Ferdinand Zecca e i tableau vivant
Ferdinand Zecca usa molto i tableau vivant come fondali scenografici che hanno ruolo fondamentale nella narrazione. "Histoire d’un crime" ha ancora stilemi del MRP (veduta fissa, uso delle dissolvenze), ma insegue una narrazione che si rifà a soggetti raccontati su settimanali illustrati. Quindi un cinema primitivamente narrativo che comunque ha già una certa consapevolezza della messa in scena. Uno dei quadri più spettacolari del film mostra il momento in cui si apre la porta a due battenti che conduce al cortile della Ghigliottina. Naturalmente la prospettiva è un fondale dipinto sul quale si proiettano le ombre dei due battenti aperti.
"Histoire d’un crime" è uno dei primi esempi di cinema con valenza educatrice o moraleggiante.
Continua a leggere:
- Successivo: Sequenze di "Histoire d'un crime" di Ferdinand Zecca
- Precedente: "The great train robbery" di Edwin Porter
Dettagli appunto:
-
Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
Altri appunti correlati:
- Storia del cinema del XX secolo. USA, Europa e autori italiani
- Storia del cinema: dal cinema delle origini al cinema post-moderno
- Cinema italiano dopo il boom. Commedia, western e nuovi autori
- Cinema del Novecento in Europa
- Critica del cinema tra realtà, immagine e narrazione
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.