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APPROFONDIMENTI


La violenza del corpo politico nell’erotismo di Fernando di Leo

di DAVIDE MAGNISI

Il boom economico portò un cambiamento nelle abitudini e i costumi di un'Italia che si voleva modernizzare in ogni ambito della vita sociale. Un Paese povero e contadino scopriva i piaceri di una vita più libera e ricca. Chi viaggiava trovava una diversa morale in altre nazioni europee e il comune senso del pudore diventò il nuovo campo di battaglia culturale. Nei suoi autori più originali, da...[continua]

Un bilancio della Free Press dopo la crisi

di DOMENICO LICCIARDI

“Secondo i calcoli di Philip Meyer”, afferma Vittorio Sabatin nel suo saggio dal titolo ormai proverbiale, “l’ultima sgualcita copia del New York Times sarà acquistata nel 2043”.
Le vendite dei quotidiani sono in calo ormai da un trentennio.
Da allora i rimedi delle società editoriali sono stati molti, ma poco efficaci.
Dai gadget agli abbonamenti degli alberghi, degli...[continua]

NEW YORK SUBWAY: rumori e creatività sotterranea tra fine anni '70 e anni '80

di ALESSANDRO DI SESSA

Cosa succedeva all'incirca 30 anni fa sui marciapiedi e nelle strade di quel contenitore di immagini, ambizioni e tendenze più vivido e dissacrante del pianeta terra che è New York?

La risposta è un'esplosione di creatività, sintesi ed espressione diretta del disagio e del contrasto dell'individuo nei confronti della frenetica metropoli.
Nel periodo a cavallo tra anni '70 e anni'80, New York diventa un laboratorio artistico aperto a chiunque viva nelle sue strade: si avvicendano mode...[continua]

Linguaggio audiovisivo e Videoclip: stratificazione linguistica e innovazione targata 2.0

di ANTONIO GRANDE

Anno 2009. L’audiovisivo si presenta come un testo estremamente complesso, ricco di significati molto diversificati e dagli scopi comunicativi precisamente indirizzati a un certo tipo di spettatore. Il pubblico è il consumo e rappresenta il comun denominatore verso cui si indirizza la quasi totalità della produzione audiovisiva, che oggi, può arrivare al fruitore in una serie di soluzioni sviluppate grazie al mercato. Proprio l’accezione commerciale del prodotto artistico, se da un lato sembra...[continua]

Maria Grazia Cutuli: una vita per il giornalismo

di STEFANIA ZACCARIA

Scrivere un articolo su di una personalità, presenta una doppia problematica: potrebbe allontanare i lettori dall’idea che nel corso degli anni si sono formati sulla vita in questione, ma allo stesso tempo potrebbe fornire particolari interessanti e punti di vista che, non sempre chi scrive, è capace di comunicare.
L’idea che trapela dai racconti e dalle testimonianze di chi ha conosciuto Maria Grazia Cutuli non muta, non cambia. Si va, via via, rafforzando con gli anni, contribuendo a...[continua]

La didattica e i nuovi media

di ROSALIA CONTI

L’interesse verso i nuovi media e il loro utilizzo nel campo della didattica è cresciuto nel corso dei miei studi ed è stato influenzato dallo sviluppo contemporaneo dei nuovi media a livello mondiale. Al giorno d’oggi chiunque in casa ha un computer o lo desidera comprare al più presto. C’è chi lo usa già per lavoro o per gli studi e chi invece è spinto ad utilizzarlo da una semplice curiosità e dalla voglia di omologarsi agli altri. Nella scuola italiana l’uso delle nuove tecnologie ancora...[continua]

User Genereted Content & P2P per una nuova Desktop-Tv

di ARMANDO SALERNO MELE

L’evoluzione della tecnologia ed in particolare la riduzione di costo dei componenti microelettronici ha consentito di trasmettere anche i video come sequenze di bit, ovvero di trasmettere digitalmente. La distribuzione di servizi video attraverso Internet (quindi rete Ip pubblica) se fruita da un PC tramite Web, prende il nome di Desktop-Tv. Queste nuove televisioni hanno un palinsesto navigabile come una pagina Web e sono caratterizzate da architetture di Streaming “dedicate”. La copertura è fornita attraverso la duplicazione dei centri distributivi (reti CDN), per cui i costi per raggiungere gli utenti crescono al numero degli stessi. Una modalità adottata per superare questa limitazione è offerta dall’architettura Peer to Peer. I protocolli di P2P sono applicazioni che trasformano il client ricevente in un duplicatore intelligente di traffico. Il PC mette a disposizione le prorpie risorse, riceve le richieste dagli altri nodi, funge da router, il tutto bilanciando il peso dei pacchetti trasmessi secondo le proprie risorse.
Il video viene suddiviso in piccole parti che vengono scambiate sulla rete, l’utente finale riceve il video aggregando i pacchetti ricevuti da più utenti (tecnica ampiamente sperimentata nel file-sharing).
Tra le ultime notizie: La CNN sfrutta la tecnologia P2P per trasmettere il discorso del presidente Obama... grazie alla quale ha potuto servire un numero di utenti altre modo irraggiungibile. Per la mia analisi è stato fondamentale il quadro italiano presentato dal II Rapporto dell’Osservatorio dedicato alle New Tv, gennaio 2009, a questa indagine hanno...[continua]

