Appunti del corso di Economia Aziendale. Consentono una familiarizzazione con i principali temi e argomenti della materia, approfondendo tutto ciò che riguarda gli aspetti economici dell'azienda. Corredati di numerosi esempi.
Economia Aziendale
di Valentina Minerva
Appunti del corso di Economia Aziendale. Consentono una familiarizzazione
con i principali temi e argomenti della materia, approfondendo tutto ciò che
riguarda gli aspetti economici dell'azienda. Corredati di numerosi esempi.
Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Facoltà: Economia
Esame: Economia Aziendale
Docente: Confalonieri Marco1. Cenni storici di economia aziendale
L’economia aziendale è una disciplina introdotta agli inizi del 1900.
Gli studi legati alla ragioneria, quindi contabilità, bilancio, ecc…, risalgono però già ai tempi antichi, dove
venivano già utilizzati metodi quantitativi di controllo.
Nel passato sono stati introdotti alcuni concetti:
INVENTARIO : elenco di beni, crediti o debiti, posseduti da un certo soggetto. Veniva utilizzato per
definire il patrimonio di un ente.
L’inventario può essere:
- FISICO : è l’individuazione dei beni (ad esempio un appartamento, un terreno)
- MONETARIO : rappresenta l’assegnazione ai singoli beni di un determinato valore.
Con l’inventario quindi si determina il PATRIMONIO : insieme di beni o diritti attivi (immobile) o diritti
passivi (mutui)di un soggetto.
Il patrimonio lordo è dato dai beni o diritti attivi, il patrimonio netto è dato dalla differenza tra i beni o diritti
attivi e i diritti passivi.
Il patrimonio si misura in un determinato momento, in base al momento il patrimonio può variare, può
generare o perdere ricchezza. Si dice che può variare nella sua entità.
Ma il patrimonio può variare anche nella sua composizione, ad esempio il denaro può diventare un bene
materiale.
Già dall’antichità avvenivano scritture per verificare le modifiche del patrimonio. Ma non esisteva ancora la
partita doppia, si utilizzava la…
PARTITA SEMPLICE : a differenza della partita doppia, presuppone una rilevazione sotto un solo aspetto
(ad esempio l’uscita di denaro, il conto corrente bancario)
Lo strumento per rilevare questi soggetti è il CONTO, che segue la struttura della partita semplice.
Fin dai tempi antichi esisteva la differenza tra…
CONSUNTIVO : conto esposto dopo fatti realmente avvenuti
PREVENTIVO : ipotesi fatte prime del fatto, rappresentano previsioni future.
Cade l’Impero Romano, ma queste regole rimangono.
Solo con la ripresa dell’economia, tra 1300 e 1400, con il rinascimento, il fiorire dei traffici grazie
all’attività dei mercanti e le scoperte delle nuove rotte, subentra la necessità di stabilire il REDDITO : è il
GUADAGNO.
Nelle aziende è complesso stabilire il REDDITO TOTALE, in quanto non è determinante, perché tra la data
di costituzione e la data di liquidazione dell’azienda possono passare parecchi anni, o non avvenire proprio.
Quindi il reddito totale è oggettivo.
A differenza per determinare il REDDITO D’ESERCIZIO si tiene conto di un anno solare, di un periodo
limitato, la misurazione è quindi soggettiva, perché è un periodo e la valutazione a fine anno varia in base a
quell’anno. Però non tutti i beni sono facilmente riconducibili a denaro.
PARTITA DOPPIA : Rappresenta i movimenti di conto del patrimonio e determina la perdita o il ricavo di
denaro. Vede il fenomeno aziendale sotto due punti di vista.
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Economia Aziendale Dal 1300, con Luca Paciolo (colui che ha creato l’arte di tenere i conti), fino al 1900, avviene uno sviluppo
degli studi di ragioneria.
Nel 1800 l’italiano Villa introduce oltre ai concetti contabili amministrativi, altri concetti legati all’azienda
sotto altri aspetti.
