Riassunto del libro "L'essenza della religione". Feuerbach analizza le caratteristiche della religione cristiana, partendo dalla sua origine monoteista e in controtendenza con il potere pagano delle immagini. Il filosofo cerca di chiarire il rapporto tra la natura, l'uomo e Dio, sul piano concettuale e su quello spirituale dell'anima.
La religione cristiana
di Dario Gemini
Riassunto del libro "L'essenza della religione". Feuerbach analizza le
caratteristiche della religione cristiana, partendo dalla sua origine monoteista e
in controtendenza con il potere pagano delle immagini. Il filosofo cerca di
chiarire il rapporto tra la natura, l'uomo e Dio, sul piano concettuale e su quello
spirituale dell'anima.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Filosofia
Esame: Teorie della conoscenza morale
Titolo del libro: L'essenza della religione
Autore del libro: Feuerbach1. Differenze tra Cristianesimo e paganesimo
S.Paolo ricorda come in Cristo si incarnò la divinità: il cristianesimo adora Dio nell'uomo. Adorare e vener
Dio nell'uomo è venerare l'uomo come Dio. Ebrei e Musulmani trovan ciò scandaloso. Se venero Dio nella
ragione venero Dio come essere razionale = venero la ragione. Se venero Dio nell'uomo venero l'uomo
stesso. Se calo Dio nell'uomo sopprimo di fatto la sua differenza con l'uomo. Anche se l'uomo è l'abito di
Dio, non si trascende l'essere umano. Dietro un Dio che ha la sua immagine nell'uomo non può celarsi altro
contenuto che l'essere umano. Se il cristianesimo è autodivinizzazione dell'uomo, come si distingue dal
paganesimo? Il paganesimo venera le qualità, il cristianesimo l'essenza dell'uomo. Il paganesimo non
divinizza l'uomo in quanto uomo, ma l'uomo in quanto grande artista, imperatore ecc..anche come uomo ma
solo per accidente. Il pagano è quindi idolatra perchè non si innalza fino all'essenza dell'uomo in quanto tale,
ma divinizza alcune sue immagini, determinate proprietà e individualità. E' politeista perchè le proprietà da
lui cantate sono di molti uomini. Il cristianesimo è monoteista perchè l'essenza dell'uomo è una sola. Il
pagano ha divinità sessuate e nazionali, ma davanti al Dio cristiano tutti sono uguali. Questo Dio è l'uomo,
assoluta identità e indifferenza di tutte le differenze e opposizioni. Divinizzando uomini il pagano dimostra
che per lui l'uomo non è Dio, e che vuole bensì fare dell'uomo Dio, ma non ci riesce perchè comincia
dall'uomo. Il cristianesimo non divinizza nessuno, la divinità dell'uomo è per lui scontata. Gli uomini
ereditano la nobilità della divinità dal loro padre, l'uomo. Nel paganesimo se la conquistano coi meriti.
Umiltà cristiana vs superbia pagana. Quanto più un uomo è nella sua essenza (cristiano) tanto meno è
nell'immaginazione (nel pagano l'immaginazione sostituisce la mancanza di realtà). L'essere rende modesti,
il non essere presuntuosi. Nel paganesimo l'uomo è Dio solo per vanità, nel cristianesimo lo è per necessità
interna. I pagani divinizzano con feste solenni alla luce, i cristiani in segreto. Il pagano viene fatto Dio, per
un consulto o propria decisione, mentre il cristiano nasce Dio. Insomma i pagani divinizzavano l'uomo solo
in modo illusorio e superficiale, i cristiani in modo completo e radicale. Nel paganesimo la divinità è un
privilegio, nel cristianesimo un bene comune legittimo. Cristo è la fine d tutte le divinizzazioni dell'uomo
perchè è Dio per tutti (i pagani divinizzarono uomini perchè i loro dei avevan già caratteri umani).
