Funzione dei miracoli
L'ammirazione religiosa per la saggezza divina nella natura si riferisce ai mezzi, non ai fini. ma a cosa mira la tela del ragno? alla nutrizione. oggetto della religione non è il creatore dell'acqua naturale, ma di quella battesimale, qualcosa di spirituale. Ma il creatore della natura è solo la condizione del creatore dell' uomo. Se non fai prima l'acqua naturale non puoi darle poteri sovrannaturali. Qui praticamente si rivolge una critica a chi rifiuta i piccoli miracoli lasciando intatto il grande. La provvidenza che si manifesta nell' ordine, nel finalismo e nella regolarità della natura non è la provvidenza della religione. La prima si fonda sulla libertà ed è illimitata, la seconda sulla necessità ed è limitata da un sacco di condizioni. Molti han detto che l'uomo è conservato con delle attenzioni speciali..ma se osserviamo le leggi della natura dobbiam riconoscere l'assurdità di questo controllo speciale, e ce ne accorgiamo considerando quanto poco la natura si prende cura dei singoli. Poi la metà del genere umano non raggiunge i 2 anni di vita. Un governo, una provvidenza che non si occupa dei casi particolari non corrisponde al concetto di provvidenza, perchè una provvidenza che lascia sussistere il caso non è una provvidenza, ma un effetto di cause naturali. il matrimonio è istituzione divina, si dice, ma che io debba sposare proprio questa donna la provvidenza naturale non dice nulla. Essa mi abbandona quando si deve applicare il caso particolare. Allora io faccio appello alla provvidenza sovrannaturale degli dei: l'oracolo e la preghiera sono i modi religiosi in cui l'uomo trasforma l'oscuro e il casuale in oggetto di provvidenza o della fiducia.
Gli dei sono esseri dell'immaginazione che devono la loro esistenza al passato e al futuro. i primi sono i morti. Ma i veri dei devon la loro esistenza alle potenze del timore e della speranza. Il futuro è il regno della poesia e dell'infinita possibilità. Gli dei mediano il futuro col presente. La bontà è il loro attributo essenziale. Ma come posson esser benigni se non sono onnipotenti, se non son liberi dalle leggi della provvidenza naturale, se non fanno miracoli? L'uomo non sempre ha i mezzi per conservarsi da solo. Se c'è siccità solo gli dei posson aiutarci. I miracoli son dunque inseparabili dal governo e dalla provvidenza divini: son anzi le sole prove degli dei come esseri distinti dalla natura: sopprimere i miracoli è sopprimere gli dei. Gli uomini posson essere felici, ma gli dei lo son sempre, e son sempre buoni. Proseguendo vediamo che gli dei han le stesse proprietà degli uomini, ma senza limiti. L'essere divino è la continuazione dell'essere umano non interrotta dalla natura, è l'essenza umana illimitata
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Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Filosofia
- Esame: Teorie della conoscenza morale
- Titolo del libro: L'essenza della religione
- Autore del libro: Feuerbach
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