Cenni di partita doppia ed esercizio amministrativo. L'elaborato si divide in 5 parti: l'azienda e le operazioni di gestione, il patrimonio e il reddito d'impresa, le scritture contabili, il metodo della partita doppia e infine il libro giornale.
Ragioneria
di Vera Albanese
Cenni di partita doppia ed esercizio amministrativo. L'elaborato si divide in 5
parti: l'azienda e le operazioni di gestione, il patrimonio e il reddito d'impresa, le
scritture contabili, il metodo della partita doppia e infine il libro giornale.
Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
Facoltà: Giurisprudenza
Corso: Economia Aziendale
Esame: Fondamenti di partita doppia1. Le fasi per lo svolgimento di un'attività economica
Per soddisfare i propri bisogni, l'uomo, da solo o associato ad altre persone, svolge un'attività economica in
cui si distinguono tre fasi:
- la produzione di beni che consiste nella trasformazione materiale di materie prime e fattori produttivi
mediante l'utilizzo di tecnologie, macchinari e forza lavoro.
- la produzione di servizi che consiste in una o più attività espletate da una o più persone fisiche
appositamente organizzate in strutture imprenditoriali per fornire prestazioni di vario tipo, quali trasporto,
consulenza, assicurazione.
- Il consumo che è l'atto in cui si utilizzano beni e servizi per soddisfare esigenze primarie e secondarie degli
individui.
La produzione riguarda:
1) la produzione fisica di beni o la prestazione di servizi, si parla in tal caso di produzione diretta. Avremo
allora, ad esempio, la lavorazione di materie prime come esempio di produzione diretta di beni; il trasporto
automobilistico, ferroviario, aereo come produzione diretta di servizi.
2) Il trasferimento di beni nello spazio, come, ad esempio, l'attività distributiva di automobili in vari luoghi.
3) Il trasferimento di beni nel tempo, come, ad esempio, l'attività di conservazione di alimenti, da immettere
gradualmente sul mercato.
I casi 2) e 3) sono considerati una forma di produzione indiretta.
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Ragioneria 2. Gli elementi fondamentali di un'azienda
L'attività economica, cioè l'insieme delle operazioni compiute dai singoli o da gruppi di persone, per
produrre e utilizzare i beni e i servizi che servono a soddisfare i bisogni individuali o collettivi, si attua
mediante le aziende.
L'azienda è l'organizzazione economica destinata a durare nel tempo, nell'ambito della quale, in modo
coordinato, si procaccia, si produce e si consuma ricchezza per soddisfare i bisogni.
Gli elementi fondamentali di un'azienda sono:
- i beni economici, costituenti il suo patrimonio, destinati ad essere scambiati o utilizzati per soddisfare i
bisogni dei soggetti dell'azienda o dei consumatori;
- un'organizzazione stabile;
- le persone, che svolgono a diversi livelli di responsabilità, funzioni e compiti tra loro coordinati;
- le operazioni, tra loro collegate, svolte per raggiungere i fini aziendali;
- i fini, che consistono nel soddisfacimento diretto o indiretto dei bisogni dell'uomo.
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Ragioneria 3. Classificazione delle aziende
Distinguiamo le aziende in tre gruppi:
1) Aziende di consumo:sono quelle in cui è prevalente l'attività di consumo; hanno come fine il
soddisfacimento diretto dei bisogni delle persone componenti l'azienda;
2) Aziende di produzione: sono quelle in cui è prevalente l'attività di produzione diretta allo scambio;
producono beni e servizi per venderli sul mercato e conseguire un utile;
3) Aziende composte: sono quelle che sviluppano un'attività di produzione e di consumo ed hanno come fine
il soddisfacimento di bisogni collettivi e pubblici.
Le aziende di consumo e quelle composte sono chiamate aziende di erogazione .
Le aziende di erogazione svolgono un'attività avente come fine il soddisfacimento diretto dei bisogni e delle
aspirazione dei loro soggetti. Un esempio è la famiglia .Oppure abbiamo aziende che soddisfano bisogni
collettivi abbiamo, ad esempio, lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni.
