Il dramma di Deserto rosso - M. Antonioni -
Il dramma di Deserto rosso - M. Antonioni -
Primo film a colori di Antonioni, che per la fotografia si avvalse della collaborazione del grande direttore Carlo Di Palma, "Deserto rosso" rappresenta un film cruciale per il regista. Antonioni analizza il difficile rapporto tra ambiente sociale e individuo. Il personaggio cardine della storia è Giuliana, moglie insoddisfatta non solo del proprio rapporto coniugale ma anche della propria sfera sociale e affettiva. Sullo sfondo della città di Ravenna, della quale risaltano soprattutto i tratti d'una modernità spinta e dell'industrializzazione invasiva, Giuliana vive una vita sempre più estraniata. Già nella sequenza iniziale, i fatti che la circondano (lo sciopero nella raffineria) non la toccano minimamente e la donna cade pian piano in una progressiva depressione-regressione. Reduce da un grave incidente automobilistico che l'ha lasciata sconvolta, Giuliana non riesce a ritrovare i rapporti affettivi con il marito, un dirigente industriale, e con il figlioletto. Il marito non è che l'antitesi del suo disadattamento all'ambiente, integrato com'è nella propria dimensione sociale. Giuliana inizialmente pensa di uscire dal suo stato di insoddisfazione rifugiandosi nella relazione con Corrado, un collega e amico del marito. Ma l'uomo rappresenta un ulteriore elemento di estraneità, egli stesso è completamente incapace di adattarsi all'ambiente che lo circonda. La malattia della donna progredisce, Giuliana non ha altro pensiero che la fuga verso una spiaggia completamente deserta. Ma l'ambiente esterno la schiaccia sempre di più fino a costringerla ad abbandonarsi completamente alla depressione, arrendendosi.
Antonioni fa un uso altamente anti naturalistico del colore, utilizzandolo per dipingere di angoscia il triste paesaggio invernale di nebbie e petroliere, dove si muovono i protagonisti. È un film cerniera tra la trilogia dell’incomunicabilità e i successivi lavori. Fonde il dramma intimo dell’individuo, incapace di uscire dalle sue nevrosi esistenziali, e il dramma epocale di una società completamente alienata e dominata da una industrializzazione selvaggia, che sta trasformando il paesaggio naturale in un deserto brumoso e angosciante.
Continua a leggere:
- Successivo: Il capolavoro di Antonioni : Blow – Up (1966)
- Precedente: L'alienazione dell'uomo in L’eclisse (1961) - M. Antonioni -
Dettagli appunto:
-
Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia e critica del cinema
- Docente: Sarah Zappulla Muscarà
- Titolo del libro: Breve storia del cinema
- Autore del libro: Massimo Moscati
- Editore: Bompiani
- Anno pubblicazione: 2003
Altri appunti correlati:
- La nascita del cinema
- Cinema italiano dopo il boom. Commedia, western e nuovi autori
- Efficacia della normativa procedurale sul Terrorismo in Italia: come ha inciso l’attentato alle Torri Gemelle?
- Storia delle Relazioni Internazionali
- Il percorso artistico di Luca Cambiaso
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La ricostruzione dei generi nel cinema di Quentin Tarantino
- L'apporto alla critica e alla cultura cinematografica di Pietro Bianchi
- Cinecittà 1950/60 tra bussiness e mondanità una nuova Hollywood sul Tevere dalle pagine dell'Europeo
- La crisi delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche in Italia negli anni 2000
- Ecologia del delitto - Il noir di Johnnie To (1988-1999)
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.