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Cathelat e pubblicità meccanicista



 In questa fase, a causa della sempre maggior standardizzazione dei prodotti, questi non possono essere differenziati per le loro caratteristiche oggettive. Sulla base del pensiero behaviorista di Pavlov, Watson e Skinner il consumatore, considerato come un soggetto vulnerabile, che si poteva facilmente condizionare con una ripetizione ossessiva dei messaggi, che a loro volta dovevano essere semplici e di facile comprensione. Questa teoria è criticata perché il consumatore non è un ilota passivo, ma esercita un ruolo attivo all’interno del quale le passate esperienze e i precedenti modelli d’acquisto hanno la loro importanza.

Tratto da STORIA DELLA PUBBLICITÀ IN ITALIA di Mario Turco
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