Le aziende di produzione attuano un processo produttivo per il mercato e svolgono un'attività di scambio
per conseguire un'utile.
Le aziende di produzione si distinguono a seconda dell'attività svolta, in:
- aziende del settore primario, che sono costituite da aziende di caccia e pesca, agricole ed estrattive;
- aziende del settore secondario, che sono costituite da aziende di costruzione e aziende industriali;
- aziende del settore terziario, che sono costituite da aziende di servizi, mercantili, bancarie, assicuratrici e
finanziarie.
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Ragioneria 4. Aziende indivise e aziende divise
Secondo il luogo in cui operano, le aziende si distinguono in:
- aziende indivise;
- aziende divise.
Sono dette indivise le aziende che esplicano la loro attività in una sede unica ove sono localizzati i loro
stabilimenti o uffici.
Sono dette divise le aziende che dispongono di diversi stabilimenti ed uffici in più punti di un territorio.
L'esempio più cospicuo di azienda divisa è costituito dalle banche che hanno in più città filiali variamente
denominate, come succursali, agenzie, sportelli.
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Ragioneria 5. Aziende piccole, medie e grandi
Il criterio di classificazione delle aziende secondo la loro dimensione è di basilare importanza, in quanta
dalla individuazione della grandezza dimensionale discende l'applicazione di leggi e regolamenti specifici.
Sotto il profilo dimensionale le aziende sono classificate in piccole, medie, grandi.
I parametri normalmente assunti per determinare le dimensioni delle aziende di produzione sono:
- il fatturato annuo, cioè il volume delle vendite effettuato in un dato anno;
- il numero dei lavoratori dipendenti mediamente occupati nell'anno;
- il capitale investito nella combinazione produttiva nell'anno.
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Ragioneria 6. Imprenditore, impresa e azienda nel Codice civile
Il codice civile definisce l'imprenditore e l'azienda ma non l'impresa la cui nozione è facilmente desumibile
da quella di imprenditore.
Secondo l'art.2082 del codice civile, "è imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica
organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi".
Gli elementi della nozione di imprenditore, che risultano dalla definizione legislativa sopra riportata, sono:
- l'economicità dell'attività;
- la professionalità;
- la presenza di un organizzazione;
- il raggiungimento di finalità collegate alla produzione o allo scambio di beni o servizi.
Secondo l'art. 2555 del codice civile, "l'azienda è il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per
l'esercizio dell'impresa".
Tenuto conto delle nozioni legislative sopra riportate, l'impresa può essere definita come l'attività economica
diretta alla produzione o allo scambio di beni o di servizi che un soggetto, detto imprenditore, esercita
professionalmente mediante un complesso di beni organizzati in funzione di tale attività.
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Ragioneria 7. Soggetto giuridico e soggetto economico
L'attività aziendale si realizza attraverso operazioni distinte, tra loro coordinate nel tempo e nello spazio. Si
pensi all'acquisto di beni e sevizi, alla trasformazione di materie prime, all'assemblaggio di parti
componenti, alla prestazione di servizi, alla vendita di prodotti, alla concessione di crediti, ecc.
Tali operazioni determinano il formarsi di una complessa rete di rapporti che si definiscono diritti ed
obblighi. Ad esempio, l'approvvigionamento di merci con pagamento dilazionato comporta, da un lato,
l'acquisizione del diritto di proprietà, e dall'altro l'obbligo di pagare al fornitore il prezzo pattuito alla
scadenza convenuta.
Il soggetto giuridico di un'azienda è l'ente che assume i diritti e le obbligazioni derivanti dalle operazioni
aziendali.
Può essere soggetto giuridico:
a) una persona fisica, titolare
dell'azienda;
b) una persona giuridica, cioè un ente, previsto dalla legge e riconosciuto dallo Stato, come
titolare di diritti ed obbligazioni.