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Economia Aziendale 2. Fabio Besta e Gino Zappa: metodi di rilevazione contrapposti in
economia aziendale
Il concetto di economia aziendale si è sviluppato solo con Fabio Besta e il suo allievo Gino Zappa.
Besta nel libro “La Ragioneria” sottolinea che l’azienda deve essere esaminata sotto l’aspetto della gestione,
della direzione e del controllo.
Secondo Zappa, invece, l’azienda deve essere vista sotto l’aspetto sempre della gestione (riguarda i processi
produttivi) e dell'organizzazione (coordinamento dell’attività dell’azienda, quindi coordinamento uomo –
macchina), ma a differenza ci deve essere la rilevazione contabile, ovvero tutti i fatti aziendali devono essere
iscritti partita doppia per poi arrivare alla contabilità.
Inoltre secondo Besta la gestione e la direzione sono troppo distanti tra loro, e variano da azienda ad
azienda, quindi non possono essere generalizzati; a differenza del controllo che è uguale per tutte le aziende.
Zappa è in contrapposizione, perché sostiene che è possibile teorizzare la gestione e l’organizzazione per
tutte le aziende.
Quindi il termine economia aziendale, rappresenta la disciplina che studia la gestione, l’organizzazione e la
rilevazione, quindi aspetti di ragioneria, di un’azienda. Questo permette di avere una visione globale
dell’azienda.
Il metodo di rilevazione di Zappa, molto teorico, è stato utilizzato in Italia fino a 10 anni fa, ora l’Italia si sta
orientando verso il metodo di Besta, più applicativo, che viene già utilizzato dal resto del mondo.
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Economia Aziendale 3. Differenze tra economia aziendale ed economia politica
L’economia aziendale si pone all’interno dell’azienda, esaminando i fenomeni che toccano l’azienda
appunto dall’interno. A differenza l’economia politica si divide in macroeconomia, che si occupa di
fenomeni come il PIL, e microeconomia che si avvicina di più all’economia aziendale, e si occupa
dell’azienda, del mercato.
L’economia politica, quindi, studia i fenomeni aziendali ma dall’esterno dell’azienda, come osservatore
neutrale.
L’economia aziendale studia anche il comportamento delle persone, partendo dall’attività economia e
arrivando all’azienda.
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Economia Aziendale 4. Classificazione delle aziende in economia aziendale
Le aziende possono essere classificate in:
AZIENDE PRODUTTIVE : sono costituite per produrre beni o servizi e si ricollegano alle IMPRESE. Il
fine è quello economico, per produrre reddito.
Il fenomeno che le caratterizza è il rischio di mercato, ovvero il rischio di non vendere i prodotti, a
differenza delle aziende erogative (famiglie) che non vendono ma producono per se.
Nelle imprese il rischio grava sia su chi ha messo i capitali propri, perché rischia di perderli, ma anche sui
lavoratori, che possono perdere il posto di lavoro, e su chi ha apportato capitale di credito, a titolo di
prestito, come le banche.
Esiste una differenza tra il termine azienda e impresa.
Tutte le aziende che producono beni o servizi sono realtà aziendali, mentre chi opera con il rischio di
mercato costituisce un’impresa.
- La normativa giuridica definisce all’art. 2555 l’ AZIENDA come complesso di beni organizzati
dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa. In economia aziendale questo concetto viene chiamato
patrimonio.
- Secondo Zappa l’azienda è un istituto economico destinato a durare nel tempo.
- L'azienda viene costituita per soddisfare bisogni umani.
- Permette di produrre o consumare ricchezza: l’azienda di produzione produce ricchezza, viceversa
l’azienda di erogazione consuma ricchezza (famiglia).
AZIENDE EROGATIVE : sono gli enti che consumano ricchezza e si distinguono in:
- FAMIGLIA
- ISTITUTI PUBBLICI : ovvero comuni, province e regioni;
- ENTI NO PROFIT : sono enti dotati di un patrimonio volto a soddisfare alcuni bisogni a fini sociali.
