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Pellegrinaggi dalle crociate all'anno Mille



Lo spirito del pellegrinaggio ha continuato a svilupparsi lungo l’XI secolo per sfociare nella crociata.  I primi pellegrini occidentali conosciuti son però nomi che sfumano nella leggenda. A Cluny, dove l’abate Oddone trasferirà presto le ceneri dei santi apostoli, un testo specifica nel 928 l’arrivo del pellegrino Rostaing, che veniva per pregare. Morendo, lasciò della terra a Cluny. Poi del periodo ci sono le testimonianze di molti cronisti sui pellegrini. E’ in questo clima di prodigi e fervore che nascono o cominciano ad esser ricostruite le grandi basiliche di pellegrinaggio. Anche la storia aiuta: i saraceni sono vinti, gli ungheresi respinti da Ottone nel 955. In francia c'è una monarchia ereditaria che garantisce maggior stabilità. L’impero è tenuto stabilmente da ottoni e franchi. Cominciano ad emergere elementi feudali e si aprono le strade dei commerci. Nel 1050 comincia l’epoca dei grandi dissodamenti. Nascono nuove parrocchie, le città si dilatano. Quindi: stabilizzazione sociale ed espansione, che segnano anche la vita religiosa: si incrementano i pellegrinaggi. Si innalza anche il livello religioso e morale del clero. Simonia (acquisti con denaro di benefici ecclesiastici) e nicolaismo (matrimonio membri del clero) cominciano ad essere contrastati. Nascono i monasteri. C’è fervore intellettuale, come dimostrato dalle controversie della fine XI sec. i monaci si nutrivano di colloqui, vite di santi, leggende agiografiche. Le raccolte di miracoli erano spesso strumenti per dissetare il popolo desideroso di ascoltare.

Tratto da PELLEGRINI DEL MEDIOEVO di Dario Gemini
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