimento d sua vita.
Il pellegrinaggio rituale era già praticato da altre religioni. Il cristianesimo sostituisce ai luoghi sacri come
monti e fiumi luoghi palpabili, come quelli in cui nacque il Cristo.
Il cristiano può seguire leggendo il vangelo l’intero itinerario-vicenda del Cristo. La pace dopo l’editto del
313 e la munificenza dell' imperatore Costantino danno a Betlemme la basilica della Natività e a
Gerusalemme quella del S. Sepolcro. Queste due basiliche son progettate in funzione-santuario.
E’ accertato che fin dal 4° sec. alcuni pellegrini approfittando della pace dell'impero romano andarono a
venerare la tomba di Cristo. Un documento molto prezioso su di loro è “itinerarium a burdigala jerusalem
usque”, dove si descrivono strade ed alloggi nel percorso che da Bordeaux attraverso l’Italia arriva in Asia
minore. La conquista islamica rallenterà l’afflusso dei pellegrini, interrotto con il dominio dei selgiucidi nel
XI sec.
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Pellegrini del Medioevo 2. Reliquie, martiri e Santi
Il credente ha bisogno di segni sensibili per accrescere la sua fede: spesso è il sangue dei martiri, versato
fino all’editto di Costantino. I maggiori martiri sono Pietro e Paolo di Tarso, crocifisso e decapitato. Ci sono
tanti esempi di martiri, spesso avvicinati ai discepoli. Vedi Dionigi l’areopagita. La cristianità aggiunge poi
il nome di San Martino vescovo di Tours, popolare in Francia, e missionario. Non si esita a definirlo
apostolo. Nel 472 sui suoi luoghi nasce una chiesa a pianta basilicale. Altra sorgente dell’agiografia dell’alto
medioevo è l’immagine del vescovo che nel nome di Cristo guida le pecorelle: vedi la vicenda dei martiri
della legione texana dalla gran fede, guidati dal re Sigismondo convertito dall’arianesimo.
Con la dissoluzione dell'impero romano emerge con forza l’immagine di questi defensor civitatis, tra cui
mecenati e vescovi. Alle loro tombe molti giungono a pregare. Ogni città ha il suo confessore, la sua vergine
e un corpo da venerare. Culto delle reliquie. Vedi la spada del conte Orlando, Durlindana, che ha nel pomo
dorato un dente di S.Pietro; o al sangue di San Basilio, ecc. Le chiese cercano di procurarsi reliquie ad ogni
costo. Ed audaci individui le derubano. I resti di S.Nicola di Mira, venerato in oriente, sono rubati da
marinai di Bari nel 1087, e da qui il culto. Tali vicende genereranno dispute interminabili. Così la guida del
pellegrino di Santiago si scaglia contro vari monaci che dicono di avere il corpo di s. egidio. Ma ai pellegrini
poco importa. Il corpo dei santi è esibito e difeso, o spesso spostato. Poi ci sono corpi che nessuno riuscì a
spostare.
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Pellegrini del Medioevo 3. Reliquie nelle chiese
Com’erano conservate le reliquie? Dove la sicurezza lo permetteva, in casse finemente lavorate e poi
esposte in nicchie sporgenti e semicircolari scavate nella muratura. L’abside con le reliquie sarà spesso
associato al corridoio anulare a gomito, da dove il fedele vede la confessione centrale. Primi esempi di tale
pianta: del X secolo: Cattedrale di Clermont e basilica di Agaune.
E le chiese? Principi comuni ispirarono la creazione di monumenti famosi come l’abbazia di S. fede di
conques, san saturnino a tolosa o la cattedrale di Compostela. Tutte iniziate nel XI secolo e apparentemente
uguali: pianta sviluppata con lunghe navate, capaci di contenere molti fedeli, navate laterali che ritornano
lungo i bracci del transetto, sporgente e con un coro profondo che temina con un deambulatorio ad absidiole
raggiate. La tesi delle chiese delle vie di pellegrinaggio è di Joseph Bedier.
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Pellegrini del Medioevo 4. Pellegrinaggi dalle crociate all'anno Mille
Lo spirito del pellegrinaggio ha continuato a svilupparsi lungo l’XI secolo per sfociare nella crociata. I
primi pellegrini occidentali conosciuti son però nomi che sfumano nella leggenda. A Cluny, dove l’abate
Oddone trasferirà presto le ceneri dei santi apostoli, un testo specifica nel 928 l’arrivo del pellegrino
Rostaing, che veniva per pregare. Morendo, lasciò della terra a Cluny. Poi del periodo ci sono le
testimonianze di molti cronisti sui pellegrini. E’ in questo clima di prodigi e fervore che nascono o
cominciano ad esser ricostruite le grandi basiliche di pellegrinaggio. Anche la storia aiuta: i saraceni sono
vinti, gli ungheresi respinti da Ottone nel 955. In francia c'è una monarchia ereditaria che garantisce maggior
stabilità. L’impero è tenuto stabilmente da ottoni e franchi. Cominciano ad emergere elementi feudali e si
aprono le strade dei commerci. Nel 1050 comincia l’epoca dei grandi dissodamenti. Nascono nuove
parrocchie, le città si dilatano. Quindi: stabilizzazione sociale ed espansione, che segnano anche la vita
religiosa: si incrementano i pellegrinaggi. Si innalza anche il livello religioso e morale del clero. Simonia
(acquisti con denaro di benefici ecclesiastici) e nicolaismo (matrimonio membri del clero) cominciano ad
essere contrastati. Nascono i monasteri. C’è fervore intellettuale, come dimostrato dalle controversie della
fine XI sec. i monaci si nutrivano di colloqui, vite di santi, leggende agiografiche. Le raccolte di miracoli
erano spesso strumenti per dissetare il popolo desideroso di ascoltare.
