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La struttura cognitiva del periodo operatorio concreto: le operazione intellettuali


La soluzione corretta dei compiti di conservazione inizia a manifestarsi attorno ai 6/7 anni, e indica la presenza della nuova struttura cognitiva delle operazioni intellettuali.
Operazione: azione interiorizzata che fa parte di una struttura organizzata, all'interno della quale le rappresentazioni non sono isolate, ma si coordinano per dar luogo a strutture cognitive che funzionano sulla base della teoria degli insiemi.
Le operazioni intellettuali sono ciò che trasforma uno stato A in uno stato B, lasciando almeno una proprietà invariante e la possibilità di ritornare da B ad A, annullando la trasformazione.
Le strutture cognitive del periodo operatorio concreto (6/7 -10/11 anni) sono operazioni coordinate fra loro in sistemi globali, la cui caratteristica comune è la reversibilità.
La struttura senso-motoria delle azioni è necessaria a quella concettuale per la formazione di schemi operativi: l'azione è lo strumento psichico paradigmatico delle leggi di funzionamento del pensiero.
Il bambino dispone sia della reversibilità per inversione (logica delle classi: ogni operazione può essere annullata da un'operazione inversa), che della reversibilità per reciprocità (logica delle relazioni: ciascuna operazione e la sua reciproca annullano una differenza).
Un'altra conquista cognitiva che caratterizza il periodo operatorio concreto è la capacità di inclusione di classi: classificare significa individuare e coordinare somiglianze tra oggetti, dividendoli in classi e connettendo le classi mediante rapporti gerarchici.
Le operazioni di classificazione consentono di capire che la classe inclusa contiene sempre meno elementi di quella includente.
Durante il periodo operatorio concreto il bambino è capace di applicare operazioni non solo alle classi (somiglianza) ma anche alle relazioni, dimostrando di disporre di operazioni di seriazione, che permettono di sommare e moltiplicare delle serie (insieme di oggetti che condividono una proprietà comune, ma in misura diversa) (es: bastoncini di diversa lunghezza).
Il pensiero reversibile permette al bambino di capire che un oggetto può contemporaneamente sostenere sia la relazione “>” che “<”.

Tratto da LO SVILUPPO COGNITIVO di Alessio Bellato
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