Donaldson e Dunfee - Teoria del Contratto Sociale Integrativo

Un lavoro del genere è stato recentemente sviluppato dallo stesso Donaldson insieme a Thomas Dunfee (1995) attraverso quello che loro chiamano Teoria del Contratto Sociale Integrativo. In breve, la ISCT è basata sul seguente assunto: "Tutti gli esseri umani razionali consapevoli della delimitata natura della propria razionalità consentono un ipotetico contratto sociale, compreso un macro-contratto sociale, che preserva un significativo libero spazio morale (moral free space) alle comunità economiche individuali, spazio in cui generare le proprie norme di condotta economica, attraverso effettivi micro-contratti sociali."

Donaldson e Dunfee sostengono che esistono dei minimi morali di base o delle ipernorme che governano tutte le relazioni sociali di macro livello. Quali esse siano, è soggetto di dibattito, ma i minimi morali (moral minimums) come il non causare danni gratuiti, l'onorare i contratti, il rispettare o almeno non denigrare i diritti fondamentali, e il trattare le persone e le organizzazioni in modo giusto, sono candidati a diventare delle ipernorme. Tali ipernorme forniscono le linee guida morali per azioni organizzative e governano le interrelazioni organizzazionali. Al micro livello nelle società particolari e, analogamente, nella organizzazioni particolari, c'è quello che Donaldson e Dunfee chiamano moral free space (libero spazio morale) dettato dalla comunità o dall'organizzazione in questione. Sebbene siano soggette alle compatibilità con le ipernorme e i moral minimums, le comunità e le imprese possono formulare norme specifiche, usanze accettabili e accordi tra loro. D'altra parte, al micro livello questi sono dei taciti accordi, dal momento che uno di rado si siede, in una comunità o in un' organizzazione, per esplicitare o votare questi accordi.