Potere economico del settore cinematografico. Produzione e consumo
La rilevanza economica del settore cinematografico.
Il settore cinematografico, rappresenta “una necessità sociale e parte integrante dell’espressione umana nel mondo civilizzato”. Il prodotto cinematografico esercita una influenza straordinaria sui valori e le attitudini individuali, ma anche sugli stili di vita.
La rilevanza dell’economia generale.
Vi sono diversi modi per misurare l’importanza di un settore all’interno dell’economia, gli indici impiegati per tale misura sono 3:
1. il volume di attività delle imprese che operano all’interno di un settore.
2. la dimensione del capitale investito.
3. le dimensioni della forza lavoro in esso impiegata.
In generale in settore cinematografico presenta e ha sempre presentato una rilevanza economica secondaria, quasi certamente ridimensionata rispetto a una diffusa credenza. Le sale non rappresentano più l’unico o il principale canale di distribuzione ma sono state superate dal canale home-video. Oggi i film rappresentano solamente una parte delle attività svolte dalle grandi imprese operanti nel settore. Le maggiori imprese operano in modo verticalmente integrato e in più settori dell’intrattenimento, quindi è difficile separare il valore delle attività cinematografiche da quelle complementari che tali imprese svolgono nel complesso dell’industria.
Negli ultimi 40 anni la domanda generale di film nelle sale (principale indicatore dell’andamento del mercato e della sua importanza nel determinare le dinamiche della dinamica di altri servizi cinematografici) ha registrato una forte riduzione. Nonostante l’introduzione di importanti innovazioni come il colore o i nuovi formati di proiezione, il numero dei biglietti venduti ha segnato un continuo declino. Nei primi anni del XX sec. Le varie forme d’intrattenimento godevano di un proprio spazio protetto di mercato; nei 40 anni successivi sono comparsi nuovi media che sfidavano più direttamente le forme consolidate e tra queste l’impatto più consistente è stato quello della radio, dei film sonori e della televisione, proprio perché più vicine all’offerta esistente.
I mercati nazionali della produzione e del consumo.
Gli Stati Uniti si affermano come un grande paese produttore di film, ma anche come il mercato più ricco nel consumo. I paesi dell’Unione Europea riescono a raggiungere, ma solo in modo aggregato, valori comparabili nell’offerta, ma non nel consumo, pur avendo a disposizione una popolazione più numerosa. Se poi si confrontano i numeri dei film prodotti con il numero di quelli distribuiti gli Stati Uniti rappresentano l’unico paese autosufficiente, in cui cioè i primi risultano superiori ai secondi. Tutti gli altri paesi devono ricorrere a produzioni estere per soddisfare la domanda interna.
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Autore:
Laura Righi
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- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo
- Esame: Economia e gestione delle imprese di comunicazione
- Docente: Lamberto Trezzini
- Titolo del libro: Economia del cinema
- Autore del libro: F. Peretti e G. Negro
- Editore: ETAS
- Anno pubblicazione: 2003
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