Però gli enti no profit sono delle realtà che operano sul mercato, anche se non hanno come scopo esclusivo il
raggiungimento di risultati economici. In alcuni casi può essere considerato come azienda di produzione,
perché opera sul mercato e di conseguenza è soggetta al rischio di mercato, anche se il fine esclusivo non è
quello economico.
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Economia Aziendale 5. Classificazione delle imprese in economia aziendale
Le imprese possono essere:
- INDIVIDUALI : dove i capitali apportati a titolo di proprietà sono di un solo soggetto.
- COLLETTIVE O SOCIETÀ : dove il capitale non è apportato da un unico soggetto, ma da più soggetti che
prendono il nome di soci.
La specializzazione delle imprese si scompone in tre livelli:
1.La suddivisione in Famiglie, Imprese, Istituti Pubblici e Enti no Profit.
2.Si suddividono in base alle attività che svolgono le aziende, in base a che tipo di specializzazione l’azienda
intende fare in un determinato settore.
3.La specializzazione all’interno di ogni azienda, quindi riguarda l’organizzazione delle persone.
COMPORTAMENTO DELLE AZIENDE
Sia le aziende erogative che quelle produttive hanno un patrimonio.
L’ente erogativi ragiona in termini di ENTRATE e USCITE, mentre l’ente produttivo ragiona in termini di
COSTI e RICAVI.
Le entrate e le uscite possono essere ORDINARIE, quando sono entrate ricorrenti; STRAORDINARIE,
quando sono eccezionali e a lungo andare portano ad una riduzione del patrimonio.
La differenza tra…
USCITE : con l’uscita si consuma ricchezza.
COSTI : riducono il reddito e quindi il patrimonio, ma non rappresentano un costo razionale, perché
producono a lungo andare benefici per l’azienda.
Può esistere una separazione tra:
MOMENTO ECONOMICO : costi/ricavi. L’aspetto pagamento può avvenire in un secondo momento. Però
se sostengo i costi posso rafforzare la mia azienda perché ho un ritorno economico.
MOMENTO FINANZIARIO : entrate/uscite.
ENTE EROGATIVO : ad esempio una famiglia che acquista una macchina, sostiene un’uscita di denaro in
quell’anno. Questo viene definito principio di cassa, principio finanziario.
ENTE PRODUTTIVO, LE AZIENDE : distinguono l’aspetto economico e l’aspetto finanziario, che spesso
possono coincidere (ad esempio quando l’azienda paga immediatamente l’acquisto di una materia prima).
Ma possono anche esserci momenti differenti, quando avviene una separazione tra l’uscita di denaro, che
avverrà dopo un certo periodo di tempo, e il costo che l’azienda ha sostenuto. Questo si chiama principio di
competenza, quando l’aspetto finanziario è si importante, ma l’azienda cerca di correlare in quell’anno costi
e ricavi che hanno una ,manifestazione economica.
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Economia Aziendale 6. Definizione di operazione di gestione
Queste operazioni devono avere la condizione di efficienza, ovvero tutte le attività devono essere gestite in
maniera economica, con il fine di produrre reddito.
- OPERAZIONI DI TRASFORMAZIONE FISICO-TECNICA : possono essere operazioni di imprese che
producono beni o servizi, aziende erogative, come le famiglie che consumano le derrate alimentari
- NEGOZIAZIONI DI BENI PRIVATI E PUBBLICI : sono legati al mercato e rappresentano i rapporti che
ha l’azienda con altri soggetti.
- PRESTITO : un ente presta del denaro e l’impresa ottiene un finanziamento. L’azienda deve pagare degli
interessi, e ad una certa scadenza, stabilita tra le parti, rimborsare il debito.
- NEGOZIAZIONI DI RISCHI SPECIFICI : assicurazioni
- NEGOZIAZIONE DI CAPITALE PROPRIO : rappresenta il mercato dei capitali, la borsa.
CAPITALE PROPRIO : un soggetto decide di investire il proprio capitale, ad esempio in una società, così
diventa socio della società. L’azienda aumenterà così il proprio capitale.
