Gli imprenditori come soggetti competenti
Gli imprenditori come soggetti competenti
Dalle categorie di soggetti protetti rimangono esclusi gli imprenditori perché tradizionalmente l'idea è che gli imprenditori, a prescindere dalle loro dimensioni, sono soggetti da considerare su un piano paritario in quanto addetti ai lavori: tanto l'imprenditore piccolo quanto l'imprenditore grande sono soggetti competenti, perché fanno quello di mestiere.Poi, soprattutto nei Paesi anglo-americani, l'imprenditore è un soggetto che si prende la responsabilità: fa quello di mestiere e corre i rischi relativi, quindi non è necessario proteggerlo, salvo casi eclatanti: es. art. 1229 - “clausole di esonero da responsabilità” - “è nullo qualsiasi patto che esclude o limita preventivamente la responsabilità del debitore per dolo o colpa grave. E' nullo altresì qualsiasi patto preventivo di esonero o di limitazione di responsabilità per i casi in cui il fatto del debitore o dei suoi ausiliari costituisca violazione di obblighi derivanti da norme di ordine pubblico”.
Si tratta di clausole che la parte più forte tenta di inserire nel contratto. Tuttavia, ci si può esonerare preventivamente da responsabilità allorché si tratti di colpa lieve. Ciò e sintomo di come i rapporti tra imprenditori siano considerati rapporti tra soggetti su un piano di parità.
La distinzione fra piccolo imprenditore ed imprenditore commerciale opera in termini di norme applicabili: il piccolo imprenditore è colui che si impegna personalmente, con prevalenza del lavoro personale, nell'attività dell'impresa rispetto a quello che è il capitale o il lavoro subordinato impiegato. E' in pratica il piccolo artigiano.
La posizione di inferiorità di un imprenditore rispetto ad un altro, salvo quelle poche norme riferite ai casi eclatanti, non rileva. Questa è la situazione che ha connotato un po' ovunque i sistemi giuridici fino a qualche tempo fa.
Di recente ci sono stati tutta una serie di interventi che hanno rivoluzionato il quadro.
Dal punto di vista teorico si viene a ripensare il ruolo del contratto, che non è più quello strumento di autonomia con cui le parti potevano fare ciò che volevano (soprattutto se si trattava di imprenditori). Per evitare gli abusi è stato necessario introdurre dei correttivi, che si sono sostanziati in delle limitazioni.
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Autore:
Elisa Giovannini
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- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Economia
- Docente: Alberto Gianola
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