Definizione del concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa e studio del significato di responsabilità sociale in linea generale.
In particolare, si analizza la responsabilità sociale delle imprese verso gli stakeholder e il rapporto tra bussiness ed etica.
L'elaborato si divide in tre parti: nella prima parte, di carattere introduttivo, viene fornita una breve storia dell’evoluzione del concetto di responsabilità nelle imprese, dalle questioni fondamentali dei primi approcci teorici fino ad oggi; nella seconda parte si analizza da un punto di vista etico quello che è stata la crisi iniziata nel 2008 col crollo finanziario americano, e ciò che essa ha prodotto negli approcci alla gestione di impresa; infine nella terza e ultima parte si fa il focus sui principali interventi operati da importanti istituzioni nel campo della CSR, soprattutto a livello europeo.
Corporate Responsibility
di Valentina Marchiò
Definizione del concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa e studio del
significato di responsabilità sociale in linea generale.
In particolare, si analizza la responsabilità sociale delle imprese verso gli
stakeholder e il rapporto tra bussiness ed etica.
L'elaborato si divide in tre parti: nella prima parte, di carattere introduttivo, viene
fornita una breve storia dell’evoluzione del concetto di responsabilità nelle
imprese, dalle questioni fondamentali dei primi approcci teorici fino ad oggi;
nella seconda parte si analizza da un punto di vista etico quello che è stata la
crisi iniziata nel 2008 col crollo finanziario americano, e ciò che essa ha
prodotto negli approcci alla gestione di impresa; infine nella terza e ultima parte
si fa il focus sui principali interventi operati da importanti istituzioni nel campo
della CSR, soprattutto a livello europeo.
Università: Università degli Studi Roma Tre
Facoltà: Lettere e Filosofia
Corso: Scienze e Tecniche della comunicazione
Docente: Mario De Caro1. Introduzione al concetto di Corporate Responsibility o
Responsabilità d'impresa
Per Corporate Social Responsibility (CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY) (o Responsabilità
Sociale d'Impresa – RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA) si intende la tensione dell'impresa a
soddisfare in misura sempre crescente le legittime attese sociali e ambientali, oltre che economiche, dei vari
portatori di interesse (stakeholder) interni ed esterni, mediante lo svolgimento delle proprie attività. Essere
socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici, ma anche andare al
di là investendo di più nel capitale umano, nell'ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate.
Parlare di responsabilità sociale delle imprese e vago, è un concetto facile da scollegare dall'impresa, mentre
riferirsi alla responsabilità verso gli stakeholder significa concentrarsi sulla creazione di valore per i propri
dipendenti, per i fornitori, per i consumatori e per la comunità: una creazione di valori a tutti i livelli, in tutte
le tipologie d'azienda, che rende inseparabile il business dall'etica.
Negli ultimi anni si è verificata una crescente elaborazione teorica sul concetto di CORPORATE SOCIAL
RESPONSIBILITY, che ha portato il proliferare di sempre più numerosi interventi delle aziende e
l'assunzione di un ruolo promozionale da parte delle istituzioni (ne sono espressione il Libro verde della CE
e il UN Global Compact).
L'obiettivo di questa tesi è quello di dimostrare l'importanza che può avere per un'impresa l'assunzione di
comportamenti socialmente responsabili, e l'imprescindibilità del legame tra etica e business.
La tesi si divide in tre capitoli: nel primo capitolo, di carattere introduttivo, viene fornita una breve storia
dell'evoluzione del concetto di responsabilità nelle imprese, dalle questioni fondamentali dei primi approcci
teorici fino ad oggi; nel secondo capitolo si analizza da un punto di vista etico quello che è stata la crisi
iniziata nel 2008 col crollo finanziario americano, e ciò che essa ha prodotto negli approcci alla gestione di
impresa; nel terzo capitolo si fa il focus sui principali interventi operati da importanti istituzioni nel campo
della CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY, soprattutto a livello europeo.
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility 2. Business ethics: questioni fondamentali
Recentemente la disciplina della business ethics (etica del business) si è diffusa conquistando sempre
maggior terreno. Essa rappresenta lo studio di come etica e business siano collegate, e l'analisi delle
decisioni di carattere etico prese nel commercio.
Sono tre le questioni fondamentali affrontate da questa disciplina: la moral agency delle corporation, la
moral responsibility delle corporation e la moral agency dei manager.
Uno dei principali argomenti di discussione dei filosofi ha riguardato la moral agency della corporation: può
questa essere ritenuta responsabile allo stesso modo in cui gli individui sono ritenuti responsabili degli
effetti delle proprie azioni? Una corporation non è un individuo ma neanche totalmente un sistema sociale.
Essa è costituita da un insieme di individui che agiscono in funzione di alcuni scopi ben definiti (dalla
società stessa).
"..[La Corporation] E' un gruppo di individui che lavorano insieme per il conseguimento di vari obiettivi, il
principale dei quali è quello di ottenere legalmente sostanziosi, crescenti e duraturi profitti per i proprietari
dell'azienda."