BENEFICI PER IL SOCIO
- remunerazione periodica, che si chiama dividendo. Questa non è predeterminata, perché si distribuisce il
dividendo solo quando l’azienda ha utile.
- È la società che decide in che maniera distribuire il dividendo
Chi conferisce il capitale proprio non ha la possibilità di chiedere il rimborso di quanto ha versato se non
alla liquidazione dell’azienda, però può vendere la sua quota o in borsa o ad un altro soggetto.
L’azienda non ha quindi obblighi di pagare interessi, né di rimborsare questi finanziamenti.
CAPITALE DI TERZI : chi presta denaro, come la banca, riceve una remunerazione predeterminata a
differenza dell’azionista. Questa viene definita interesse.
- NEGOZIAZIONE DEL LAVORO : composto dalle aziende che cercano personale e da soggetti che
offrono la propria prestazione.
ALTRE OPERAZIONI
- OPERAZIONI DI ORGANIZZAZIONE : aspetto tipico dell’azienda, dove è necessario che personale,
macchinari e capitali siano organizzati per arrivare a scopi determinati.
- OPERAZIONI DI RILEVAZIONE : sono i processi di contabilizzazione
Le aziende svolgono attività per produrre reddito che è il fine per soddisfare le proprie esigenze.
L’ente erogativi sostiene con il proprio patrimonio, reddito, deve soddisfare esigenze di consumo.
Producono ricchezza per soddisfare esigenze ad esempio famigliari.
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 7. Bisogni dell'ente erogativo
L’ente erogativi ha varie possibilità di SCELTE DI CONSUMO.
- BENI PRIMARI : necessità di mangiare, vestirsi, acquistare un’abitazione BENI VOLUTTARI : beni
secondari
- BENI COMPLEMENTARI : sono legati hai bisogni che sono soddisfatti dall’esigenza di avere più beni.
Ad esempio un viaggio (composto da trasporto, alloggio, ecc…)
- BENI FUNGIBILI : beni sostituibili (penne)
- BENI DIFFERENZIABILI: beni con determinate caratteristiche (automobile)
- BENI NON DIFFERENZIABILI : materie prime: acciaio, ferro, carbone, petrolio
- BENI DI CONSUMO : bene che esaurisce la sua utilità dopo un processo produttivo, serve solo per un
processo produttivo. È misurato con un costo che grava nel periodo in cui l’ho utilizzato.
- BENI STRUMENTALI O DUREVOLI : beni che servono per produrre qualcos’altro. Sono utilizzati per
più processi produttivi. Rimanendo in azienda più a lungo, è legato ad un processo di ammortamento.
20 000 (COSTO BENE) : 10 ANNI = 2 000 (COSTO)
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 8. Definizione di assetto istituzionale
Per assetto istituzionale si intende per chi è stata costituita l’azienda e quale fine ha.
L’assetto istituzionale è composto da combinazioni economiche:
- assetto tecnico, dato dai macchinari
- personale
- assetto tecnico e personale sono oggetto di organizzazione e quindi si parla di assetto organizzativo
- patrimonio, con il quale si acquistano i beni di consumo e beni strumentali, attraverso il lavoro, si ottiene
il prodotto, vendendolo si ottiene un utile, che aumenterà il patrimonio.
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 9. Componenti dell’assetto istituzionale
- SOGGETTO ECONOMICO (a livello generale)
E’ l’insieme di soggetti o enti che hanno l’interesse economico per l’azienda.
- CONFERENTI DI CAPITALE PROPRIO (soci)
- CONFERENTI DI LAVORO
- CONFERENTI DI CAPITALE DI CREDITO (finanziatori)
- CLIENTI E FORNITORI
- CONCORRENTI
- COMUNITÀ LOCALE
- STATO e ENTI PUBBLICI
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 10. Definizione di soggetto economico improprio - a livello specifico
Persona o gruppo di persone che prendono le decisioni importanti di un’impresa.