Dario Gemini Sezione Appunti
La religione cristiana 2. Natura oggetto della religione
Natura = ciò che non è l'uomo = l'essere senza essenza, proprietà e individualità umane. è una parola a
designare cose, esseri, oggetti che l'uomo distingue da sè e dai suoi prodotti. Non è un' essenza universale.
Fondamento della religione = il senso di dipendenza dell'uomo
Oggetto del senso di dipendenza = la natura, ciò da cui l'uomo si sente dipendere.
LA NATURA
La natura è l'oggetto primo della religione, come dimostra la storia di tutte le religioni. La religione non è
qualcosa di innato se parliamo di teismo..ovvero la vera fede in Dio.. ma se per religione intendiamo senso
di dipendenza, coscienza che ha l'uomo di non poter esistere senza un altro essere distinto da lui..è vero.
Religione come riconoscere che io sono, e rilevare come la vita dipenda da un sacco di cose. L'uomo
determinato, ad es. un popolo specifico, non dipende dalla natura in genere ma da questo suolo, questo
paese. Ecco che i popoli antichi, attaccati al loro suolo, adoravano come divini montagne e fiumi, poichè il
loro essere si fondava su quelle cose. Ma come si è elevato l'uomo dallo stato animale? Di certo non è
diventato ciò che è con le sue sole forze. Ha avuto bisogno dell'appoggio di altri esseri, ma inferiori
all'uomo. Questi furon in particolare gli animali, per mezzo dei quali e con la cui protezione si sviluppò il
seme dell'intelligenza umana. Gli animali sono stati per l'uomo esseri indispensabili. E ciò da cui dipende la
vita dell' uomo è per lui Dio. Se i cristiani non adorano più la natura come Dio è perchè secondo la laro fede
la loro esistenza dipende dalla volontà di un essere distinto dalla natura; ma anche loro adorano questo
essere, considerandolo come loro creatore. Così la venerazione di Dio dipende solo dall'autovenerazione
dell'uomo. Quanto più alto è il valore d vita, tanto più è la dignità e il valore degli dei. I cristiani pregano per
ringraziare per i piaceri della vita rivolgendosi in alto al padre celeste e accusano i pagani di idolatria
proprio perchè essi si fermano alla creatura. Ma se risalgo indietro il primo inizio della vita non è
individuale? F sostiene che è inutile risalire fino ad Adamo, basta fermarsi agli esseri più prossimi, i
genitori. La serie ininterrotta delle cause finite che l'ateismo riteneva infinita e il teismo finita esiste solo nel
pensiero umano. Nella realtà l'uniformità di questa serie causale è interrotta dall'individualità delle cose.
Così l'acqua è unica, ma è un composto di idrogeno e ossigeno. La causa universale è comunque causa sia
del cane che del lupo.
Dario Gemini Sezione Appunti
La religione cristiana 3. Dio e la natura
L'essere divino che si rivela nella natura è la natura stessa, che si impone all'uomo come essere divino. Il
Dio del sale messicano sono le azioni, le proprietà, l'esistenza del sale stesso. Allo stesso modo il Dio del
mondo e della natura è segno ed espressione della divinità della natura. La credenza che la natura sia pervasa
da un essere distinto da essa è identica a quella che dice che l'uomo può esser posseduto da demoni. Nello
stadio corrispondente a questa fede la natura è solo posseduta dallo spirito dell'uomo, la sua fantasia che si
proietta nella natura. La natura non è solo l'oggetto primo, è anche la base permanente e lo sfondo costante
della religione. La convinzione che Dio sia un essere oggettivo che esiste al di fuori dell'uomo deriva dal
fatto che in origine Dio coincide con quella stessa realtà oggettiva che esiste fuori dall'uomo=natura.
L'esistenza della natura non si fonda sull'esistenza di Dio (teismo) ma l'esistenza di Dio e la fede in essa si
fonda sull'esistenza della natura. Pensi Dio come esistente solo perchè sei costretto dalla natura a
presupporre l'esistenza della natura, e la prima idea d Dio è quella che Lui è l'esistenza che precede la tua
esistenza.
Dario Gemini Sezione Appunti
La religione cristiana