Analisi economico-gestionale dell’industria culturale
Aumento della varietà della produzione culturale. Varietà + variabilità + indeterminatezza = complessità della produzione culturale :
- descrivere e interpretare i prodotti culturali e le loro diversità strutturali tramite le diverse esigenze e desideri da soddisfare.
- Cogliere e analizzare le caratteristiche e il comportamento strategico dei differenti attori di fronte agli stessi prodotti, comportamenti, strumenti e tecniche direzionali differenti.
Industria culturale = insieme di produttori.
Processo produttivo = partecipazione e collaborazione di singoli individui e di aziende.
Prodotti e beni offerti alla fruizione di coloro che esprimono una domanda.
Macrosettore culturale: insieme ampio e variegato che contiene tutte le differenti attività produttive cui corrispondono specifiche produzioni culturali.
Problemi dell’utilizzo di una terminologia appropriata nel trattare dell’industria culturale e delle aziende che la compongono idee di fondo.
a) La produzione culturale si realizza con l’apporto di organizzazioni e individui come in tutti gli altri settori industriali, con il conseguimento di un valore aggiunto che si somma a quello di altre filiere produttive nel determinare il valore della produzione complessiva.
b) Il macrosettore culturale si compone di un numero relativamente notevoli di settori e subsettori per ciascuno dei quali è opportuno ribadire l’utilizzazione del termine industria e, come tale, viene indicato come alternativo a settore e sub settore
c) Ciascun settore può essere suddiviso ulteriormente in subsettori le cui diversità in termini economico-manageriali e decisionali devono poter giustificare l’utilità dello sforzo analitico.
d) La produzione culturale si compone di settori (industrie) in cui i prodotti possono essere beni ed eventi (cose e attività) destinati alla fruizione da parte dei consumatori di cultura (ricettori dell’offerta)
e) Le organizzazioni, indipendentemente dalla loro natura (private, pubbliche,miste,profit,non profit) sono chiamate a operare rispettando il principio di economia (massima efficienza e massima efficacia possibili nel contesto dato, cioè con i vincoli esistenti e riconoscibili).
Fino agli anni ’70 il management delle aziende di produzione culturale non erano sullo stesso piano delle altre aziende --> protette dall’aspetto commerciale (fare business e soddisfare domande)
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Lozza
- Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Titolo del libro: Economia e management delle aziende di produzione culturale
- Autore del libro: M. Rispoli, G. Brunetti
- Editore: Il mulino
- Anno pubblicazione: 2009
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