Persone e comunità nell’analisi empirica nella Scuola di Chicago
La Scuola di Chicago fece molte ricerche su alcune comunità locali:
Thomas e Znaniecki “Il contadino polacco in Europa e in America” quadro delle esperienze e dei problemi di vita dei contadini polacchi che lasciavano il loro mondo rurale, relativamente stabile e sicuro, per immigrare in Europa ed in America nel mondo delle industrie e delle città i loro valori tradizionali erano travolti dall’individualismo, dalla ricerca di successo problemi di disorganizzazione sociale. Due aspetti sono interessanti Attenzione per interazione tra i valori sociali e gli atteggiamenti individuali nello spiegare la condotta umana ed un modo oggettivista di interpretazione della vita che poco lascia al sentire ed all’agire delle persone. Lo scopo degli autori è di mostrare come le predisposizioni soggettive e gli atteggiamenti che si plasmano nel corso dell’esistenza determinino le risposte che gli individui danno ai fattori oggettivi in cui si imbattono. Aspetto metodologico uso massiccio dell’analisi di documenti personali degli immigrati polacchi in America diari, lettere spedite ad amici e parenti, autobiografie.
Anderson “The Hobo” sulla vita dei lavoratori migranti che si spostavano negli Stati Uniti alla ricerca di qualsiasi lavoro temporaneo. Utilizzò la tecnica dell’OSSERVAZIONE PARTECIPANTE. Gli hobos non si distribuivano omogeneamente nella città ma si concentravano in tre ristrette zone contigue vicino al centro dei trasporti e degli affari migliaia di uomini senza casa e senza fissi legami avevano creato un’area culturale isolata Hoboemia.
Thrasher “The Gang” la delinquenza urbana attraverso l’analisi delle 1.313 bande giovanili di Chicago che si distribuivano in tre grandi aree naturali nelle zone di collegamento tra i settori più strutturati, stabili ed organizzati della città.
Wirth “The Ghetto” una ricerca sui ghetti ebraici in Europa ed in America e sulle loro funzioni principali Quella di tenere sotto controllo le minoranze dissenzienti all’interno di più vaste popolazioni. Quella, complementare, di permettere la costituzione di diversi modus vivendi tra gruppi in contrasto tra loro. Studiare il ghetto, secondo l’autore, può essere un passepartout per evidenziare i meccanismi di selezione nelle popolazioni.
Robert e Helen Lynd “Studio su Muncie” cittadina del Middle West statunitense scelta in rappresentanza delle comunità medie americane e da loro definita Middletown. Scarsa mobilità sociale e lento tasso di espansione economica negli anni ’20 Studio che prendeva in esame le modalità con le quali gli abitanti si procuravano da vivere, gestivano il tempo libero, educavano i figli, si rivolgevano alle pratiche religiose della comunità. Ne emersero dati che segnalavano un forte appiattimento culturale. Differenze emergevano tra due classi sociali, quella OPERAIA e la BUSINESS CLASS. La prima aveva visto livellare verso il basso le sue conoscenze a causa dell’industrializzazione e meccanizzazione del lavoro. La seconda aveva avuto una forte ascesa economica e culturale. A distanza di dieci anni lo studio fu ripetuto. A seguito della crisi economica del ’29 la stratificazione sociale era ulteriormente aumentata. Dalla “business class” si era creata una UPPER CLASS di poche famiglie che avevano sviluppato un vero e proprio potere ereditario, economico, culturale e politico. Questi autori hanno coniugato metodi QUALITATIVI e QUANTITATIVI. Uno di loro si trasferì a Mencie, divenendo parte della comunità, frequentando chiese, scuole, tribunali, sedi di partito e sindacati. Esaminarono documenti sulla storia dello Stato, della città, dati dei censimenti, delle spese pubbliche, articoli di giornali locali, dati statistici su aspetti economici della cultura e l’uso del tempo libero. Utilizzarono interviste e questionari.
Lyod Warner Porta vanti il secondo filone sull’importante tema della STRATIFICAZIONE SOCIALE in termini socioeconomici, culturali, religiosi. Questo filone prese avvio dallo studio di una cittadina del Massachussets Yankee City. Per conoscere come funziona una comunità occorre studiarne la stratificazione sociale. Analizzando metodi antropologici simili a quello di Lind fu scoperto un sistema di sei classi sociali fondato sul reddito. Per determinare lo status di un individuo non è sufficiente conoscerne la ricchezza. Il sistema di status di Yankee City consisteva di diverse strutture sociali interrelate (famiglia, associazione, chiesa, organizzazione politica) che determinavano lo status sociale delle persone intrecciandosi con le loro classi sociali.
Per studiare i fenomeni sociali cui si sono rivolti, gli autori della Scuola di Chicago hanno utilizzato METODOLOGIE di RICERCA complesse ed integrate è stato per loro indispensabile, infatti, coniugare tecniche di indagine profondamente diverse. Sono dunque state spesso affiancate TECNICHE QUALITATIVE e TECNICHE QUANTITATIVE.
Merito di Park e dei suoi collaboratori è di aver compreso la novità del fatto urbano e di quanto fosse diversa la nuova città americana rispetto a quella europea. Dal punto di vista teorico può essere criticata per l’enfasi sull’ordine biotico che appare eccessiva. Dal punto di vista dei metodi di ricerca, l’influenza della Scuola sulla ricerca attuale è chiarissima si tende ad integrare metodi tipici della sociologia quantitativa con quelli qualitativi tipici dell’antropologia. Inoltre la Scuola di Chicago ha trasmesso alle discipline che le sono succedute una precisa filosofia di ricerca sul campo (quella di “sporcarsi i pantaloni” Park).
Rispetto agli obiettivi della psicologia di comunità, è indispensabile integrare i dati strutturali e culturali con quelli di natura più squisitamente psicologica nello studio di un territorio, occorre infatti rivolgere l’attenzione anche al modo in cui lo rappresentano, lo valutano, lo conoscono e lo vivono le persone che lo abitano o che sono in relazione con esso. Fra le discipline che si sono sviluppate in ambito psicologico e che si occupano della relazione fra l’individuo ed il suo ambiente, di particolare interesse per la psicologia di comunità risulta la PSICOLOGIA AMBIENTALE.
Continua a leggere:
- Successivo: La conoscenza dell’ambiente e la vita nell’ambiente secondo Lynch
- Precedente: Il ruolo cognitivo dell’azione: razionalità e metacognizione
Dettagli appunto:
-
Autore:
Ivan Ferrero
[Visita la sua tesi: "Espressioni facciali e i volti della menzogna. Dagli studi di Paul Ekman al ''successo'' di Cal Lightman"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicologia di comunità
- Docente: Amerio e De Piccoli
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- L'era virtuale - il fenomeno del sexting. Una ricerca empirica
- Da utente a protagonista: l'empowerment del cittadino in ambito sanitario
- Percorsi di partecipazione over 60 : un contributo di ricerca empirica nel territorio di Cesena
- La psicologia di comunità di fronte alla sfida dell'immigrazione: chiavi di lettura, metodi e strumenti di intervento
- La psicologia dell'anziano: prospettive interrelazionali
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.