La radio e la diretta

di IVAN SOCCIO

I nuovi media sono già qui. Eppure nell'era di internet, di forum globali e di piazze virtuali, c'è un vecchio mezzo di comunicazione che continua ad attrarre l'attenzione della gente: la radio. Proprio il primo mezzo di comunicazione di massa che, ai nostri giorni, ha ancora il suo appeal e ottiene risultati sorprendenti. Ciò è dovuto all'immediatezza, che permette alla radio di andare in diretta dal luogo di una notizia, e alla possibilità per l'ascoltatore di fare altro mentre la si...[continua]

Il Future Film Festival 2009

di GIORGIA BARCHETTI

Il 27 Gennaio 2009, alle ore 12.00 si è aperto ufficialmente il "Future Film Festival" di Bologna, uno dei principali festival cinematografici italiani dedicati all'animazione tradizionale, digitale e agli effetti speciali.
Alla prima conferenza stampa erano presenti i direttori Giulietta Fara e Oscar Cosulich che hanno presentato gli ospiti dei due incontri principali della giornata tenutisi al Cinema Odeon in via Mascarella: Doug Sweetland (Pixar Animation Studios) e Bruno Bozzetto assieme a Massimo Carrier Ragazzi (Maga Animation Studio). Doug Sweetland, da quattordici anni animatore...[continua]

Blog d’informazione: il modello di business dell’advertising

di MARIA CAROLA CATALANO

Il modello di business di un blog o di un network di blog d’informazione ha come variabile di riferimento principale, così come qualsiasi altro sito web, il traffico di visitatori. Quello che invece differenzia il weblog da qualsiasi altro sito è il diverso tipo di appeal che genera nei lettori, interessati all’interpretazione che specifici blogger danno di determinati contenuti più che al contenuto in sé. Ciò significa che qualsiasi fonte di reddito deve essere coerente nella forma e nei contenuti con quanto espresso nei post. Soltanto in questo caso sarà possibile generare risultati economici significativi. Tra le diverse fonti di reddito che un blog può decidere di adottare, la pubblicità è la più utilizzata. Ne esistono diverse tipologie, ognuna delle quali è governata da precise logiche sia dal punto di vista dell’inserzionista che da quello del blogger.
A riscuotere maggior successo è il contextual advertising, la pubblicazione di annunci pubblicitari in corrispondenza delle parole chiave emergenti dal contenuto di una pagina web. Questa corrispondenza tematica determina, infatti, almeno sulla carta, una maggiore probabilità di successo dell’annuncio. Così, per esempio, leggendo un post sul nuovo Ipod appena commercializzato, il lettore accetterà di buon grado un collegamento pubblicitario all’Apple Store. Tra i servizi del settore esistenti vanno ricordati Google AdSense, Overture e Yahoo Search Marketing. Tutti e tre utilizzano il meccanismo del pay per click che...[continua]

Attraverso il video, dentro sé: Bill Viola

di SIMONE PARNETTI

Buio, silenzio.
Impercettibile una figura avanza: un uomo, in abiti fluidi, cammina lentamente in un luogo sgombro come un hangar.
Davanti a lui, una fiammella votiva, che piano piano s’ingrandisce.
L’uomo si ferma, allarga le braccia e così si allarga anche la fiamma, una piramide di fuoco, tutto lo spazio è fuoco. E rumore assordante. Poi tutto di nuovo tace, e tutto è buio.
Buio, silenzio. Sul retro dello schermo, l’uomo avanza allo stesso modo, con lo stesso incedere fluido. Si ferma. Uno scroscio d’acqua, violento come una cascata lo investe, lo fradicia, lo annienta. Tutto è di nuovo buio. Accoglienza emotiva forte, quella che Bill Viola offre ai visitatori della mostra personale a Palazzo delle Esposizioni di Roma.
L’acqua, il fuoco, le origini primigenie; e ancora, il corpo e il suo annientamento, se letto come semplice immagine su schermo mentre è investito dalle forze della natura. Eppure, proprio il narrare per immagini di enorme dimensione dona all’umano un’aura cosmologica: quell’uomo non è un uomo ma la storia dello stesso, quel silenzio è il nostro raccoglimento...[continua]

