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Direttive della guida del pellegrino



Il pellegrino deve essere ricevuto da tutti con carità, e circondato di venerazione. Chi gli avrà dato ospitalità avrà per ospite il Signore in persona. “chi accoglie voi, accoglie Me”. Circolano strane storie su chi non accoglie. Il solo obbligo del pellegrino è camminare, liberamente. La guida del pellegrino suggerisce che “bisogna visitare” luoghi di devoti santi disseminati lungo il cammino. Soste sacre che offrono occasioni per elevare l’anima. A questa esortazione la Guida aggiunge 3 precetti spirituali: piantare una croce sul passo di Cize, o vicino al passo di Bentartè, dopo aver pregato. La tradizione risale a Carlo magno. Secondo precetto: il bagno finale nelle acque dei lavamentula, a  2 miglia da Santiago. Sembra legato a una purificazione rituale: l’atmosfera non era comunque priva di allegria.
Altra ingiunzione: discendendo dal monte cebrero, in Galizia, il Cammino di Santiago passa vicino a delle cave di pietra da calce: ogni pellegrino riceva così una pietra, da trasportare fino al forno di Castagnola, da dove la calce giungeva poi a Santiago. Metodo che giovava a Santiago.

Tratto da PELLEGRINI DEL MEDIOEVO di Dario Gemini
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