Guerra per l’egemonia e mutamento internazionale
Lo squilibrio nel sistema internazionale è dovuto alla crescente mancanza di rispondenza tra governo del sistema e ridistribuzione del potere all’interno dello stesso. Benché la gerarchia del prestigio, la distribuzione del territorio, le regole del sistema e la divisione internazionale del lavoro continuino a favorire la potenza o le potenze tradizionalmente dominanti, la base del potere su cui si basa il dominio del sistema si è erosa in seguito a livelli differenziati di crescita e sviluppo tra gli stati. Queste differenze tra le parti che compongono il sistema internazionale rappresentano delle sfide per gli stati dominanti e delle opportunità per quelli emergenti. Tale squilibrio può essere espresso in modo diverso. Dal punto di vista del sistema esso rappresenta una frattura tra le componenti del sistema. Benché la distribuzione internazionale del potere abbia subito un notevole cambiamento, le altre componenti del sistema rimangono costanti. Dal punto di vista delle potenze dominanti i costi per mantenere lo status quo internazionale diventano più elevati creando una grave discrepanza tra potere e impegni relativi. Dal punto di vista delle potenze emergenti i costi da sostenere per il mutamento del sistema internazionale si fanno più bassi rispetto ai potenziali benefici che ne deriverebbero. Però ciò che è mutata è la distribuzione del potere tra gli stati del sistema. In seguito a tale redistribuzione del potere, i costi che lo stato dominante deve supportare per mantenere il sistema internazionale aumentano rispetto alle sue possibilità di pagamento. Ciò produce una grave crisi fiscale. Parallelamente diminuiscono i costi che lo stato emergente deve affrontare per cambiare il sistema. La sua migliorata posizione di potere significa che sono diminuiti i costi necessari per mutare il sistema ed assicurare i propri interessi. In base alla legge della domanda, lo stato emergente, man mano che il suo potere aumenta cercherà di mutare lo status quo.
Con l’aumentare del suo potere relativo lo stato emergente cerca di mutare le regole che governano il sistema internazionale, la divisione delle sfere di influenza, la distribuzione internazionale del territorio. La potenza dominante cerca di fronteggiare questa minaccia mutando le sue strategie nel sistema. Se fallisce nel suo tentativo lo squilibrio sarà risolto con una guerra.
Continua a leggere:
- Successivo: Tentativi di ristabilire l'equilibrio di uno stato: incremento delle risorse
- Precedente: Breve e lungo termine nel mercato mondiale
Dettagli appunto:
-
Autore:
Filippo Amelotti
[Visita la sua tesi: "Il Canada e la politica internazionale di peacekeeping"]
[Visita la sua tesi: "I cartoni animati satirici: il caso South Park"]
- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Relazioni Internazionali
- Docente: G. Cama
- Titolo del libro: Guerra e mutamento nella politica internazionale
- Autore del libro: R. Gilpin
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 1989
Altri appunti correlati:
- Relazioni Internazionali
- Diritto costituzionale comparato
- Appunti di Diritto pubblico
- Storia dell'arte contemporanea
- Il pensiero politico dall'Umanesimo all'Illuminismo
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il nazionalismo e la crisi dello Stato moderno: il caso della Catalogna
- Trasferimenti di popolazione nell’Europa del Novecento: i nodi fondamentali
- Stato senza nazione: dibattito su un Risorgimento fallito
- La Grande Nazione: modelli costituzionali nella Rivoluzione francese
- Il segretariato delle organizzazioni internazionali
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.