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Le condizioni generali di contratto in Germania


Anche in Germania il legislatore si è mosso, sensibile alle possibili ipotesi di abuso. I tedeschi si sono preoccupati innanzitutto di disciplinare un'ipotesi particolare dove spesso e volentieri l'abuso viene commesso: le condizioni generali di contratto.
Le condizioni generali di contratto sono quelle clausole generali che l'imprenditore utilizza nella generalità dei contratti da lui conclusi, quelle clausole che disciplinano i profili che si ripetono con costanza: vertono ad esempio sul luogo di consegna, sulle modalità di pagamento del prezzo, sui profili di garanzia contro i vizi della merce consegnata; poi ci sono le condizioni particolari stipulate volt per volta che riguardano ovviamente la qualità (quindi il prezzo) del prodotto.
Le condizioni generali divengono spesso e volentieri il mezzo con cui l'imprenditore forte propone all'imprenditore debole un contratto stilato in modo tale da garantire il massimo favore per il redattore (normalmente il proponente le fa redigere dal proprio avvocato), riuscendo ad imporle. Quindi le clausole generali diventano il mezzo con cui l'impresa forte realizza la vessazione.
Il profilo non sfugge ai tedeschi: già nel 1935 un famosissimo autore tedesco (Ludwig Reiser) scrive un libro proprio su questo problema. Il legislatore interviene per la prima volta nel 1977 emanando una legge di disciplina delle condizioni generali; legge che nel quadro della successiva (2002) riforma del codice civile tedesco viene ripresa nella parte generale delle obbligazioni del BGB.

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