(Joe Badaracco, Prof di Etica Commerciale presso la Facoltà di Economia di Harvard)
Le corporation "agiscono", sebbene le azioni di una organizzazione sono spesso il risultato di decisioni
collettive, e non individuali. Le organizzazioni, come gli individui, raggiungono degli obiettivi e sono tenute
a mantenere delle responsabilità. Dato che le corporation vengono giudicate legalmente come le persone, si
è portati a considerarle analogamente moralmente responsabili. Sebbene esse agiscano come dei moral
agent, esse non agiscono "letteralmente": piuttosto sono le persone ad agire per conto dell'organizzazione.
Alcuni studiosi fanno riferimento ad un aggregato di azioni e scopi individuali, ciascuno dei quali può essere
valutato dal punto di vista morale. Questo approccio si scontra con l'azione collettiva che si verifica in quasi
tutte le aziende di medio-grandi dimensioni. Se è vero che ogni scopo, missione e obiettivo nella società è
individuato da un gruppo di individui, è anche vero che quest'azione comporta la creazione di un insieme di
linee guida per la condotta dei singoli e dei gruppi aziendali, che pongono l'organizzazione alla stregua di un
individuo che dirige le attività dei propri dipendenti.
Altro punto focale del dibattito sulla business ethics su cui si concentrano i pensatori è la corporate
responsibility (responsabilità d'impresa). In un articolo il Premio Nobel per l'Economia, Milton Friedman,
dichiarò:
"There is one and only one social responsibility of business – to use its resources and engage in activities
designed to increase its profits so long as it stays within the rules of the game, which is to say, engages in
open and free competition without deception or fraud."
(Friedman, 1970) - FRIEDMAN M. (1970). The Social Responsibility of Business is to Increase its Profits.
The New York Times Magazine, 13 Settembre
Ciò non significa che non ci sia alcuna responsabilità morale nel business, piuttosto che la legge e la
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility moralità dovrebbero guidare il mercato: "stare alle regole del gioco" o "competere senza inganno o frode"
devono essere lette come delle restrizioni alle operazioni di mercato. Friedman sostiene che i manager hanno
degli indubbi doveri fiduciari verso i proprietari o gli shareholder (azionisti), come quello di massimizzare il
ritorno degli investimenti, ma restano anche soggetti a dei vincoli etici.
La terza questione centrale della business ethics rimane infatti la responsabilità morale manageriale. Alla
stregua di una madre che ignora i suoi bambini, un manager che non si assume le proprie responsabilità
fiduciarie verso la sua compagnia in molte circostanze è considerato immorale. Il benessere di ogni
organizzazione dipende, almeno in parte, dall'adempimento degli obblighi di ruolo dei propri costituenti.
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility 3. Responsabilità sociale d'impresa
Riguardo a questo tema critici e sostenitori delle corporation sono d'accordo: le compagnie hanno grandi
responsabilità nella società, sia per gli effetti economici che per quelli sociali che conseguono al loro agire.
Nel 1899 Andrew Carnegie pubblica "The Gospel of Wealth" in cui stabilisce la classica definizione di
responsabilità sociale d'impresa (RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA), basandosi sul charity
principle e sullo stewardship principale. In quest'ottica paternalistica, gli imprenditori sono "genitori" di
"bambini" quali lavoratori e clienti, cui manca la capacità di agire nei loro migliori interessi.
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility 4. Responsabilità sociale d'impresa: il principio di carità
Il principio di carità richiede che i membri più fortunati della società assistano i meno fortunati, inclusi i
disoccupati, i disabili, i malati e gli anziani, sia in modo diretto che indiretto, attraverso istituzioni come
chiese e comunità. La decisione di contribuire spetta così ai singoli facoltosi, e non alle imprese stesse.
Dagli anni '20 i bisogni della comunità superarono la copertura economica che l'insieme della comunità
benestante poteva dare, e per questo anche le imprese iniziarono a contribuire facendo beneficienza ai più
sfortunati (Carnegie stesso diede via milioni di dollari in carità).
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility 5. Responsabilità sociale d'impresa: il principio di stewardship
Il principio di stewardship viene dalla Bibbia Cristiana e richiede che le imprese e gli abbienti si comportino
come assistenti o custodi delle loro proprietà. Nella visione di Carnegie i ricchi tengono il loro denaro per
conto (e con la fiducia) del resto della società, così possono usarlo per qualsiasi scopo che la società ritenga
legittimo. Comunque, l'altra funzione delle imprese è quella di moltiplicare la ricchezza attraverso
l'investimento delle risorse stesse.
La US Steel (industria fondata dallo stesso Carnegie) avviò un programma di filantropia, ma fu più
un'eccezione che la regola: tra la guerra civile e la grande depressione negli Stati Uniti, la maggior parte
dell'impegno dei governi per il benessere sociale venne incoraggiato dalle leggi o dalla pressione del
movimento laburista. L'interesse da parte delle imprese nei confronti dell'impatto sociale, "indipendente
dalle leggi", si è manifestato non prima degli anni '30: nel 1936 per esempio, Robert Wood (Amministratore
Delegato di Sears and Roebuck) sottolineò orgogliosamente il suo coinvolgimento in ampie responsabilità
sociali di primaria importanza.