Nelle IMPRESE INDIVIDUALI, l’IMPRENDITORE è il proprietario e unico soggetto, e quindi è lui a
prendere decisioni importanti.
Nelle SOCIETÀ, sono i SOCI DI MAGGIORANZA a prendere decisioni.
SHEREHOLDERS : portatori di azioni, quindi i soci (legato al soggetto economico improprio)
STAREHOLDERS : portatori di interessi (legato al soggetto economico)
- CONTRIBUTI CHE VENGONO APPORTATI
- RICOMPENSE, che attendono i soggetti che apportano contributi all’azienda, e i contributi possono essere
capitali, lavoro
- MANSIONI ATTRIBUITE AI SINGOLI SOCI
- I FINI E GLI SCOPI DELL’ATTIVITÀ
- LA STRUTTURA DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 11. Tipologie di società
Le società possono essere:
- Società di persone
- Società di capitali
- Società cooperative
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 12. Caratteristiche della società di persone
- Ha molta rilevanza la figura del socio
- Il terzo può fare affidamento sia sul patrimonio della società, sia sul patrimonio personale dei soci
- Si sceglie questo tipo di società, quando la società che si vuole costituire è più modesta, viene immesso
così meno capitale
- Solitamente il socio è solo, o con la famiglia, ma comunque di persone di cui si fida, perché impegna tutto
il suo patrimonio
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 13. Caratteristiche della società di capitali
- La società ha una prevalenza rispetto ai soci
- Il terzo può fare affidamento solo sul capitale della società, non si può quindi rivalere sul patrimonio
personale dei soci come persone fisiche
- Si scegli questa società, quando la società che si vuole costituire ha una certa rilevanza
- I soci vogliono tenere distinto il proprio patrimonio dai capitali che investono in azienda. Non hanno così
responsabilità patrimoniale, ma perdono solo ciò che hanno investito.
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 14. Elenco e funzioni degli organi societari
- SOCI
- ASSEMBLEA DEI SOCI : organo deliberativo, prende decisioni
- CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE O AMMINISTRATORE UNICO : organo esecutivo, gestisce
l’azienda
Nelle società è l’assemblea a prendere decisioni e delibera a maggioranza. L’assemblea è composta dai
SOCI.
Le decisioni possono riguardare:
- nomina degli amministratori
- approvare il bilancio
- nominare i dirigenti
- decidere il dividendo
- prendere decisioni strategiche
In base alle dimensioni dell’azienda si sceglie l’amministratore unico per le società piccole o medio-piccole.
Le sue funzioni sono:
- gestire l’azienda
- assumere dipendenti o dirigenti
- svolge l’attività dell’imprenditore secondo le deleghe ricevute dall’assemblea
In alternativa dell’amministratore unico, si può costituire un organo collegale, composto da più persone.
Questo rappresenta il consiglio di amministrazione che gestisce l’azienda.
È lo statuto della società che fissa il numero dei componenti del consiglio di amministrazione, solitamente il
numero è dispari per avere una maggioranza.
All’interno del consiglio di amministrazione, i consiglieri nominano il presidente, che ha la funzione di
rappresentanza dal punto di vista giuridico, ovvero rappresenta l’azienda di fronte a terzi. Può essere
esecutivo o meno.
Spesso accanto al presidente si trova l’amministratore delegato, un consigliere con particolari compiti e
responsabilità. È delegato dal consiglio di amministrazione di seguire giorno dopo giorno l’azienda, è
l’amministratore più operativo. La nomina di questa figura è volontaria, dipende dallo statuto.
DIPENDENTI DELLA SOCIETÀ, sono gli organi interni della società
DIRETTORE GENERALE : può essere direttore commerciale, tecnico amministrativo
COMITATO ESECUTIVO : è un anello fra il consiglio di amministrazione e l’amministratore delegato o
direttore generale. È un organo deliberativo.
ORGANO DI CONTROLLO : è esterno all’azienda. È un organo collegiale, che non gestisce l’azienda ma
deve fare riferire ai soci che l’azienda è gestita in maniera corretta. Il controllo è sugli aspetti giuridico
formali.
