Questi appunti sono dedicati al volume di Costa e Manente che analizza il turismo secondo la sua dimensione prettamente economica.
In particolare si approccia il turismo come sistema e industria; si identificano i fattori della domanda e dell'offerta analizzadoli alla luce della teoria neoclassica del consumo e della teoria del consumo di Lancaster.
Poiché il turismo si appoggia generalmente al tempo libero, si approfondisce la concezione economia del tempo il suo valore per il consumatore.
Analisi e dimensione economica del turismo
di Elisabetta Pintus
Questi appunti sono dedicati al volume di Costa e Manente che analizza il
turismo secondo la sua dimensione prettamente economica.
In particolare si approccia il turismo come sistema e industria; si identificano i
fattori della domanda e dell'offerta analizzadoli alla luce della teoria neoclassica
del consumo e della teoria del consumo di Lancaster.
Poiché il turismo si appoggia generalmente al tempo libero, si approfondisce la
concezione economia del tempo il suo valore per il consumatore.
Università: Università degli Studi di Cagliari
Facoltà: Economia
Esame: Economia del turismo, a.a. 2010/2011
Docente: Roberto Cotti
Titolo del libro: Economia del turismo. Modelli di analisi e
dimensioni economiche del turismo
Autore del libro: Paolo Costa e Mara Manente
Editore: TUP
Anno pubblicazione: 20001. Turismo, sistema turistico e industria turistica
Il turismo:
- attiva processi caratteristici di produzione e consumo di beni e servizi scambiati su più mercati collegati tra
loro;
- implica l’uso complementare di risorse non riproducibili che si configurano spesso come beni pubblici o
beni a proprietà comune;
- genera esternalità che postulano relazioni non di mercato da parte dei decisori pubblici;
- mette in moto processi di concorrenza su scala internazionale.
È quindi l’insieme di atti di consumo di beni o servizi, in parte prodotti, individuabili in modo preciso solo
dal lato della domanda (sfocatezza concettuale), poiché non sono separabili i beni e i servizi acquistati dai
turisti da quelli acquistati dai non turisti: il trasporto, il vitto, l’alloggio e la ricreazione, le funzioni di
consumo del turismo, possono essere richiesti da chiunque.
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Analisi e dimensione economica del turismo 2. Il concetto di turismo
È l’insieme delle attività svolte da chiunque si allontani temporaneamente dal proprio ambiente normale per
una molteplicità di scopi diversi da quello dello svolgimento di un’attività remunerata. Ha 5 caratteristiche
principali:
a) nasce da un movimento di persone verso varie destinazioni e dal loro soffermarsi in esse;
b) vi sono due elementi fondamentali, e cioè il viaggio verso la destinazione e il soffermarsi in essa per
svolgervi delle attività;
c) il viaggio e il soffermarsi si realizzano al di fuori dei luoghi normali di residenza e di lavoro, generando
attività che sono diverse e distinguibili da quelle delle popolazioni che risiedono o che lavorano nei luoghi
attraverso i quali i turisti viaggiano o nei quali si soffermano;
d) il movimento verso le destinazioni è breve, temporaneo e legato all’intenzione di ritornare entro pochi
giorni, settimane o mesi;
e) le destinazioni sono visitate per scopi diversi da quello di prendervi residenza permanente o di dedicarsi a
un’occupazione remunerata.
È quindi un concetto definito sulla base di due dimensioni oggettive, lo spazio e il tempo, e su un elemento
soggettivo, la motivazione. Lo spazio si concretizza nello spostamento da un ambiente quotidiano a un
ambiente altro, anche se è difficilmente quantificabile poiché l’area in cui vengono svolte le attività abituali
varia da persona a persona in base al proprio grado di mobilità; il tempo stabilisce la durata e i limiti dello
spostamento, consentendo di distinguere il turismo vero e proprio dai fenomeni migratori e da altre forme di
migrazione temporanea, è una quota del tempo libero, o leisure time, intervallo residuale che rimane dopo
aver soddisfatto i bisogni essenziali e assolto ai normali obblighi lavorativi, familiari e personali; la
motivazione è legata al perché si fa turismo, connesso a un complesso di impulsi e esigenze che spingono un
individuo ad allontanarsi dalla propria comunità.
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Analisi e dimensione economica del turismo 3. Le soluzioni operative per classificare il turismo
Vengono individuati 3 criteri fondamentali per classificare il turismo:
- spostamento al di fuori del luogo di residenza: parametri riferibili a minima distanza percorsa, minima
durata dell’assenza, tempo minimo speso per il viaggio e minimo cambiamento di luogo;
- permanenza nel luogo visitato inferiore a una specifica durata;
- scopo del viaggio: motivi di piacere, motivi professionali non lavorativi e altri motivi.
Vengono quindi individuate tre forme di turismo:
- outbound tourism, turismo in uscita, effettuato all’estero dai residenti in un paese;
- inbound tourism, turismo in entrata, effettuato all’interno di un paese dai non residenti;
- domestic tourism, turismo domestico, effettuato all’interno di un paese dai residenti del paese stesso.
