Etica e pubblicità
La pubblicità è influenzata da quello che pensano gli individui, ma a sua volta li influenza; nel far questo, tende a stabilire un patto con il suo interlocutore, che rende più manifeste le sue intenzioni e più facilmente smascherabile il suo operato. L’influenza della pubblicità sui consumatori è mediata da molteplici fattori individuali e sociali; solo se questi fattori vengono meno quest’influenza diventa più consistente (pensiamo ai bambini, o agli anziani); d’altra parte la pubblicità deve comunque esercitare il proprio lavoro, avendo tutto il diritto di rendere manifesta sul mercato l’esistenza di un proprio prodotto o servizio. E’ anche interesse dei consumatori conoscere ciò che viene offerto dalle aziende, per meglio orientare le proprie scelte. La pubblicità quindi di per sé non è né un bene né un male; dipende dall’utilizzo che se ne fa.
Continua a leggere:
- Successivo: Limiti della pubblicità
- Precedente: Pubblicità e globalizzazione
Dettagli appunto:
- Autore: Mario Turco
- Università: Università degli Studi di Salerno
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Letteratura e pubblicità
- Titolo del libro: Che cos'è la pubblicità
- Autore del libro: Codeluppi
- Editore: Carocci
- Anno pubblicazione: 2001
Altri appunti correlati:
- La pubblicità. Tesi e opinioni dei più noti intellettuali
- L'età della propaganda
- Letteratura e pubblicità
- La scelta imperfetta - Caratteristiche e limiti della decisione umana
- La costruzione pubblicitaria della marca
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- ''L'ha detto la tv'' Tecniche e modelli di persuasione mediatica
- “Adverspeaking”: la pubblicità come indicatore strategico del cambiamento economico e sociale di un Paese
- L'incontro tra la pubblicità e la televisione in Italia
- La normativa pubblicitaria sui mezzi di comunicazione: limiti di affollamento e confronto internazionale
- Analisi pedagogica all'interno del fumetto Spiderman
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.