In Italia nelle società di capitali abbiamo:
COLLEGIO SINDACALE : professionisti contabili che danno giudizi sull’attività, sull’organizzazione e
sulle normative
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale SOCIETÀ DI REVISIONE : ente che si occupa della contabilità, formati da professionisti indipendenti dalla
società, anche se vengono pagati dalla società stessa.
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 15. Sigle che definiscono i vari tipi di società
SOCIETÀ DI PERSONE, le delibere vengono assunte in base alle quote
- SOCIETÀ IN NOME COLLETTIVO – SNC
La responsabilità è completa dei soci. Il soggetto economico sono i soci, ma sono anche soggetti giuridici
perché sono i responsabili di fronte alla legge.
- SOCIETÀ IN ACCOMANDITA SEMPLICE – SAS
All’interno della società ci sono:
- Accomandatari, coloro che rispondono anche con il proprio patrimonio personale.
- Accomandanti, coloro che rispondono solo con la quota apportata nella società
SOCIETÀ DI CAPITALI, la società stessa è soggetto giuridico, però può esistere il presidente che diventa
soggetto giuridico, ovvero ha la responsabilità di fronte ai terzi.
- SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA – SRL
Utilizzata per società medio piccole, perché costa meno gestire dal punto di vista giuridico una srl. La
responsabilità del socio si esaurisce nella quota che conferisce. In questo caso si parla di quote. Per essere
costituite il capitale non deve superare i 100 000 euro
- SOCIETÀ PER AZIONI – SPA
Non si parla di quote ma di azioni. Ci sono regole societarie più complesse: ci sono due tipi di assemblee:
straordinarie o ordinarie. C’è la separazione tra patrimonio sociale e personale.
Se però è un amministratore a provocare un danno per la società, e si è comportato in maniera scorretta, può
essere attaccato il suo patrimonio personale.
- SOCIETÀ IN ACCOMANDITA PER AZIONI – SAA
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 16. Elenco delle diverse tipologie d’imprese
- IMPRESE AD ASSETTO PROPRIETARIO CAPITALISTICO : che sono le società individuali.
- PUBLIC COMPANY : società quotate o non quotate in borsa (solitamente sono quotate), che hanno la
caratteristica di avere un capitale diffuso. Non esiste un soggetto economico improprio, ma è una società con
tanti piccoli azionisti, questi sono risparmiatori e investono, ma in sede assembleare non costituiscono una
maggioranza.
La public company si basa sul PATTO DI SINDACATO, ovvero è un accordo tra un gruppo di piccoli
azionisti, che si impegnano a prendere le decisioni di comune accordo, nominano un comune rappresentante,
formando quindi il soggetto economico improprio.
- GLI AZIONISTI PERDONO D’IMPORTANZA E ASSUMONO IMPORTANZA I DIRIGENTI
- IMPRESE CON SOCI PRIVATI O PUBBLICI (STATO, REGIONI …) : il socio di riferimento è
pubblico, lo stato, le regioni
Su queste tipologie d’imprese c’è la distribuzione del diritto di proprietà, ovvero non tutte le azioni danno il
medesimo diritto di voto.
TIPI DI AZIONI
Ci sono due tipi di azioni
- ORDINARIE : azioni che normalmente vengono emesse dalla spa
- PRIVILEGIATE : possono avere privilegi legati al riparto degli utili o u privilegio in sede di delibere.
Se c’è un utile , prima viene pagato il dividendo alle azioni privilegiate, poi si paga il dividendo a quelle
ordinarie. Però queste azioni hanno un potere di voto limitato.
All’estero le azioni privilegiate non hanno un privilegio nel voto ma nel dividendo.
- GOLDEN SHARE : azioni connessa a processi di privatizzazione, lo stato vende un certo numero di azioni
ai privati, mantenendo una quota. In certe situazioni lo stato, avendo una minoranza, ha il privilegio della
golden share, quindi può intervenire con il suo voto. Quindi si può definire un’azione privilegiata nel voto.