Queste tre forme vengono combinate in:
- turismo internazionale: interscambi turistici che interessano due o più paesi, formato da inbound e
outbound;
- turismo interno: flussi turistici, residenti e non residenti, che interessano un paese, formato da domestic e
inbound;
- turismo nazionale: flussi turistici generati dai residenti in un paese, indipendentemente dalla località di
destinazione, formato da domestic e outbound.
Si definisce residente in un Paese una persona che abbia vissuto nel Paese stesso per almeno un anno o
dodici mesi consecutivi prima di spostarsi in un’altra nazione per un periodo non eccedente un anno;
residente in un luogo, invece, è definito chi ha vissuto in quella località per almeno 6 mesi consecutivi prima
di spostarsi in un’altra località dello stesso Paese per un periodo non superiore a 6 mesi.
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Analisi e dimensione economica del turismo 4. Definizione di visitatore internazionale
È definito come chiunque visiti un Paese diverso da quello di residenza abituale e vi rimanga per almeno 24
ore. Nel 1950 vengono inseriti anche gli studenti in viaggio di istruzione, oltre ad essere definiti
l’escursionista internazionale chi viaggia per motivi di piacere, di salute, di studio e di famiglia e visita un
Paese diverso da quello di residenza abituale per meno di 24 ore, e il viaggiatore in transito, chiunque
attraversi un Paese senza fermarsi, indipendentemente dal tempo trascorso nel Paese stesso oppure chiunque
viaggi attraverso un Paese in meno di 24 ore facendo solo brevi soste a scopo non turistico.
Nel 1976 viene definito il visitatore internazionale come chiunque entri in un Paese diverso da quello di
residenza abituale per motivi diversi dall’esercizio di un’attività remunerata nel Paese considerato e per un
periodo inferiore a un anno; vengono inclusi in questa categoria anche:
- i membri degli equipaggi di aerei e navi che fanno scalo in un Paese;
- i viaggiatori per affari o per commercio per meno di un anno;
- i dipendenti di organismi internazionali in missione, per meno di un anno;
- coloro che risiedono all’estero e tornano temporaneamente nel Paese in cui hanno la nazionalità.
Vengono esclusi e inseriti nella categoria dei viaggiatori:
- coloro che attraversano la frontiera per emigrare o per ottenere un’occupazione nel Paese di destinazione;
- i diplomatici o i membri delle forze armate;
- i dependents, cioè i familiari o i subalterni, della categoria precedente;
- i rifugiati, i nomadi o i lavoratori frontalieri;
- i viaggiatori in transito, in attesa di cambiare il mezzo di trasporto, purchè non lascino le zone di porto
franco;
- chiunque soggiorni in un Paese diverso da quello di residenza per più di un anno.
A loro volta i visitatori internazionali possono essere divisi in:
1. turisti internazionali: coloro che trascorrano almeno 1 notte ma meno di 1 anno nel Paese di destinazione
per scopi ricreativi o per motivazioni considerate equivalenti e definite “ricreative allargate” (ragioni
mediche, religiose, di affari o di studio, sempre per libera scelta);
2. escursionisti internazionali: coloro che trascorrano meno di 24 ore nel Paese di destinazione, includendo
anche i visitatori che sono passeggeri di una nave da crociera qualora visitino il porto di giorno e tornino a
bordo la sera; copre comunque 3 gruppi di visitatori:
a) visitatori giornalieri: le persone che arrivano in un Paese e ripartono lo stesso giorno, ormai sono facilitati
dall’evoluzione tecnologica nel settore dei trasporti;
b) passeggeri delle crociere nel caso in cui visitino il porto di giorno e tornino a dormire a bordo;
c) membri dell’equipaggio nel caso in cui non trascorrano la notte nelle strutture ricettive del Paese di
destinazione, includendo anche gli equipaggi delle navi da guerra in visita di cortesia al porto del Paese di
destinazione.
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Analisi e dimensione economica del turismo 5. Definizione di visitatore domestico
Viene definito come chiunque risieda in un Paese, indipendentemente dalla propria nazionalità, e che visiti
un luogo nel Paese stesso per un periodo di tempo non superiore ai 6 mesi e per qualsiasi motivo eccetto
l’esercizio di un’attività remunerata nella località visitata, includendo quindi il turista domestico e
l’escursionista domestico. Quest’ultima categoria è difficile da definire a causa delle differenti
caratteristiche geografiche e di densità popolativa dei vari Paesi: ogni Paese ha sviluppato un proprio
sistema di misurazione dello spazio. In particolare i criteri sono: per quanto riguarda la distanza nel viaggio
di sola andata (< 20 km; 20 km < x < 30 km; 30 km < x < 50 km; 50 km < x < 100 k; 100 km < x < 150 km;
> 150 km) e per quanto riguarda la durata (< 2h; 2 h < x < 3 h; 3 h < x < 4 h; 4 h < x < 6 h; 6 h < x < 8 h; 8 h
< x < 12h; 12 h < x < 24 h).
