Questi appunti schematizzano il saggio "Gli strumenti del comunicare" di Marshall McLuhan.
In questo scritto l'autore propone la sua visione dei media, ma anche del mondo profondamente sconvolto dalla nuova tecnologia.
Si parla allora del valore della parola scritta e della parola stampata, del tempo e dei numeri, dell'abbigliamento e della casa, dell'automobile e del denaro.
McLuhan definisce poi la sua visione dei vari media, intesi in senso ampio come strumenti del comunicare: la stampa, i fumetti, la fotografia, i giornali, la pubblicità, il telegrafo, la macchina da scrivere, il telefono, il grammofono, il cinema, la televisione.
Marshall McLuhan e i media
di Asia Marta Muci
Questi appunti schematizzano il saggio "Gli strumenti del comunicare" di
Marshall McLuhan.
In questo scritto l'autore propone la sua visione dei media, ma anche del
mondo profondamente sconvolto dalla nuova tecnologia.
Si parla allora del valore della parola scritta e della parola stampata, del tempo
e dei numeri, dell'abbigliamento e della casa, dell'automobile e del denaro.
McLuhan definisce poi la sua visione dei vari media, intesi in senso ampio
come strumenti del comunicare: la stampa, i fumetti, la fotografia, i giornali, la
pubblicità, il telegrafo, la macchina da scrivere, il telefono, il grammofono, il
cinema, la televisione.
Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione
(IULM)
Esame: Sociologia dei processi culturali
Docente: Andrea Miconi
Titolo del libro: Gli strumenti del comunicare
Autore del libro: Marshall McLuhan
Editore: Il Saggiatore, Milano
Anno pubblicazione: 19671. Marshall McLuhan - La concezione dei media
Tutti i media sono metafore attive in quanto hanno il potere di tradurre l’esperienza in forme nuove. Perché
non solo trasporta il messaggio, ma ne modifica il mittente, il ricevente ed il messaggio stesso. I media
traducono l’esperienza in quanto tale.
McLuhan si accosta ad Ejzenstein perché associa il suo montaggio delle attrazioni: un accostamento
produttivo tra materiali di diversa origine che fa nascere pensieri nuovi da materiali preesistenti, e segue la
orma associativa propria del pensiero umano.
Lo stile è un incrocio tra il burlesco ed un intento serio; le fonti di citazioni sono svariate dalle più auliche a
quelle della strada senza discriminazione. L’obiettivo è risvegliare l’umanità da un torpore tecnologico
(ricordando il sonno dogmatico kantiano) ; non con il tentativo di cambiare il mondo ma con una
comprensione di esso x viverci dentro.
La distinzione importante parte dalla differenze del jazz negli anni 50, il jazz HOT è fatto di variazioni
sincopate su una linea melodica che rimane sostanzialmente stabile dove il gioco di ruoli all’interno
dell’orchestra è definito. Il jazz COOL è caratterizzato dalla centralità dell’improvvisazione, la musica non
nasce dalla partitura, ma dallo scambio dei musicisti tra loro e soprattutto con il pubblico e le sue reazioni
(jam session), ogni elemento della band può scambiare il proprio ruolo in uno scambio che crea un prodotto
costantemente originale.
Nell’applicazione di McLuhan ci sono media caldi e freddi ma anche epoche calde o fredde . I media caldi
sono quelli chiusi che saturano la nostra mente con un messaggio completo in sé; c’è un emittente che agisce
ed un destinatario che reagisce. La stampa che è la prima macchina di produzione di serie introduce la fase
più calda della storia, la più meccanica e specialistica, frammentata e testuale che verrà poi ribaltata
totalmente nell’ottica elettrica dove il mondo intero assume le forme di prossimità e di partecipazione degli
antichi villaggi.
I Media freddi quelli che ci mandano messaggi incompleti che siamo noi a dover completare , esiste un
gioco di interazione reciproca che agisce a distanza di tempo e spazio e crea un risultato sempre nuovo.
Understanding Media è un libro freddo in cui l’autore cerca di inserire un dialogo continuo e virtuale con il
pubblico. Inserisce un metodo freddo in un media che è caldo. Il libro tenta di ordinare il flusso continuo e
disordinato a mosaico della televisione.
Il mondo che è esploso e si è allontanato e frammentato durante tutto il periodo meccanico caldo di
affermazione della stampa e della catena di montaggio, sta tornando ad implodere nella nuova era
elettronica, in cui l’elettrica sta disintegrano le distanze temporali e spaziali.
