La crudeltà di Mamma Roma - Pasolini -
La crudeltà di Mamma Roma - Pasolini -
Mamma Roma è una feroce parabola sull’innocenza, la purezza e la violenza dei rapporti sociali. La storia narra le speranze di riscatto di una prostituta, Mamma Roma, interpretata da Anna Magnani. Cogliendo l'occasione del matrimonio del suo ex protettore, Mamma Roma decide di cambiare vita e di trasferirsi nel nuovo quartiere in costruzione dell'INA case. Le stesse case che Pasolini definisce come "altari della gloria popolare", in una poesia emblematica del 23 aprile 1962, scritta mentre il regista gira gli esterni del film. Mamma Roma cerca con fermezza di riabilitare la sua vita e quella di suo figlio Ettore, con una nuova casa e una vita improntata sul mito borghese. Ma il sogno di irraggiungibile benessere si scontra con la realtà. Un prete di quartiere, che nel film ha il volto dello scrittore Paolo Volponi, insinua in Mamma Roma il dubbio che la sua sola volontà non sia sufficiente a strappare Ettore dal fango nel quale è nato. Mentre il protettore torna dalla donna per ricominciare a sfruttarla, il ragazzo inizia a fare piccoli furtarelli con alcuni ragazzi di strada. Ettore finirà in carcere, dove troverà la morte. Pasolini nobilita l'immagine di questo adolescente disincantato, che è un fratello più giovane di Accattone del film precedente, con espliciti richiami alla pittura rinascimentale. Il regista costruisce infatti la scena della morte di Ettore secondo la composizione pittorica del "Cristo morto" di Mantegna. Mamma Roma torna così a battere nella periferia romana, rassegnata ad una sconfitta ineluttabile e totale. Accanto a questa donna e a suo figlio, Pasolini ritrae una galleria di personaggi del sottoproletariato urbano degli anni settanta. Dai fruttaroli del mercato di Cecafumo, al piccolo borghese proprietario di un ristorante, dal prete con idee moderne ma lucido fino alla freddezza, a Bruna, prostituta ingenua fino alla stupidità, ma ferma in una certa serenità popolare, il regista racconta figure che si pongono come arricchimento del microcosmo della sua pellicola precedente.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia e critica del cinema
- Docente: Sarah Zappulla Muscarà
- Titolo del libro: Breve storia del cinema
- Autore del libro: Massimo Moscati
- Editore: Bompiani
- Anno pubblicazione: 2003
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