Importanti e tenuti in considerazione anche i vacanzieri, che effettuano turismo di vacanza, quello che
comporta almeno 4 giorni e 4 notti consecutive di permanenza al di fuori del proprio luogo di residenza, e
turismo di breve vacanza, quello la cui durata è inferiore al limite suddetto, ma comunque sempre superiore
a una notte.
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Analisi e dimensione economica del turismo 6. Il sistema turistico
Un sistema è formato da un insieme di gruppi tra loro interrelati che devono essere coordinati e organizzati
in un’unica struttura, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; ci sono vari approcci a seconda
dell’aspetto che si vuole mettere in evidenza.
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Analisi e dimensione economica del turismo 7. Il sistema turistico come insieme di interazioni tra gruppi di
attori
Gli attori interessati al fenomeno sono:
- turista: mira a soddisfare precisi bisogni la natura dei quali determina la destinazione scelta;
- imprese: operano in termini professionali per soddisfare le esigenze del turista mediante la produzione di
beni e servizi ad esso destinati;
- sistema politico-amministrativo: governa le località di destinazione turistica e che può influire sullo
sviluppo e sull’organizzazione dell’offerta e della domanda;
- comunità ospitante: insieme delle persone residenti nelle località oggetto dei flussi turistici e che entra in
contatto con i visitatori.
Il turismo quindi può essere definito come l’insieme dei fenomeni e delle relazioni che si sviluppano
dall’interazione tra i quattro attori sia nel processo di attrazione dei turisti, sia nel periodo di loro
permanenza nella località scelta.
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Analisi e dimensione economica del turismo 8. Il sistema turistico come circuito
Ci sono due chiavi di lettura:
elemento centrale il mercato, luogo in cui i potenziali turisti diventano turisti effettivi con una serie di
decisioni che mirano a destinare una quota di reddito e tempo libero al viaggio. Una volta presa la decisione
di spostarsi, deve scegliere dove, quando e come muoversi: tale scelta si concretizza nell’acquisto di un
viaggio, la cui tipologia influisce sulla forma della domanda turistica e sulla località di destinazione
raggiunta. La destinazione è l’insieme di tutte le attrazioni, i servizi e i beni che il turista utilizza durante il
suo soggiorno; il processo circolare si chiude con il collegamento tra destinazione e marketing e tra
marketing e mercato. Le relazioni sono interpretate in termini di meccanismi di retroazione operanti
all’interno del sistema stesso;
elemento centrale la destinazione, intesa come combinazione spaziale di attrazioni e di infrastrutture che si
sviluppano e si modificano nel tempo. Il sistema turistico rappresenta l’insieme delle attività economiche,
dei luoghi, delle persone e delle istituzioni che direttamente e indirettamente sono coinvolti nella produzione
e nel consumo di beni e servizi turistici connessi con una specifica destinazione. L’analisi delle interazioni
tra il mercato e le località meta dei flussi turistici mette in luce che i beni e i servizi acquistati non
rappresentano l’oggetto principale delle esigenze del turista, ma sono complementari al godimento di risorse
localizzate, non riproducibili e acquisibili senza pagare alcun prezzo.
Entrambi gli approcci assumono come centrale il concetto di turista, poiché la definizione del soggetto e dei
suoi bisogni identifica anche l’insieme dei beni e dei servizi che soddisfa quei bisogni. Questa
identificazione passa attraverso l’analisi segmentata del comportamento del consumatore, da dove emerge
da una parte la distinzione tra attività che ruotano intorno agli attrattori e attività dirette alla produzione e
allo scambio di beni e servizi che complementano i servizi resi dagli attrattori e dall’altra il riconoscimento
che l’offerta turistica è costituita da due sottoinsiemi strettamente connessi, quello delle risorse primarie e
quello della produzione.
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Analisi e dimensione economica del turismo 9. L’industria dei viaggi e del turismo
Non è facile definire una simile industria, né capire se esista davvero, dal momento che la produzione legata
al turismo è atipica, caratteristica che dipende dal fatto che oggetto della produzione turistica è tutto ciò che
serve per soddisfare i bisogni dei viaggiatori, con le conseguenze che l’insieme dei beni e servizi prodotti
per i turisti è composito e non definibile a priori e che alcuni beni e servizi sono essenziali per il turismo,
altri svolgono un ruolo di supporto, e altri sono esclusivi per i turisti, ma la maggior parte serve tutta la
popolazione, anche quella non turistica, senza dimenticare che la produzione turistica è strettamente
connessa all’uso e alla valorizzazione di risorse primarie che sono gli attrattori della domanda turistica in
senso stretto. Tali attività appartengono sia al mondo industriale sia a quello commerciale, hanno strutture
produttive del tutto eterogenee e hanno in comune soltanto la funzione di fornire quanto serve a soddisfare i
bisogni del consumatore turista. Per studiarla, si ricorrono a due approcci diversi: l’approccio da offerta e
l’approccio da domanda.
Elisabetta Pintus Sezione Appunti
Analisi e dimensione economica del turismo