Ogni media in precedenza era estensione d una parte del nostro corpo , con l’avvento dell’energia elettrica
ciò che viene esteso è il nostro sistema nervoso
Asia Marta Muci Sezione Appunti
Marshall McLuhan e i media 2. Marshall McLuhan - Il medium è il messaggio
Il contenuto di un medium è sempre un altro medium; il medium plasma e controlla le proporzioni
dell’azione umana. La luce elettrica è un buon esempio per comprendere in quanto è un mezzo di
comunicazione senza contenuto, il suo utilizzo poi glielo darà. Ma ci si accorgerà, non della luce in sé, ma
del suo contenuto che è un altro medium. Il contenuto del medium è un tentativo di distrarre dalla realtà.
(cit. Shakespeare Cos’è quella luce lassù?, parla eppure non dice niente). I media in sé non portano valore
ma esso viene determinato dal modo in cui sono usati. Ogni apporto tecnologico si aggiunge a ciò che
siamo.
L’elettricità consolida la scoperta di Hume che una sequenza non implica alcun tipo di causalità, anzi rende
obsoleta la causalità in quanto ogni processo è immediato.
Il media ci conduce dalle connessioni lineari alle configurazioni e solamente l’artista dotato di una
sensibilità particolare può essere in grado di fronteggiare la tecnologia perché riconosce i mutamenti che
avvengono nella percezione sensoriale.
E’ il media è i messaggio in quanto la rivoluzione tecnologica stravolge in maniera totale l’universo della
popolazione che la incontra.
Asia Marta Muci Sezione Appunti
Marshall McLuhan e i media 3. Marshall McLuhan - Media caldi e freddi
Un medium caldo estende un unico senso fino all’alta definizione, fino alla saturazione di dati. Il media
definisce talmente tanto il mondo che lo circonda da supporre che il riscaldamento della scrittura attraverso
l’intensità della stampa abbia portato al nazionalismo ed alle guerre religiose del 500.
Ogni elemento rigorosamente sviluppato e definito perde in possibilità di apportazione e richiede
frammentazione specialistica.
C’è una suddivisione forte di periodi, età, culture, città calde e fredde:
L’uomo occidentale assuefatto dalle estensioni del senso della vista, vive in una cultura CALDA in quanto
tutto deriva dall’alfabeto fonetico; l’alfabeto fonetico è chiuso deve essere compreso e porta ad un livello
altissimo di intensità visiva che sfocia nel medium caldissimo della tipografia. La stampa è un mezzo
caldissimo che ha portato allo sviluppo dell’età meccanica e della frammentazione specialistica del lavoro.
Radio e Cinema sono media caldi, offrono un’estensione ad altissima definizione e non possono in nessun
modo essere modificate da chi ne usufruisce,.
L’uomo orientale o tribale, vive in una cultura fredda contrassegnata da un’oralità sviluppata. Anche
l’alfabeto ad ideogrammi o geroglifici sono estremamente freddi in quanto collegano significato ed
immagine, vi è quindi un riscontro continuo tra emittente e destinatario.
I media hanno impatto totalmente differente a seconda del loro inserimento in una cultura calda ed in una
fredda. L’introduzione di cinema e radio nella nostra cultura surriscaldata dalla stampa non ha avuto gli
effetti sconvolgenti che invece ha nell’incontro con le società tribali a basso livello di alfabetismo; la nostra
cultura calda è stata invece sconvolta dall’incontro con il media freddo della televisione.
Asia Marta Muci Sezione Appunti
Marshall McLuhan e i media 4. Marshall McLuhan - Il medium surriscaldato
L’accelerazione della velocità dalla forma meccanica a quella istantanea dell’elettricità capovolge
l’esplosione in implosione. Le energie contraenti dell’era elettronica si scontrano con gli schemi esplosivo-
espansionistici tipici dello sviluppo della società. L’espansione meccanica ha sempre proceduto da un centro
verso l’esterno, mantenendo la gerarchi sempre estremamente riconoscibile; l’accelerazione della velocità ha
portato ad una simultaneità che rende inutile la gerarchia e decentralizza.