A seconda del loro soggetto giuridico:
a) sono aziende pubbliche, quelle che fanno capo a una persona giuridica pubblica (ad es. lo Stato);
b) sono aziende private, quelle che hanno un soggetto giuridico privato; a loro volta possono distinguersi in:
- aziende individuali, se il soggetto giuridico è una persona fisica;
- aziende collettive, se il soggetto giuridico è un unione di persone oppure una persona giuridica privata.
Soggetto economico di un'azienda è, invece, la persona o gruppo di persone, che di fatto esprime in azienda
il supremo potere di comando.
In realtà, si tratta del l'insieme delle persone fisiche che esprimono gli interessi interni aziendali; esso
coincide con i portatori di capitale proprio ( imprenditore individuale o soci) e i lavoratori dipendenti.
Di seguito si presentano alcune esemplificazioni sui soggetti aziendali.
1) Azienda gestita in forma individuale
2) Azienda gestita in forma di società in nome collettivo
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3) Azienda gestita in forma di società per azioni (socio A 60% del capitale, socio B 40% del capitale)
I portatori di capitale proprio ed i lavoratori concorrono direttamente, quali forze agenti, al processo di
procacciamento, produzione, consumo e distribuzione di ricchezza anche se con attese diverse. Per i primi si
hanno aspettative di redditività continua e soddisfacente dell'investimento, per i secondi di remunerazione
adeguata e di stabilità dell'occupazione.
Al soggetto economico sono demandate in teoria le iniziative di costituzione, di funzionamento e di governo
dell'azienda; nella realtà l'attività di governo è esercitata solo da una ristretta cerchia di persone che prende
le decisioni e costituisce il soggetto economico di fatto. Si tratta delloimprenditore nelle aziende individuali
o dei portatori del capitale di comando, cioè di coloro che detengono le maggioranze assembleari, e del
management da essi nominato, nelle società.
Tuttavia le decisioni del soggetto economico di fatto risentono direttamente delle attese e degli interessi di
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Ragioneria tutte le persone costituenti il soggetto economico.
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Ragioneria 8. Relazioni tra azienda e ambiente esterno
L'azienda, in quanto organismo operante, trae dal'ambiente esterno tutte le possibilità di vita
In particolare, l'azienda:
- riceve dal mondo esterno molteplici "inputs", sotto forma di fattori produttivi (lavoro, capitale, materie
prime, fonti di energia) e di influssi di varia natura (vincoli ecologici, norme di legge, esenzioni fiscali,
agevolazioni finanziarie, ecc.);
- trasforma tali "inputs";
- ottiene degli outputs che ritrasmette all'ambiente sotto forma di prodotti e servizi.
Quando diciamo ambiente intendiamo riferirci anche all'ambiente generale, del quale possiamo distinguere
tre aspetti fondamentali:
- l'ambiente fisico o naturale; l'ambiente sociale e culturale;
- l'ambiente economico e politico.
I mercati specifici in cui l'azienda opera possono così configurarsi:
- mercati di acquisto dei fattori produttivi;
- mercati di vendita dei beni o servizi prodotti.
I mercati di approvvigionamento dei fattori produttivi sono i seguenti
- mercato del lavoro;
- mercato delle tecnologie;
- mercato delle materie prime;
- mercato delle fonti di energia;
- mercato dei capitali.
L'azienda, per svolgere economicamente i suoi processi e realizzare le sue finalità, deve adattare
assiduamente le sue coordinazioni produttive alle condizioni sempre mutevoli dell'ambiente in cui è
chiamata ad operare. L'azienda, inoltre, nel suo operare è in grado di influenzare bisogni, gusti, mode,
nonché di condizionare la struttura ambientale esterna che la circonda.
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Ragioneria 9. Finanziamenti e investimenti aziendali
La gestione è il complesso delle molteplici operazioni tra loro coordinate svolte in funzione del
raggiungimento dei fini aziendali, tra i quali assume particolare importanza l'ottenimento di un risultato
economico positivo (utile).