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility 6. Sviluppo della responsibility sociale d'impresa negli anni '50 e '60
Dagli anni '50 agli anni '60, i principi di carità e di stewardship sono stati largamente accettati nel business
americano, e sempre più compagnie hanno iniziato a riconoscere che "il potere genera responsabilità". Molte
compagnie che hanno rigettato questi principi, hanno però realizzato che se il mondo delle imprese non
avesse accettato di spontanea volontà le responsabilità sociali, sarebbe stato comunque il governo a forzare
tale responsabilità su di esse ("enlightened self-interest"). In realtà sembra esserci molto d più in gioco che
la RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA, poiché i dirigenti sono moralmente vincolati a perseguire
determinate politiche, a prendere certe decisioni, o a seguire quelle linee di azione che sono più desiderabili
in termini di obiettivi e valori della società. Questo concetto differente di RESPONSABILITÀ SOCIALE
D'IMPRESA, che vede il business sia come il riflesso degli obiettivi e valori sociali, sia come un agente per
la promozione di questi, ha ispirato molte nuove correnti di pensiero in materia.
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility 7. Definire la responsabilità sociale di una corporation: effetti
sociali ed economici
Il problema di base nel cercare di definire la responsabilità sociale di una corporation consiste
nell'impossibilità di separare gli effetti sociali dagli effetti economici. Per esempio il trattamento equo dei
dipendenti è questione economica o sociale? Il fabbricare prodotti che rispecchino quanto pubblicizzato, è
una necessità economica o sociale? Rendere noto alla comunità dove sono situati gli impianti, dove vivono i
dipendenti con le loro famiglie, è una questione politica o sociale? Questa implicita separazione, rende l'idea
che alcune condotte siano necessarie e altre opzionali, seppur delle buone azioni.
"The discourse of business and the discourse of ethics can be separated so that sentences like, ‘X is a
business decision' have no moral content, and ‘X is a moral decision' have no business content."
(Freeman, 1994)
Questa idea così formalmente esposta da Freeman, secondo cui le decisioni economiche non hanno alcun
contenuto morale e le decisioni morali non hanno alcun contenuto economico, è alla base della Separation
Thesis (ST). Ma questa posizione è stata smentita da recenti studi ad opera di Collins e Porras (1994), che
analizzando le organizzazioni aziendali hanno osservato che le migliori società integrano lo scopo del
raggiungimento del profitto con altre missioni, anzi, quelle che vantano una lunga presenza sul mercato e il
maggior profitto, sono quelle organizzazioni che non si focalizzano sulla profittabilità come missione
primaria.
Attraverso il dibattito su questa distinzione tra azioni morali e azioni economiche, l'idea di una
RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA inizia ad assumere una vita propria, al di fuori della corrente
principale del business. Gli studiosi delle scienze sociali hanno cercato di rimettere tale concetto nella
corrente principale, focalizzandosi sulla prestazione sociale delle imprese e costruendo un modello di
scienza sociale basato su questa idea, cercando di definire la prestazione sociale e di collegarla alla
prestazione economica.
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility 8. La branca filosofica della business ethics
I filosofi hanno intrapreso un approccio differente, ma che ancora si poggia sulla separazione delle questioni
morali da quelle economiche. Lo studio filosofico della responsabilità d'impresa ha le sue radici nella
business ethics (etica delle imprese) e nel business law (diritto commerciale). La business ethics è
tecnicamente definita come lo studio dell'etica e dell'economia e come l'analisi del ruolo delle decisioni
etiche nel commercio. I temi della business ethics includono gli individui, i professionisti, le decisioni
manageriali, le corporation, i governi, le politiche pubbliche, e l'ambiente naturale. Vi è un aspetto
normative (normativo, che stabilisce cosa è giusto e cosa è sbagliato, definendo le regole e le linee di
azione) e descriptive (descrittivo, che studia le credenze e le opinioni della gente sulla moralità). Essa valuta
i comportamenti delle aziende e degli individui, suggerisce in cosa i manager e le imprese dovrebbero o non
dovrebbero impegnarsi, e si impegna in studi comportamentali e sociologici su cosa effettivamente fanno i
manager e le compagnie. Essa inoltre descrive e valuta le interazioni tra imprese e governo, tra imprese e
comunità, e tra imprese e ambiente naturale.
Attorno alla responsabilità d'impresa troviamo sia lo studio degli obblighi di impresa e il conseguente scopo
della responsabilità dell'impresa, sia lo studio della missione dell'impresa, della cultura, del clima, delle parti
e di come questi fattori contribuiscano a una responsabilità morale. Il modo in cui le corporation agiscono e
la natura di esse, sono sicuramente rilevanti per il "come" esse potrebbero agire.
Valentina Marchiò Sezione Appunti
Corporate Responsibility