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Pellegrini del Medioevo 5. Pellegrinaggio tra periodo romanico e gotico
Nel pellegrinaggio si sa di rischiare la vita, ma lo si fa. Gli uomini ereditano dalle loro ascendenze barbare
una certa propensione al nomadismo, spostandosi in continuazione. La nozione di domicilio, cara oggi,
sfuggì a lungo agli spiriti medievali. Oddone di cluny, ad es, attraversa più volte le Alpi. I santi diventano
trascinatori di uomini e moltiplicano il fervore delle manifestazioni collettive. Il pellegrino del medioevo è
avido di visioni e spettacoli.
Aspetti principali della “disponibilità alla Grazia” dell’uomo medievale: una candida ingenuità ed il credito
al meraviglioso nelle sue varie espressioni. Il moltiplicarsi dei santuari regionali permette ad ognuno di
soddisfarsi. Grandi pellegrinaggi come quello alla Maddalena di Vezelay patiscono così di disaffezione. Ma
sembra si rinnovino alcune devozioni popolari, come quella dell’imitazione di Gesù Cristo. Tommaso da
kempis scrive di molte persone che accorrono nei luoghi santi, e baciano le reliquie…Si risvegliano, e siamo
attorno al XV secolo, il nomadismo, l’errare e il vagabondaggio, ed il pellegrinaggio assieme.
I periodi quindi sono 3: periodo romanico – periodo di passaggio (pellegrinaggio intiepidito) – periodo
gotico.
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Pellegrini del Medioevo 6. Spirito del pellegrino e la Terra Santa
Lo spirito del pellegrino è quello di un uomo disposto a vagabondare finchè un santo non esaudisca il suo
desiderio Come il giovane paralitico di Reims che viaggiò per l’Europa fino ad essere guarito da Santa Fede
di Conques. Ma molto vivo all’epoca era anche lo spirito di penitenza. Come quello di San Gerardo
d’Aurillac che si recava di frequente a Roma. I confessori, poi, davano di frequente come penitenza il
pellegrinaggio: l’anima si trova e placa nelle fatiche, e Dio parla nella tribolazione.
Il voto sollecita la scelta di un santuario, la cui visita rappresenta il fine stesso del pellegrinaggio. Ad
orientare questa ispirazione intervengono la libera decisione, i precedenti geografici o sociali. Gerusalemme
un nome su tutti. La tradizione cristiana sovrappone alla città la visione di una Gerusalemme ideale, celeste.
Il pellegrinaggio in Terra Santa scopre una via di terra dopo la conversione degli ungheri alla fine del X sec.
nel 1048 i bizantini ricostruiscono il Santo Sepolcro, ed illustri visitatori vi si recano. Si organizzano anche
spedizioni collettive. Nobili e poveri intraprendono spedizioni assieme. Quando nel 1078 i turchi bloccano e
conquistano la santa tomba di Cristo, abbiamo nel 1095 l’esplosione popolare di Clermont, dove il papa
Urbano II indica la crociata.
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Pellegrini del Medioevo 7. Crociata come preghiera e penitenza
Crociata come spedizione per preghiera e penitenza, o per vincere l’indulgenza legata alla lotta vs
l’infedele? E il pellegrinaggio medievale nel XII sec? la fondazione del regno latino comporta una
conseguenza: per la difesa dei luoghi santi son creati 2 ordini militari: i templari sostenuti da San Bernardo e
quello dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme. Entrambi dispongono di varie strutture per i
pellegrini. I Templari di spagna proteggono i confini cristiani e le vie di Compostela.
L’occidente comunque, in sostituzione dei luoghi sacri in cui visse il Cristo, offre al fervore le tombe di 3
apostoli: Pietro, capo della Chiesa Cattolica fondata dal Cristo, e le cui reliquie son nascoste in Vaticano.
Liberati i passi alpini dalle incursioni dei saraceni l’accesso all’Italia si libera. Poi si visita la basilica di S
Paolo fuori le mura, edificata dove fu decapitato Paolo, e si venerano le reliquie dei santi apostoli
Bartolomeo, Giacomo il minore e Filippo, Simone e Giuda, Andrea e Matteo. Il pellegrinaggio romano,
prima eclissato da quello di Compostela, ritornerà in voga dopo che nel 1300 il papa Bonifacio VIII istituirà
un anno giubilare celebrato da grandi solennità. Periodico prima ogni 100 anni, poi ogni 25.
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Pellegrini del Medioevo