In ogni medium esiste un “punto di rottura” un limite superato il quale il sistema si muta bruscamente in un
altro o supera, nel suo processo dinamico, il punto dal quale non è più possibile tornare indietro. (es. il
medium strada ha reso la città il centro del lavoro e la campagna quello di riposo e svago, capovolgendo il
paradigma del lavoro rurale durato millenni). Per il mondo greco l’idea era data dal concetto di Hybris
superamento delle possibilità umana che porta ad una irreparabile catastrofe.
Asia Marta Muci Sezione Appunti
Marshall McLuhan e i media 5. Marshall McLuhan - La tecnologia è come una narcosi
Il nome Narciso in greco significa “torpore”, come nel mito, ogni uomo è soggetto al fascino di ogni
estensione di sé riprodotta in un materiale diverso.
Gli studiosi sostengono che l’uomo crea le estensioni per cercare una forma di equilibrio, le estensioni sono
una forma di “auto-amputazioni” che sono utilizzate dal corpo quando non riesce ad individuare o ad evitare
la cause dell’irritazione. Ad esempio, creiamo spesso situazioni artificiali che ripetono le irritazioni e le
pressioni della vita attraverso le regole controllate del gioco o della competizione.
Spesso lo stimolo all’invenzione auto-amputativa è l’accelerazione del ritmo e l’aumento del carico. Dal
fastidio di non poter più adempiere a crescenti necessità nasce la tecnologia (es. dall’incapacità di portare
pesi, ossia dal surriscaldamento dell’uso del piede, nasce l’invenzione della ruota). Si ha un sollievo
immediato dall’impiego dell’estensione, anche se crea un torpore dovuto ad una risultante nuova intensità
dell’azione.
Piacere e confort offrono una motivazione in più alla risoluzione della causa di irritazione.
A seconda del senso o della parte che si estende, si cercherà poi una compensazione ed una chiusura tra gli
altri sensi. (es. la radio ridesta il senso tribale, il cinema diminuisce l’importanza del mimo, del tatto e della
cinestesi.)
Sul piano fisiologico: l’uomo è perpetuamente modificato dall’uso della tecnologia e trova sempre nuovo
modi x estenderla.
Sul piano sociale: l’accumulazione delle pressioni e della irritazioni del gruppo suscita l’incentivo
all’innovazione; le più grandi invenzioni sociali sono state mosse dalla guerra o dalla paura di essa.
Come ogni nostro senso è stato esteso, dobbiamo necessariamente intorpidire il nostro sistema nervoso
centrale, l’era elettrica è dunque anche l’era dell’angoscia esistenziale immotivata, dell’inconscio e
dell’apatia.
Asia Marta Muci Sezione Appunti
Marshall McLuhan e i media 6. Marshall McLuhan - L’incrocio o l’ibridazione dei media
L’incrocio o l’ibridazione dei media libera un gran numero di forze ed energie nuove.
L’incontro più devastante ed esplosivo di media è quello dell’incontro tra culture letterario e culture orali.
L’alfabeto fonetico ha dato all’uomo un occhio privandolo di un orecchio; è l’esplosione dell’occhio che ha
portato all’occidentalizzazione, anche se la tecnologia elettrica lo sta riconducendo ad una fase di
tribalizzazione. L’istantaneità sta riconducendo l’uomo frammentato occidentale alla riscoperta
dell’interdipendenza , la luce elettrica ha posto fine al regime di notte e giorno e di interno ed esterno; A
parte la luce tutti i media arrivano a coppie nella quale un dei due funge da contenuto, ibridandosi e
confondendo l’operare di entrambi. L’ibridazione dei media istituisce nuovi rapporti, sia quando un media
assorbe un altro, sia quando si scontrano. (es. poeti e pittore hanno reagito a radio grammofono e
magnetofono restituendo l’importanza della voce come esperienza poetica, ma la tv spinse a tornare in
contatto con il pubblico nei caffè, nelle piazze e nei parchi). Gli artisti hanno spesso compreso le potenzialità
dell’ibridazione dei media.
L’ibrido, ossia l’incontro diretto tra due media, è un momento di verità e rivelazione dal quale nasce una
nuova forma. Ogni volta che si stabilisce un immediato confronto tra due strumenti della comunicazione,
anche noi siamo costretti ad un urto diretto che ci trascina fuori dal torpore. Il momento di incontro dei
media è un momento di libertà e di scioglimento dallo stato di trance e di torpore da essi imposti ai nostri
sensi.
Asia Marta Muci Sezione Appunti
Marshall McLuhan e i media