Riassunto dell'elaborato “Il massacro della Columbine High School attraverso gli occhi di Moore e quelli di Van Sant”. Il lavoro prende in esame due opere di denuncia, "Bowling a Columbine" e "Elephant", entrambe premiate. La riflessione degli autori invita a considerare la situazione della società americana dopo gli avvenimenti, in particolare, del massacro alla Columbine High School. Il documentario di Moore è più aggressivo e ironico e illustra la paranoia della classe media americana e l'assurdità del possesso delle armi da fuoco, con uno stile 'guerrilla' tra lo spettacolo e l'inchiesta. Meno fazioso è il film di Van Sant, più pacato e ripetitivo nell'intento di palesare un problema che la società sembra rifiutarsi di vedere; ralenty e lunghi corridoi caratterizzano una narrazione angosciante e incisiva.
"Bowling a Columbine" e "Elephant"
di Laura Righi
Riassunto dell'elaborato “Il massacro della Columbine High School attraverso
gli occhi di Moore e quelli di Van Sant”. Il lavoro prende in esame due opere di
denuncia, "Bowling a Columbine" e "Elephant", entrambe premiate. La
riflessione degli autori invita a considerare la situazione della società americana
dopo gli avvenimenti, in particolare, del massacro alla Columbine High School.
Il documentario di Moore è più aggressivo e ironico e illustra la paranoia della
classe media americana e l'assurdità del possesso delle armi da fuoco, con
uno stile 'guerrilla' tra lo spettacolo e l'inchiesta. Meno fazioso è il film di Van
Sant, più pacato e ripetitivo nell'intento di palesare un problema che la società
sembra rifiutarsi di vedere; ralenty e lunghi corridoi caratterizzano una
narrazione angosciante e incisiva.
Università: Università degli Studi di Bologna
Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello
Spettacolo
Esame: Caratteri del cinema contemporaneo
Docente: Franco La Polla1. Massacro alla Columbine High School
Quella di cui sto per trattare è una storia di violenza illogica e cieca, e proprio per questo ancora più
intollerabile.
Il massacro alla Columbine High School è avvenuto di martedì, il 20 Aprile 1999 (110° anniversario del
compleanno di Adolf Hitler), nella piccola città suburbana di Littleton, nella Contea di Jefferson, Colorado.
Una piccola città, insignificante fino al 19 Aprile 1999, che si trova ai piedi delle Montagne Rocciose, a non
molti chilometri da Denver. Una piccola città che ora non è più priva d’interesse, ma che al solo nominarla
riesce a suscitare clamore, per il fatto, senza precedenti negli Stati Uniti, che vi ha avuto luogo.
In quella mattinata due studenti, Eric David Harris e Dylan Bennet Klebold, di rispettivamente diciassette e
diciotto anni, hanno ucciso un professore e dodici loro compagni di scuola, ferendone altri ventiquattro,
dopodiché hanno rivolto i fucili contro loro stessi.
Erano armati con un fucile semiautomatico da 9 millimetri, due fucili a canna mozza, una pistola
semiautomatica da 9 millimetri e novantasei bombe costruite a mano.
Prima del massacro avevano dato sfogo ai loro pensieri in diari personali e su siti web; ed avevano persino
girato un video nel quale dicevano, vantandosene, che avevano intenzione di causare il maggior numero di
morti nella storia americana. Sembra che i due adolescenti odiassero il mondo intero. I ragazzi avevano
programmato l’attacco per circa un anno, durante il quale erano riusciti a mettere insieme una serie di armi e
a costruire ordigni esplosivi attraverso informazioni trovate su internet. Il loro obiettivo era raggiungere una
macabra celebrità e la loro scuola era ovviamente il bersaglio più comodo.
Laura Righi Sezione Appunti
"Bowling a Columbine" e "Elephant" 2. Cronaca del massacro alla Columbine, minuto per minuto
Questo doveva essere il “piano” dei due ragazzi: avrebbero piazzato delle bombe, nascoste negli zaini, in
caffetteria all’ora del pranzo; gli studenti sopravvissuti all’esplosione sarebbero scappati verso il parcheggio
della scuola dove i due li avrebbero attesi armati; altri ordigni, posti in alcune auto, sarebbero poi dovuti
esplodere all’arrivo di polizia e vigili del fuoco; infine vi erano persino bombe a qualche chilometro dalla
scuola che sarebbero servite per distrarre i servizi d’emergenza.
Per fortuna le bombe poste nella caffetteria non esplosero, il piano originale fallì. Secondo le indagini svolte
possiamo però ricreare una sorta di cronologia del massacro:
11:10 Eric e Dylan arrivano a scuola e parcheggiano davanti alla caffetteria.
11:14 Lasciano in caffetteria bombe di nove chili ed escono.
11:23 Vanno all’uscita occidentale ed aprono il fuoco sugli studenti che iniziano a fuggire.
Uno studente fa la prima chiamata ai servizi d’emergenza.
11:24 In caffetteria gli studenti si rendono conto di quello che sta succedendo (mancano
poche settimane al diploma, quindi inizialmente molti hanno creduto ad uno
scherzo), il personale cerca di portarli in salvo. Arriva una pattuglia della polizia.
11:27 I ragazzi entrano nella scuola ed iniziano a sparare ciecamente.
11:28 Entrano in biblioteca dove uccidono dieci persone e ne feriscono dodici.
Scambiano fuoco con la polizia da una finestra. Per quaranta minuti sparano e
seminano ordigni esplosivi nella scuola.
12:06 I due ragazzi si uccidono sparandosi in testa nella biblioteca. Le forze dell’ ordine
ignorano che i due ragazzi sono entrambi morti e, a causa delle bombe sparse
nell’edificio, impiegano più di tre ore per raggiungere tutti i sopravvissuti e per
trovare i due assassini.
Eric e Dylan erano entrambi ragazzi intelligenti, venivano da famiglie solide, praticavano sport ed erano
bravi con il computer. Quando entrarono alla Columbine ebbero difficoltà a adattarsi, ma in ogni caso
trascorrevano il tempo come tutti gli altri adolescenti. Nessuno potrà mai dire con certezza perché hanno
commesso questo crimine così orrendo.
Laura Righi Sezione Appunti
"Bowling a Columbine" e "Elephant"