Tentativi di ristabilire l'equilibrio di uno stato: riduzione degli impegni

2. tenta di ridurre gli impegni in modo però da non mettere a repentaglio la propria posizione internazionale. Cercherà di riportare in equilibrio risorse e costi riducendo i costi. Questo può avvenire in tre modi:
eliminare i motivi dell’aumento dei costi (indebolire o distruggere il nemico in ascesa). Con una guerra preventiva la potenza in declino distrugge o indebolisce il nemico in ascesa quando ancora ha dalla sua parte la superiorità militare. Il maggiore pericolo della guerra preventiva è, oltre che alle perdite umane, quello di mettere in moto un corso di eventi su cui gli uomini di stato perdono il controllo
delineare un perimetro difensivo più sicuro e meno costoso. Cercare di mantenere la propria posizione con ulteriori espansioni. Lo stato spera in effetti di ridurre i costi a lungo termine con delle posizioni difensive meno costose. Questa reazione al declino può portare anche ad una eccessiva espansione e ad un aumento dei costi, accelerando in tal modo il declino
ridurre gli impegni internazionali. Mediante un ridimensionamento politico, territoriale o economico, una società può ridurre le spese per il mantenimento della posizione internazionale.
Il metodo più diretto di ridimensionamento è l’abbandono unilaterale di determinati impegni economici, politici o militari. Uno stato può per esempio ritirarsi da posizioni strategiche esposte e costose.
Un altro metodo è quello di stringere alleanze o cercare un riavvicinamento con potenze meno minacciose. La potenza dominante ma in declino fa in effetti concessioni ad un altro stato e acconsente a condividere con questo i benefici dello status quo se è disposto a spartire i costi per il mantenimento dello status quo.
Il terzo metodo di ridimensionamento consiste nel fare concessioni alla potenza emergente cercando di soddisfare le sue ambizioni.