L’azionista ordinario può votare sia nelle assemblee ordinarie, che in quelle straordinarie, mentre l’azionista
privilegiato può votare solo nelle assemblee straordinarie. Solitamente queste azioni interessano ai
risparmiatori, ai piccoli azionisti a cui non interessa prendere decisioni, ma prendere un dividendo più alto.
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 17. Politica sulla distribuzione dei dividendi in azienda
Il dividendo che non viene distribuito ai soci e rimane in azienda costituisce la riserva.
In sede di assemblea posso distribuire tutto in dividendo 8ma il 5 % deve per forza andare a riserva) o
lasciare tutto in riserva.
Se l’utile viene portato a riserva si parla di autofinanziamento dell’azienda. L’azienda si può finanziare in tre
modi:
- chiedere ai soci altro denaro, così aumenta il capitale sociale
- chiedere un prestito, così la società si indebita con la banca e emette un credito obbligazionario
- autofinanziamento, con gli utili ottenuti dalla gestione posso fare altri investimenti
Valentina Minerva Sezione Appunti
Economia Aziendale 18. Tipologie di assemblée in ambito aziendale
ORDINARIE : delibera una volta all’anno su:
- bilancio d’esercizio
- nomina dei sindaci (se c’è il collegio dei sindaci)
- distribuzione degli utili
- nomina degli amministratori
STRORDINARIE : non ricorrenti, si convoca solo quando ci sono fatti straordinari:
- aumento di capitale
- cambiamento dello statuto
- SCISSIONE
- FUSIONE
Lo statuto è il regolamento interno della società, dove è indicato l’oggetto sociale, ovvero l’attività
dell’azienda.
Se si vuole modificare lo statuto, bisogna convocare l’assemblea straordinaria e cambiare statuto.
Lo statuto contiene:
- oggetto sociale
- entità del capitale
- come funziona l’assemblea
- che organi amministrativi ha
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Economia Aziendale 19. Tipologie d'imprese oltre a quelle con assetto capitalistico
Abbiamo visto le IMPRESE AD ASSETTO PROPRIETARIO CAPITALISTICO, ma ci sono altre tipologie
d’imprese:
- IMPRESE AD ASSETTO PROPRIETARIO NON CAPITALISTICO : sono entità che operano con il
rischio di mercato sul mercato.
Un esempio sono le cooperative di lavoro, ovvero imprese in cui i soci non apportano capitali ma portano
una prestazione lavorativa.
- IMPRESE AD ASSETTO PROPRIETARIO MISTO : sono imprese in cui i soci apportano sia il lavoro sia
il capitale. Il capitale viene apportato all’inizio da parte dei soci. Possono anche essere definite imprese a
proprietà ibrida.
- IMPRESE CON DIRITTI PROPRIETARI LIMITATI : classici esempi sono le società di gruppo di
imprese: il gruppo di imprese permette di evidenziare la differenza tra soggetto giuridico e soggetto
economico improprio.
Il gruppo è costituito da tante società con una propria identità giuridica.
C’è un solo soggetto economico improprio, perché le società non sono autonome economicamente, ma
esiste un rapporto di partecipazione dell’azienda madre al capitale delle altre.
Nelle assemblee è sempre la società con più quote di capitale a prendere decisioni. Il soggetto economico di
questo gruppo sono i soci che controllano la società che possiede le maggiori quote di capitale.
Le società possedute sono chiamate SOCIETÀ CONTROLLATE da una SOCIETÀ CAPO
CONTROLLANTE, o HOLDING, o FINANZIARIA.
Le controllate svolgono delle attività specifiche, e il loro patrimonio è dato da beni, macchinari, ecc. …
Il patrimonio della società controllante è dato dal possesso delle azioni nelle sue varie società.
L’assemblea delle società controllate hanno scarsa autonomia nelle decisioni, per questo si chiamano
imprese con diritti proprietari limitati.
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Economia Aziendale