TV educante

di FRANCESCO CREMONESI

Argomento attuale è il palinsesto televisivo definito da molti:”tv spazzatura” anche considerando la valenza educativa che questo dovrebbe avere.
Si arriva a discutere di tv spazzatura a mio parere se si considera la grande tv che è stata trasmessa in tempi passati. I ricchi varietà televisivi carichi di colori, pochi artisti ma di spicco, enormi corpi di ballo, grandi quiz con veri campioni...[continua]

Quarto potere cercasi: il vuoto informativo dei TG

di FABIO FRABETTI

Qual è lo stato di salute dell’informazione televisiva? I tg riescono a svolgere in maniera adeguata il ruolo di principale, se non unico strumento, di conoscenza delle notizie del giorno per platee vastissime che non leggono i giornali né usano Internet e neppure, in molti casi, ascoltano la radio? Per rispondere a queste domande è stato messo a punto un monitoraggio di sette giorni...[continua]

Le procedure di controllo di un'emittente radiofonica

di GIUSEPPE BROCCHINI

Si può parlare di controllo di gestione e di controllo strategico per un’emittente radiofonica? E’ possibile, in particolare, individuare, in una radio una procedura che, partendo dal budget, con l’ausilio di indicatori di risultato, possa consentire di avere informazioni sull’aspetto economico e finanziario della struttura? Se si, è possibile individuare, nella procedura di cui sopra, un’attenzione anche all’ambiente esterno in modo da avere un controllo sulle strategie da adottare per...[continua]

Televisione e responsabilità sociale

di MONICA VITALI

Oggigiorno si sente parlare sempre più di Responsabilità Sociale come fattore strategico di crescita e di sviluppo sostenibile all’interno dell’economica moderna.
Responsabilità sociale significa perseguire un equilibrio di medio-lungo periodo integrando su base volontaria comportamenti che tengano conto di preoccupazioni sociali ed ecologiche, nell’ottica di soddisfare gli interessi di tutti gli interlocutori aziendali (clienti, dipendenti, comunità locale, stato, fornitori e finanziatori), oltre...[continua]

Nuove regole per i telegiornali

di MATTIA BRAGADINI

Come spesso accade il mondo della comunicazione, e il mondo della televisione in modo particolare, non segue le normali regole del mercato, ma si diverte a costituire una corposa eccezione a tutte le leggi economiche che abbiamo imparato a conoscere.
Una di queste, per esempio, è la regola secondo la quale la concorrenza genera abbassamento dei prezzi e aumento della qualità; in realtà, confrontando la situazione ai tempi della Rai del...[continua]

I media e la costruzione sociale della realtà: ''Il caso Loredana Lecciso''

di ANDREA CARNEVALI

Una certa intensità emotiva che si ottiene attraverso l'immagine della bellezza, dell'improvvisazione e dell'ironia sullo schermo.
I media proiettano determinate immagini della società e della realtà. Le immagini fanno parte dello spirito sociale. Nella esperienza sociale va sottolineato il comportamento routinizzante che i media hanno nella costruzione dei modelli sociali. Ogni singola parte dei sistemi d'informazione come: la...[continua]

In principio fu ET....

di BENEDETTA SIRONI

...il piccolo extraterrestre che nel 1982 mangiava le caramelle Reese's Pieces. O, forse, faremmo meglio a dire che in principio fu il cinema. Infatti, se la nascita del product placement viene generalmente fatta risalire alla pellicola di Spielberg, analoghi fenomeni si possono riscontrare sin dai primi filmati dei fratelli Lumière, il cui scopo era appunto quello di accrescere il prestigio e la fama della loro società di lastre fotografiche.
Nella società contemporanea, la tecnologia sta rivoluzionando la televisione ed il mondo della pubblicità. Assistiamo oggi ad una crescente pervasività dei messaggi pubblicitari, che hanno invaso gran parte degli spazi disponibili nella moderna comunicazione di massa. Questo sovraffollamento pubblicitario, da un lato provoca una sorta di rigetto da parte del pubblico, che ha ormai imparato a riconoscere ed evitare i tradizionali messaggi pubblicitari; d'altro lato porta le imprese a cercare soluzioni alternative per promuovere il proprio brand. In questo contesto si colloca il product placement: pratica consistente nell'inserimento pianificato di un prodotto o di una marca – in quest'ultimo caso si parla più propriamente di brand placement – in una vasta tipologia di contenuti di intrattenimento, in contesti non specificatamente pubblicitari, in cambio di una somma in denaro o dell'impegno in attività promozionali...[continua]