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Marshall McLuhan - I giornali

Marshall McLuhan -  I giornali


Nella società elettrica ed omnicomprensiva si tende a far trapelare in anticipo le notizie per saggiarne le reazioni; il processo decisionale si estende quindi all’intera società. Mentre il libro è una sorta di confessione personale che esprime un punto di vista, il giornale è una confessione di gruppo che presenta una partecipazione collettiva.  Il coinvolgimento dell’immagine a mosaico data dalla televisione ha comportato una perdita di interesse nella stampa periodica ed un maggior successo delle riviste settimanali.  Il giornale contiene la storia segreta della comunità, la vera notizia è una brutta notizia. Con la linotype si risolse il problema della lentezza della composizione, questa accelerazione nella raccolta e nella pubblicazione delle informazioni creò nuove forme di disposizione del materiale ad uso del lettore. Il telegrafo, invece, allontanò il giornale dalla parola stampata creando il linguaggio dei titoli. L’informazione è la principale merce dell’era elettrica e gli inserzionisti comprano spazio e tempo sui giornali, in questo modo si comprano un pezzo del lettore. I giornali americani sono una svago pagato dagli inserzionisti, in Russia Cina o Francia hanno funzione diversa. In America radio e televisione trattano gli avvenimenti nazionali mentre i settimanali trattano gli internazionali; nell’orale Russia, i temi internazionali sono portati dalla radio ed i nazionali dal giornale. Si sbaglia a credere che  le inserzioni siano negative per i giornali, un lettore trae uguale piacere da un inserzione ed una notizia, solo che le inserzioni sono notizie buone, sempre. Il giornale è un medium caldo che ha bisogno di notizie cattive per aumentare la propria intensità. Il giornale non è, infatti, ispirato alla forma libresca, quanto a quella partecipazionale a  mosaico, in quanto non implica un punto di vista ma una partecipazione al processo, una democratizzazione della notizia. Il giornale è una confessione, anche perché le prime notizie che cerchiamo, sono quelle che già conosciamo, l’esperienza trasferita in un nuovo medium ci regala l’emozione di un replica di ciò che siamo consapevoli (sintesi Hegeliana). I giornali non furono immediatamente concepiti nella loro missione di ricerca di notizia, inizialmente le riferivano soltanto; si viene dunque a creare un mondo di pseudoavvenimenti , il giornalista deve cercare fatti, se non li trova se li deve inventare.  Il giornale diventa una strumento necessario quando si capisce che l’estrema segretezza si trasforma in partecipazione e responsabilità pubblica grazie alla flessibilità delle notizie che si lasciano trapelare; Il giornale è una tecnologia individualistica che intende plasmare e rivelare gli atteggiamenti del gruppo. Il telegrafo rende possibile la costruzione a mosaico annientando i tempi e gli spazi inoltre, abbreviò le frasi e la radio abbreviò gli articoli, la televisione conferì al giornalismo un carattere interrogatorio. Il mosaico giornalistica è stata una delle prime ispirazioni al simbolismo ed al surrealismo. I padroni dei media si sforzano sempre di dare al pubblico ciò che esso vuole perché sentono che il loro potere è nel medium e non nel messaggio.

Tratto da MARSHALL MCLUHAN E I MEDIA di Asia Marta Muci
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