La ricerca sull’ambiente e l’utilizzo dei dati secondari
La ricerca sull’ambiente e l’utilizzo dei dati secondari
Con il termine DATI SECONDARI si intendono quelli derivati da documentazioni e non raccolti direttamente sul terreno dall’èquipe dei ricercatori. Si definiscono secondari perché si riferiscono ad elaborazioni ed informazioni ottenute in precedenza da altri e presentano, di conseguenza, l’importante vantaggio di essere relativamente economici.
Svantaggi I dati possono essere stati raccolti con aggregazioni territoriali poco interessanti per il nostro obiettivo Possibili inadeguatezze del contenuto delle informazioni statistiche rispetto ai problemi di interesse Non possiamo essere certi dell’adeguatezza del processo di ricerca effettuato e di conseguenza della qualità scientifica dei risultati.
La loro raccolta è abbastanza agevole, in quanto sono disponibili numerosissimi CORPUS di INFORMAZIONI STATISTICHE TERRITORIALI già raccolti ed organizzati da enti di ricerca istituzionali (ISTAT, ministeri, enti territoriali…) o non istituzionali (TELECOM, ENEL, Camera di Commercio…).
Quando siano stati definiti e delimitati il fine ed il campo dell’analisi, il riferimento imprescindibile dal quale partire è quello che riguarda i dati che caratterizzano l’ASPETTO FISICO-GEOGRAFICO della COMUNITÀ e che, entro certi limiti, sono stabili nel tempo DESCRIZIONE FISICA tutte le informazioni geografiche sono di cruciale importanza nel definire quale sia l’identità di un ambiente. INFLUENZE che l’UOMO ha su di ESSO urbanizzazione, comunicazione, livello del degrado ambientale (possibile fonte di stress urbani). Tutti i dati ambientali vanno considerati in riferimento alle loro conseguenze, positive e negative, sulla vita di comunità importanti SIGNIFICATI UMANI.
Altro aspetto quello legato alla PRESENZA di RISORSE e di SERVIZI da un lato rendono più vivibili i territori e dall’altro incidono sul SENSO di COMUNITÀ delle persone che li abitano. Occorre quindi valutare la presenza, l’ubicazione, la fruibilità e l’uso di alcune categorie di SERVIZI sia pubblici sia privati. Importante, ovviamente anche la presenza delle FORZE dell’ORDINE e le informazioni sulla SITUAZIONE ECONOMICA e LAVORATIVA.
Altro aspetto informazioni sulle PERSONE che abitano i territori CARATTERISTICHE SOCIODEMOGRAFICHE, STRATIFICAZIONE SOCIALE e MOBILITÀ SOCIALE conoscere le disuguaglianze economico-sociali presenti sul territorio e le possibilità che gli appartenenti alle classi sociali più svantaggiate hanno di elevare la loro condizione integra la conoscenza della struttura economica di un territorio con quella che riguarda direttamente la vita delle persone e dei gruppi sociali che lo vivono.
Particolarmente utili gli INDICATORI SOCIALI il modo in cui le persone vivono sul loro territorio, il senso che danno alla loro esistenza ed il rapporto che instaurano con il proprio ambiente. Interfaccia del versante psicologico e di quello sociale la qualità della vita delle persone è sicuramente connessa con le loro caratteristiche personali e la loro storia esistenziale, ma anche con le opportunità offerte dal loro contesto di vita, ed aspetti importanti di quest’ultimo si intrecciano strettamente con l’ambito territoriale.
Grazie a questa serie di informazioni è possibile costruire MAPPE sufficientemente consistenti del territorio, non solo per quanto riguarda i suoi aspetti fisici, ma anche per quanto concerne la distribuzione di alcuni fenomeni sociali, quali, ad esempio, la criminalità, la disgregazione familiare, la ricchezza, la qualità della vita…
L’indagine si focalizza, a questo punto, sui dati ottenibili dall’interrogazione diretta delle persone e dei gruppi.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Ivan Ferrero
[Visita la sua tesi: "Espressioni facciali e i volti della menzogna. Dagli studi di Paul Ekman al ''successo'' di Cal Lightman"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicologia di comunità
- Docente: Amerio e De Piccoli
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