In questi sintetici appunti vengono riportate le principali tecniche di foraggicoltura: la classificazione e l'elenco delle piantagioni adatte al foraggio, le tecniche di semina, irrigazione, estirpazione delle malerbe. Viene descritta la classificazione dei pascoli.
Foraggicoltura
di Denis Squizzato
In questi sintetici appunti vengono riportate le principali tecniche di
foraggicoltura: la classificazione e l'elenco delle piantagioni adatte al foraggio,
le tecniche di semina, irrigazione, estirpazione delle malerbe. Viene descritta la
classificazione dei pascoli.
Università: Università degli Studi di Padova
Facoltà: Agraria
Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
Esame: Foraggicoltura
Docente: Umberto Ziliotto1. Tecniche agronomiche colturali
SEMINA
>su terreno nudo buon affinamento e rullatura in pre e pst-semina
>nord e montagna fine I-inizio P o fine E
>centro e sud Autunno
>inizialmente 1000-1500 semi /m2 la più competitivo non sotto al 15-20%
>dopo la semina irrigazione di soccorso per aspersione
taglio di pulizia da eseguire 40-50 d dopo la semina
CONCIMAZIONE
>pascolamento 1,5-3 t/ha ss 25-35 Kg N 8-10 Kg P2O5 20-30 Kg K2O
>insilamento 3-7 20-30 7-9 20-25
>fienagione 4-8 15-25 6-8 18-22
>concimazione all’impianto 15-35 t/ha di letame maturo e se serve concimi P
>concimazione di copertura alpi e prealpi fine I pianure nord, centro e sud A
la distribuzione dei liquami devono essere attuate in periodi di stasi vegetativa o precedenti, non
troppo caldi e lontani dalle utilizzazioni
IRRIGAZIONE
>scorrimento su terreni sistemati ad ala semplice o a spianata
LOTTA ALLE MALERBE
>sono considerate malerbe quelle molto competitive, poco appetitose, ricche di metaboliti secondari
aromatici, che ostacolano le utilizzazioni e di modesto VN
>le cause possono essere inadeguata semina, squilibri nutrizionali, letami ricchi di semi di malerbe,
utilizzazioni tardive o precoci
>falsa semina
>ogni taglio utilizzazione tempestiva
>concimazione adatta per entrambe
>diserbo con 2-4DB o MCPB contro ranuncoli, romici o piantaggini
UTILIZZAZIONE
>pascolo, foraggio, fieno, insilato, TE
TAGLIO
>a 3-5cm
Denis Squizzato Sezione Appunti
Foraggicoltura 2. Leguminose o fabacee: classificazione
FORAGGICOLTURA= insieme delle tecniche atte alla coltivazione e alla gestione delle colture foraggere
FORAGGIO= prodotto vegetale idoneo all’alimentazione animale costituito da elementi di pregio (succhi
cellulari e granelle) e materiali grossolani (pareti cellulari e materiale eterogeneo)
CLASSIFICAZIONE
1. Famiglia botanica
2. Durata
• Annuali o temporanee <12mesi
• Poliennali 3-5anni
• Perenni o permanenti o stabili >10anni
3. Origine
• Naturali -> quote superiori al limite della vegetazione arborea
• Spontanea -> formata autonomamente inferiormente al limite della vegetazione arborea
• Artificiale -> tramite semina, risemina o tra semina
4. Posto nell’avvicendamento
• Colture principali -> entrano nel normale avvicendamento
• Colture intercalari -> collocate tra colture principali
5. Composizione flogistica
• Monofite -> 1 specie
• Oligofite ->2-5 specie
• Polifite ->più specie
6. Parte della pianta che costituisce il prodotto
• Fusti, foglie, fiori e frutti
• Fusti e foglie
• Radici
7. Modalità di utilizzazione
• Erbaio -> durata <12 mesi, 1 produzione formata da specie erbacee
• Prato -> durata >12 mesi, 1 o più produzione/anno formata da specie erbacee
• Pascolo -> utilizzato sul posto, formato da specie erbacee, arbustive ed arboree
8. Modalità di conservazione
• Foraggio
• Fieno
• Farina
• Fieno
Nelle colture temporanee rientrano i prati monoliti di leguminose e graminacee, prati oligofiti e
polifiti, erbai monoliti e polifiti.
Denis Squizzato Sezione Appunti
Foraggicoltura Nelle colture perenni rientrano i prati e i pascoli.
Tra il 1980 1 il 1996 le foraggiere temporanee sono diminuite da 4009 (*1000ha) a 2297, mentre quelle
permanenti da 5195 a 4352. In Italia le colture foraggiere avvicendate (prati ed erbai) sono localizzate in
pianura (41,52%) e nel comparto settentrionale (51, 40); mentre i pascoli sono prevalentemente in montagna
(50) e nel meridione (57).
Denis Squizzato Sezione Appunti
Foraggicoltura