Le operazioni di gestione consistono:
- nel reperimento dei finanziamenti, cioè dei mezzi monetari necessari allo svolgimento dell'attività
aziendale;
- nell'investimento dei mezzi monetari in fattori produttivi;
- nella combinazione di fattori produttivi per lo svolgimento dell'attività di trasformazione tecnico-
economica,
- nell'attività di scambio di e/o altri beni e servizi che determina il disinvestimento dei fattori produttivi in
precedenza acquistati e trasformati e quindi consente di tornare in possesso di mezzi monetari da destinare a
nuovi investimenti.
Sono dette finanziamenti le fonti di reperimento dei mezzi necessari alla costituzione dell'azienda e al suo
funzionamento.
Sono detti investimenti i fattori produttivi acquistati per lo svolgimento dell'attività aziendale.
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Ragioneria 10. I finanziamenti per la costituzione di un'azienda
Chi decide di dar vita ad un'azienda, per la sua costituzione può apportare denaro o assegni versati in cassa
o presso un c/c bancario che viene intestato per regolare le operazioni aziendali. Oppure può apportare beni
già in possesso dell'imprenditore, frutto di precedenti investimenti personali.
Per iniziare l'attività di gestione e acquistare i fattori produttivi sono necessari ulteriori mezzi monetari.
L'azienda può procurarseli da un soggetto finanziatore che può partecipare in qualità di proprietario o socio
se si assume il rischio d'impresa e partecipa ai frutti della sua gestione. In tal caso il capitale apportato
prende il nome di capitale di rischio.
I finanziamenti effettuati con capitale di rischio derivano:
- da conferimenti effettuati dal proprietario o dai soci in sede di apporto iniziale o successivo;
- dagli utili conseguiti con la gestione, non prelevati dal proprietario o non distribuibili ai soci, e con i quali
l'azienda si autofinanzia.
I finanziamenti raccolti a titolo di capitale proprio:
a) non hanno una scadenza prefissata, in quanto i mezzi apportati dal proprietario o dai soci rimangono
investiti nell'azienda a tempo indeterminato; il proprietario o i soci potranno tornare in possesso del denaro
investito nell'azienda solo in casi che non possono avere una durata prefissata, quali:
- la cessione dell'azienda posseduta o di quote di proprietà della stessa;
- la liquidazione dell'azienda, corrispondente alla sua estinzione;
b) non comportano un obbligo predeterminato di remunerazione, nel senso che il capitale proprio è
remunerato solo se con la gestione si ottiene un risultato economico positivo(utile); se si subiscono perdite
viene a mancare la possibilità di remunerare il capitale apportato dal proprietario e dai soci;
c) sono soggetti al rischio d'impresa, cioè al rischio di perdite che non solo fanno mancare la sperata
remunerazione ma incidono sul valore dell'azienda o delle quote di proprietà della stessa.
Gli apporti,effettuati dal proprietario o dai soci quando viene fatta sorgere l'azienda o in periodi successivi,
possono essere costituiti sia da somme di denaro sia da conferimento in natura di beni ( per esempio:
fabbricati, terreni, automezzi, ecc).
I prelevamenti effettuati dal proprietario o dai soci (per rimborso di quote del capitale proprio, o recesso dei
soci, o liquidazione dell'azienda) possono riguardare somme di denaro o assegnazioni in natura di beni.
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Ragioneria Se i finanziamenti ottenuti a titolo di capitale proprio superano di gran lunga i finanziamenti ottenuti da terzi
l'azienda è capitalizzata. Viceversa, quando i finanziamenti di capitale proprio sono notevolmente inferiori a
quelli ottenuti da terzi l'azienda è detta sottocapitalizzata.
Oppure può ottenerli da un finanziatore che concede temporaneamente credito, limitando il proprio rischio
all'importo versato e che diventa un creditore. In tal caso i mezzi che l'azienda riceve in prestito
costituiscono il capitale di terzi.
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